Un presidio nel cuore del paese di Balbano, per chiedere che finalmente la commissione lavori pubblici ed ambiente, e poi il Consiglio comunale, aprano una discussione sul futuro della cava Batano-Sassina. E’ l’iniziativa promossa dal gruppo consiliare Sinistra con Lucca-Sinistra civica ecologista e da PSI, Europa Verde, Sinistra Italiana e Sinistra civica ecologista.
L’appuntamento è per sabato prossimo (22 marzo), alle ore 16, davanti al circolo CTG di Balbano, in via della Chiesa II 81. “Ai cittadini distribuiremo la mozione che è stata protocollata nel giugno scorso dal consigliere comunale Daniele Bianucci, e che dopo nove mesi aspetta ancora di essere discussa – evidenziano gli organizzatori – Noi domandiamo più controlli e informazione, meno mezzo pesanti e più manutenzione delle strade. E il tempo è agli sgoccioli: perché se è vero che la concessione andrà avanti fino al 2030, è anche vero che il prossimo 15 aprile scade l’autorizzazione in deroga al divieto di transito dei tir superiori a 3,5 tonnellate in via di Poggio Oltreserchio, via di Filettole e in via della Stazione di Nozzano. Una questione, quella del passaggio dei mezzi pesanti nel cuore del paese, che è molto impattante sulla qualità della vita delle cittadine e dei cittadini della zona”.
“Siamo esattamente anche a metà del lungo percorso di autorizzazione alla gestione della cava – ricordano gli organizzatori dell’appuntamento - Noi pensiamo che l’Amministrazione comunale non possa e non debba affrontare tali passaggi meramente come adempimenti burocratici: ma sia semmai chiamata ad aprire un approfondimento sulla questione, al fine di approfittare delle scadenze per migliorare in maniera significativa l’impatto che le lavorazioni, e pure i conseguenti spostamenti di materiale, riversano sui cittadini. Per questo, torniamo a sollecitare l’analisi del tema, a partire dal lavoro istruttorio sulla mozione presentata, che non si capisce perché in nove mesi non sia stata presa in considerazione dalla commissione comunale competente e dal suo presidente Marco Santi Guerrieri, che tra l’altro è cittadino dell’Oltreserchio: non sarebbe tollerabile arrivare ad aprile di fronte a scelte compiute, senza prima alcun tipo di partecipazione degli organismi istituzionali e dei cittadini”.
“Noi domandiamo analisi approfondite e periodiche sul materiale che viene depositato nell’area della cava, chiediamo sul tema assemblee pubbliche coi cittadini e auspichiamo almeno la riduzione della portata massima dei tir che quotidianamente attraversano le strette vie di Balbano, andando ad incidere in maniera molto forte sulla qualità della vita dei cittadini – concludono gli organizzatori – Il sindaco e la giunta dimostrino finalmente l’intenzione di aprire un dibattito sulla questione: il presidio nasce proprio per sollecitare tutto questo”.