Anno XI 
Lunedì 28 Aprile 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da massimiliano massimi
Politica
09 Maggio 2023

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Il consiglio comunale di ieri sera è iniziato alle 19.15 con l’appello nominale del segretario generale su indicazione del presidente Enrico Torrini e ha visto la presenza di 27 componenti sui 33 previsti. Terminato l’appello il presidente è partito con l’ordine dei lavori previsti dall’atto di convocazione.

Il primo punto è stato il 62/2023 – Corte dei Conti – Sezione Regionale di controllo per la Toscana – delibera nr.46/2023 PRSE di specifica pronuncia di segnalazione relativa ai rendiconti delle gestioni finanziarie 2017-2018 e 2019 – Provvedimenti conseguenti. Lo stesso è stato illustrato dall’assessore al bilancio Moreno Bruni che ha spiegato che i rilievi della corte dei conti non riguardano le somme, ma la destinazione delle stesse, in particolare quelle provenienti dalle contravvenzioni al cds e alla riscossione dei parcheggi.

Dalla lettura degli atti è emerso che l’avanzo disponibile sarà inferiore a quello effettivo, ossia di sei milioni di euro invece della cifra preventivata.

Queste osservazioni legittime della corte dei conti sono inerenti gli anni 2017-2018-2019, ma non si può escludere che possano essere oggetto di analoghe osservazioni quelle per gli anni 2020-2021. In definitiva non è stato contestato l’importo complessivo dell’avanzo, ma la destinazione vincolata. E’ intervenuto il consigliere Elvio Cecchini per dire che la commissione bilancio ha dato parere favorevole. Quindi il consigliere del Pd Chiara Martini che ha voluto sottolineare di condividere l’impostazione della giunta di non fare ricorso e di voler invece attuare quanto indicato dalla corte dei conti anche perché i proventi derivanti dal disavanzo vincolato saranno impiegati per migliorare la circolazione stradale della città e anche le opposizioni concordano per tale impiego.

Non essendoci state richieste di ulteriori interventi il presidente Enrico Torrini ha posto la delibera in votazione che ha ottenuto 17 voti favorevoli e 9 voti astenuti sui 26 consiglieri presenti e anche la votazione di immediata eseguibilità ha avuto esito favorevole.

Il secondo punto era ilo 55/2023 - Modifiche al regolamento generale per la concessione di contributi e benefici a persone ed enti pubblici e privati ed anche questo è stato illustrato dall’assessore Moreno Bruni che a nome dell’amministrazione ha dichiarato che l’importo minimo di contributo da 1000 euro passava a 2000 euro venendo così incontro a molti più soggetti richiedenti. Ha chiesto e ottenuto la parola il sempre presente e tuttologo nonché espreto storico (sic!) capogruppo di Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci per dichiarare la sua contrarietà a questa scelta pur comprendendo che il terzo settore ha ulteriori necessità, ma volendo chiarire che per i contributi senza alcun bando la somma di 1000 euro appariva a suo dire più che sufficiente. Per somme superiori sarebbe invece doveroso fare bandi che comunque devono essere conosciuti e più comprensibili. Bianucci ha contestato la scelta di ampia discrezionalità con elargizioni superiori ai 1000 euro come finora previsto.

Ha replicato l’assessore Moreno Bruni per il quale la mancanza di trasparenza non è vera perché la procedura rimane tale e quale a quella prevista anche dalla precedente amministrazione che aveva trovato molto corretta, l’unica cosa che è stata cambiata è l’importo e dopo quasi cinque anni l’aumento della somma massima da elargire appare in linea anche con i vari aumenti che si sono evidenziati. Ha preso la parola il presidente della commissione bilancio Elvio Cecchini per dire che la delibera aveva incontrato il voto favorevole. Chiedeva ed otteneva nuovamente la parola Bianucci per ribadire che per la somma di 2000 euro rimaneva dell’idea di utilizzare lo strumento dei bandi e non quello che si prospettava della discrezionalità.

Il presidente Enrico Torrini dava la parola al consigliere del Pd Chiara Martini che si augurava che questo aumento della somme da elargire senza bandi non sia motivo per poi escludere molte associazioni che sono state beneficiate in passato per privilegiare nuove realtà con la scusa che non hanno mai usufruito di questo beneficio. Non essendoci state ulteriori richieste di intervento il presidente Enrico Torrini poneva la delibera in votazione che otteneva 18 voti favorevoli e 9 voti contrari sui 27 consiglieri presenti con analogo risultato per l’immediata eseguibilità.

Il presidente Enrico Torrini ha dato lettura del terzo punto dell’ordine dei lavori ossia quello relativo alle raccomandazioni, ma alle 20.01, chiedeva ed otteneva la parola il capogruppo del Pd Francesco Raspini per fare una mozione d’ordine con cui voleva sottolineare che si augurava sia stata solo per quest’occasione che le raccomandazioni e le risposte alle interrogazioni orali siano state messe agli ultimi punti dell’ordine del giorno come invece da antica consuetudine avveniva.

Ha replicato il presidente Torrini facendo notare che questo ordine del giorno era stato discusso in conferenza dei capogruppo ed era stato approvato da tutti e che comunque quando e se si riterrà necessario sarebbe potuta avvenire anche in futuro sempre previa approvazione della conferenza dei capigruppo e comunque la discussione di questi ultimi due punti alle ore 20:05 circa gli sembrava più che ragionevole.

Il capo gruppo del Pd ha preso atto della risposta anche se non la riteneva sufficiente. Il presidente Enrico Torrini dava la parola al consigliere del gruppo di FdI Diego Carnini che approfittava dell’occasione per porgere pubblicamente gli auguri ad una sua cugina che aveva recentemente partorito ed elogiare il lavoro svolto in favore degli asili nido dalla giunta Pardini ed in particolare dall’assessore Simona Testaferrata.

Ha, poi, proseguito con una raccomandazione al sindaco che aveva l’effetto di un colpo a palle incatenate ossia quella di sporgere formale denuncia contro ignoti per l’imbrattamento delle mura avvenuto e documentato con foto sul suo profilo facebook da parte della capogruppo di Lucca è un grande noi Ilaria Maria Vietina che aveva assistito senza colpo ferire (ndr nei giorni scorsi vi è stata una dura polemica nei confronti della Vietina con richiesta da più parti della maggioranza di dimettersi dal ruolo istituzionale che ricopriva).

Immediata la replica del capo ruppo d’opposizione e del Pd Francesco Raspini che rimbrottava il presidente Enrico Torrini perché aveva permesso senza dire nulla la proliferazione di simili parole e quindi dichiarava che d’ora in poi anche le opposizioni avrebbero fatto richieste uguali nel corso delle raccomandazioni, ottenendo la reazione della più alta carica istituzionale di Palazzo Santini che rimbeccava l’accusa con tono calmo, ma deciso come ormai ci ha abituato fin dal primo giorno del suo insediamento. Chiedeva ed otteneva quindi la parola l’onnipresente e onnisciente Daniele Bianucci che con la sua ormai consueta verve polemica e probabilmente secondo lui anche spiritosa, ironizzava affermando che voleva fare anche lui le sue raccomandazioni senza correre il rischio di essere arrestato o denunciato a piede libero.

Magari se intanto studiasse la Storia non sarebbe male. Quindi si è rivolto al sindaco Mario Partdini chiedendogli di osservare le tempistiche nel rispondere alle interrogazioni orali e di usare un ordine cronologico come previsto dal regolamento comunale e dalla legge nazionale sulla trasparenza amministrativa (ndr Legge 241/90). La sua seconda raccomandazione era inerente la richiesta di sollecitare Poste Italiane e ripristinare al più presto l’ufficio postale di Mutigliano che pur essendo stato oggetto di un grave reato il 20 marzo non ha ancora riaperto con conseguenti forti disagi alla cittadinanza.

Ha anche raccomandava la posa di strisce pedonali in zona Saltocchio all’altezza della fermata dell’autobus e in via Pesciatina al confine di San Vito e San Marco che ancora non sono state realizzate. Ha chiesto la parola il consigliere del gruppo Pd Vincenzo Lorenzo Alfarano che ha raccomandato una cura maggiore dei giochi situati nei parchi adibiti a tale scopo come quello di Sant’Anna che ormai sono usurati ed inutilizzabili, ma anche per quanto riguarda quelli situati sui baluardi delle mura che si trovano nelle medesime condizioni, quindi sostituirli con nuovi elementi per garantirne la fruibilità in sicurezza dei piccoli utenti.

Il presidente Enrico Torrini dava la parola al consigliere del Pd Gianni Giannini che l’aveva richiesta ed esordiva con un attacco frontale allo stesso presidente dicendo che sia lui che il sindaco non garantivano il dovuto rispetto alla sacralità del consiglio comunale specie da parte della maggioranza i cui esponenti non assicuravano la loro presenza con un continuo andirivieni e non ascoltano le istanze delle minoranze ed evidenziavano un certo disagio per questo anomalo comportamento, quindi quando il presidente cercava di ricondurre l’intervento in un ambito più circostanziato il buon Giannini alzava il tono della voce affermando che come da regolamento lui guardava il banco della presidenza mentre altri non lo avevano fatto senza il minimo intervento di richiamo da parte di chi doveva essere super partes.

Riprendeva con due raccomandazioni per l’assessore Nicola Burchignani di cui una afferente l’Erp che aveva eseguito i lavori del parco Saharawi, alcuni contestati o incompiuti e come si intendeva sanare la situazion. Poi ha aggiunto di voler conoscere quando si voleva dar corso ai bandi di assegnazione degli orti sociali previsti a margine del citato parco. La seconda invece era relativa ad una annosa richiesta di sicurezza sulla via nuova per Pisa all’intersezione con via della Pieve Vecchia in località Santa Maria del Giudice che è di interesse anche dell’ANAS che non ha portato a termine il progetto.

Ha chiesto, quindi, la parola la capogruppo di Lucca è un grande noi Ilaria Maria Vietina che ha raccomandato al sindaco di aderire all’invito rivolto al comune di Lucca di partecipare alla marcia della pace Perugia-Assisi del 21 maggio ed è rivolto soprattutto alle giovani generazioni quindi di interesse sia per l’assessorato alla cultura che all’istruzione.

Ha voluto precisare che il comune di Lucca aveva sempre partecipato mandando un rappresentante istituzionale e sostenendo l’organizzazione di questo importante evento. L’assessore Nicola Burchignani ha risposto alla raccomandazione del consigliere Giannini e lo rassicurava dell’interesse dell’amministrazione per quanto riguarda la sua raccomandazione inerente la sicurezza sulla via nuova per Pisa e vi erano dei contatti con ANAS per risolvere la questione che vorrebbe iniziare entro la fine del 2024.

Per quanto riguarda il parco Saharawi ha spiegato che il contenzioso con la società ERP era ancora in essere, ma confidava in una rapida e felice risoluzione sia per le opere contestate sia per quelle incompiute nonché per la parte relativa agli orti sociali. Il consigliere del Pd ha ripreso la parola per puntualizzare che prendeva atto dell’impegno dell’amministrazione, ma ribadiva la necessità di indire i bandi per l’assegnazione degli orti sociali e voleva sapere se ci sono in previsione ulteriori revisioni progettuali per quanto riguarda la sicurezza della via Nuova per Pisa con l’intersezione di Via della Pieve Vecchia. Burchignani ha detto che, effettivamente, ci saranno delle modifiche. 

Torrini ha dato il via al quarto ed ultimo punto dell’ordinbe dei lavori ossia le risposte orali alle interrogazioni pregando Pardini di prendere la parola. Il primo cittadino ha iniziato affermando che avrebbe risposto all’interrogazione dei consiglieri dell’opposizione Francesco Raspini e Serena Mammini sui rapporti professionali tra il consigliere delegato al piano operativo Elvio Cecchini ed il proprietario della tenuta Forci sita in località pieve santo Stefano, poi avrebbe risposto all’interrogazione del capo gruppo di Lucca Gabriele Olivati inerente gli assi viari, poi all’interrogazione relativa ai controlli dei NAS al canile di Pontatetto, risposta ad una interrogazione scritta del consigliere del Pd Silvia Del Greco che si era allontanata dal consiglio. In ultimo una risposta all’interrogazione della capogruppo di Lucca è un grande noi Ilaria Vietina sul centro per le famiglie .

Francesco Raspini, prima di illustrare la sua interrogazione, ha premesso che la stessa era di settembre e quindi, visto il lasso di tempo trascorso, probabilmente alcuni punti della stessa si erano esauriti nel tempo. Ha poi proceduto comunque ad illustrarla precisando che a parere degli interroganti il consigliere Cecchini era in conflitto di interesse e pur non ricoprendo l’incarico di assessore all’urbanistica ma di fatto avendo solo la delega al piano operativo, si sottraeva agli obblighi di legge imposti per la prima figura: il Cecchini era in relazione professionale con il proprietario della tenuta Forci che si trova in una delle zone più vincolate della Toscana.

Questa richiesta era datata 14 settembre 2022. Il sindaco ha risposto all’interrogazione premettendo che in relazione ai tempi di risposta vi erano consiglieri che siedono sui banchi dell’attuale maggioranza, ma che nella passata legislatura si trovavano all’opposizione, che ancora non avevano ottenuto risposta e quindi si è avuto un mormorio infastidito dai banchi delle minoranze tanto che il capo gruppo di FI UDC Alessandro Di Vito ha fatto una mozione d’ordine richiedendo il rispetto assoluto per chi sta parlando anche se quello che dice non piace, chiedendo che il presidente faccia rispettare questa elementare regola di democrazia.

Enrico Torrini accettava la mozione e ridava la parola al sindaco che iniziava replicando che la professionalità del consigliere Cecchini è indiscutibile e che la ricostruzione fatta dagli interroganti è tendenziosa anche perché le osservazioni inerenti l’area in questione è stata fatta da diversi studi tra cui quello del Cecchini, ma lui non ne era conoscenza. Comunque non intende ritirare la delega e vuole invece premiare con la sua fiducia la professionalità del soggetto e metterla, come già dichiarato fin dal momento che gli ha conferito quest’incarico, al servizio del comune e di non essere a conoscenza di ulteriori rapporti professionali con il proprietario della tenuta Forci nè con altri soggetti e non esiste alcun conflitto di interesse.

Il presidente Torrini ha domandato al consigliere Raspini se si sentiva soddisfatto della risposta e quest’ultimo ha replicato che assolutamente non lo era, ma si riservava a tempo debito di ritornare in argomento anche perché aveva notato una chiara divergenza tra la risposta odierna e quanto a suo tempo affermato dal consigliere Elvio Cecchini in ordine alla sua relazione professionale.

Il sindaco allora ha ripreso la parola per puntualizzare la bontà della sua risposta e prendeva spunto anche per lamentarsi che alcuni consiglieri della minoranza attraverso i network lanciavano messaggi sibillini pubblicandoli durante il corso del consiglio comunale ed inerenti il fatto che bastava chiamare telefonicamente in comune per conoscere l’opinione del sindaco. Nonostante lui ogni mercoledì mattina faccia ricevimento pubblico.

Quest’ultima affermazione solleticava l’ego del consigliere del Pd Vincenzo Lorenzo Alfarano che sentendosi chiamato in causa ha spiegato che se il riferimento era ad un suo post odierno lo stesso lo aveva fatto precedentemente all’inizio del consiglio comunale e sfidava il sindaco ad andare a verificare l’orario.

Il sindaco ha risposto con un sorriso facendo anche alcune battute ironiche che però non sono state gradite dalle opposizioni che hanno iniziato nuovamente a rumoreggiare, suscitando nuovamente l’ira del capogruppo di FI UDC che si inalberava per il mancato rispetto dimostrato anche in virtù della mozione d’ordine che poco prima aveva fatto e che era stata accettata.

Per quanto riguarda la risposta all’interrogazione sugli assi viari proposta dal capogruppo di Lucca Futura Gabriele Olivati, il sindaco seppur pronto a darla, non lo faceva per mancanza dell’interrogante e la rinviava alla prima occasione favorevole.

Toccava quindi illustrare la sua interrogazione al capogruppo di Sinistra Civica ecologista Daniele Bianucci che però la ritirava perché era di oltre quattro mesi fa, facendo comunque presente che i tempi di risposta si erano molto dilungati ed avrebbe preferito una maggiore rapidità.

Arrivava quindi il turno dell’ultima interrogazione che era stata presentata da Ilaria Maria Vietina e si riferiva al perché si fosse sgombrato il Centro delle famiglie, quando si intendeva ripristinarlo anche dal punto di vista di ristrutturazione dell’immobile o se si pensava di dargli una nuova collocazione.

Ha risporto l’assessore Moreno Bruni che rappresentava, per amore della verità, che non c'era stato un patto tra il comune e coloro che utilizzavano l’immobile e che da un sopralluogo che aveva effettuato aveva verificato personalmente lo stato di fatiscenza dello stesso, con materiale da discarico e un evidente stato di abbandono e degrado tanto da aver mandato molto materiale in discarica.

Ha comunque rappresentato che l’immobile verrà riportato ad uno stato di decenza e decoro sotto l’aspetto della pulizia e che non appena sarà riqualificato verrà assegnato alle associazioni che già lo utilizzavano e ad altre che lo richiederanno. Per quanto riguarda il Centro per le famiglie era intenzione dell’amministrazione di spostarlo presso il centro civico dove gli avrebbero messo a disposizione delle stanze da usare un paio di volte al mese per i loro incontri.

Il presidente Torrini chiesto al consigliere Vietina se si riteneva soddisfatta della risposta e quest’ultima rappresentava che non lo era perché evidentemente quanto riscontrato dall’assessore Bruni con il suo sopralluogo è stato dovuto molto probabilmente al periodo del covid che ha visto l’abbandono di tutti i luoghi di aggregazione sociale con il conseguente stato di fatiscenza e scarsa pulizia.

Una seduta di consiglio non proprio vivace.

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