Giancarlo Affatato buongiorno. Lei ha presentato a Roma la nuova formazione politica di ispirazione cattolica denominata 'Libertà è Democrazia'. Non tutti sanno chi è lei. Forse sarà il caso di presentarsi non crede?
Sono un Architetto - Ceo e Presidente di diverse S.p.A. – Imprenditore, con uno spiccato interesse verso il sociale. Da qui, la decisione di impegnarmi per dare un contributo al sistema Italia: Forte dell'esperienza con il l’Associazione “Futuro Italia", ho lavorato in questi mesi per mettere insieme le forze migliori del Paese;
Un partito nuovo che si ispira alla Dottrina Sociale della Chiesa. Che cosa vuol dire in primis e, soprattutto, ce n'era davvero bisogno?
Le persone avvertono il bisogno di credere nuovamente nella politica. Avvertono, cioè, il bisogno di ottenere risposte a problemi reali che quotidianamente colpiscono migliaia e migliaia di famiglie. Penso alla gestione degli anziani lungodegenti o dei soggetti diversamente abili, ma penso anche ai giovani e alla precarietà del lavoro che impedisce, spesso e volentieri, di progettare un futuro stabile’ e infine alla gestione delle carceri. Ecco, uno dei nostri obiettivi è di limitare le incertezze con cui molti, troppi nostri connazionali sono costretti a convivere". Bisogna tornare ai valori della Dottrina Sociale Cattolica.
Bisogna tornare all’educazione sociale dei nostri giovani;
Bisogna tornare a riempire le Chiese e gli oratori;
Bisogna tornare a valorizzare la Scuola come merita, prima era la seconda famiglia degli italiani, lo è stata per tutti noi;
Bisogna dare la possibilita’ a tutti di curarsi, la Sanita’ era un cavallo di battaglia ai nostri tempi non la cenerentola…;
Bisogna dare valore alla Sicurezza dei cittadini, parlare di sicurezza diventa complesso e complicato ma non mi tirerò indietro.
Bisogna tornare alla bellezza della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica ed ai valori cristiani, rispettando tutti e tutte nelle diversità;
Bene, attenzione, non siamo qui a fare i fenomeni, ne vogliamo illudere il nostro popolo che ci affiancherà.
A Roma, all'hotel D'Azeglio dove si è svolta la manifestazione, abbiamo visto una robusta partecipazione da tutta Italia. Quanto tempo è che lavora dietro questo progetto e come è nato?
Tutto nasce circa 15 mesi orsono, dall'incontro con Monsignor Gianni Fusco, docente Università LUMSA, Avvocato della Rota Romana e Assistente ecclesiastico nazionale dell’UCID e persona colta e raffinata. Con lui, abbiamo dato vita a un Laboratorio che abbiamo chiamato Forum. Laboratorio che si poneva l'obiettivo di riportare gli elettori alle urne. Abbiamo organizzato eventi in diverse città italiane e abbiamo ottenuto riscontri decisamente positivi. Le persone avvertono il bisogno di credere nuovamente nella politica. La Chiesa ci attenziona molto. Loro per ragioni ecclesiastiche non possono fare politica. Mons, Fusco con il Laboratorio ci ha accompagnato fino alla nascita del partito. Ora tocca a noi laici fare tutto quello che il nostro pensiero della DSC ci pone di fare dando delle risposte con il nostro massimo impegno.
Lei ha esplicitamente escluso ogni riferimento alla Democrazia Cristiana pur sapendo, però, che in molti andranno col pensiero a quei tempi e a quei personaggi. In che cosa si distingue la sua formazione dalla Dc dell'epoca?
Il campo però va sgombrato da qualsiasi dubbio. L'idea non è quella di ricostruire la Dc; è un'esperienza morta e sepolta. Sarebbe miope immaginare che riprodurla possa rappresentare il nostro obiettivo. La Democrazia Cristiana ha rimesso in piedi l'Italia dopo la guerra, ma oggi le cose sono cambiate. Siamo in un'era completamente diversa, dove persino il modo di comunicare ha subito un'evoluzione importante. Siamo favorevole a rispettare e applicare il pensiero di quella forza politica. Detto questo, però, è importante ricordare che, al centro della nostra azione politica, ci sono i principi e i valori contenuti nella Dottrina sociale della chiesa che sono, diciamo così, imperituri e, da sempre, di supporto alle persone. Una bussola ferma che inevitabilmente si occuperà di sanità, sociale e istruzione. Temi di attualità che la gente vive sulla loro vita quotidiana.
Durante la presentazione del partito lei ha ricevuto un messaggio di saluto e di auguri da parte dell'europarlamentare Roberto Vannacci. Si mormora che qualcuno in sala, dei suoi, abbia un po' storto la bocca...
Il messaggio ha stupito le 450 persone poste in due sale. Ma nello stesso tempo, ascoltato, tutti sono rimasti entusiasta di quanto detto dall’On. Vannacci, uomo di spicco della politica italiana con sani principi verso la DSC condividendo la nostra linea politica e ammirando la nascita del nostro partito. Sono sicuro che presto ci confronteremo, perché no, su diverse tematiche.
Quali sono gli obiettivi del nuovo partito di Affatato?
L’obiettivo è quello di completare la nostra struttura nazionale del partito, per poi proporsi alle elezioni sia regionali che nazionali. Da un sondaggio da me commissionato, oggi ci danno al 10%/12%.
E il suo obiettivo in particolare, qual è?
Investito da chi mi ha attenzionato….., ho ritenuto non tirarmi indietro dedicandomi anime e corpo in questo progetto, perche’ ne condivido i valori di fondo è perche’ credo che sia necessario fare tutto quello di quanto gia’ detto. Sono ororato che la mia assemblea mi ha dato il ruolo quale Coordinatore Nazionale di LIBERTA’ E’ DEMOCRAZIA.