In una seduta piuttosto tecnica, l'assemblea del consiglio comunale lucchese ha provveduto a modificare lo statuto alla base del funzionamento della stessa assemblea. In particolare sono state normate le figure dei garanti e quella del consigliere incaricato. Il provvedimento è stato illustrato da Rita Nelli (Pd).
Nelli ha spiegato come "con queste norme si va ad intervenire su situazioni rimaste sguarnite da un punto di vista normativo. Come già esistono le figure del garante dei detenuti e di quello dell'infanzia, stiamo studiando l'introduzione di un apposito garante per la disabilità. Da qui la necessità di inserire tale figura nello statuto, in modo che possa esistere ufficialmente. Durerà in carica tre anni, con una proroga massima di novanta giorni e una sola possibilità di seconda nomina. Sara invece il sindaco a nominare il consigliere incaricato che, vista la necessità di tale figura di riferire fatti ed informazioni al primo cittadino, sarà esterna al consiglio comunale".
Le opposizioni hanno avanzato alcune proposte ed osservazioni: "Vorremmo capire in modo maggiormente specifico - ha detto Alessandro Di Vito di Siamo Lucca - quali siano i criteri attraverso cui si vadano ad assegnare e revocare i compiti ai consiglieri incaricati". Le stesse perplessità sono state indicate da Barsanti (Casapound) e Bindocci (M5S): "Crediamo necessaria anche l'individuazione di un garante per i delitti contro la persona - ha spiegato Bindocci - ma, in ogni caso, è un bene che vi sia questa trasversalità nel normale questioni che riguardano tutti". La maggioranza, attraverso Gabriele Olivati (Lucca Civica) ha accolto favorevolmente le osservazioni, inserendo un passaggio, nel testo, in cui si definisce che le motivazioni per la revoca di un incarico saranno motivate. Il testo, emendato, è stato approvato all'unanimità dall'aula.
A Palazzo Santini le modifiche allo statuto comunale
Scritto da Redazione
Politica
04 Marzo 2020
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