"Come previsto della super manovra economica della giunta Tambellini non si vedono risultati".
Torna all'attacco il capogruppo di centrodestra Marco Martinelli che fin da subito aveva bollato come un "grande bluff" le misure adottate della giunta Tambellini per far fronte alla crisi economica portata dalla pandemia.
"Le attività - aggiunge Martinelli - sono in grossa difficoltà e di aiuti, ad oggi, non ne hanno visto nemmeno l'ombra. Al tempo stesso si imbattono ogni giorno con burocrazia e scadenze che continuano la loro inarrestabile marcia".
"Se è vero - spiega Martinelli - che un Comune da solo senza i soldi del Governo può fare poco, è altrettanto vero che illudere la città con annunci in pompa magna di aiuti economici straordinari è stata una vera e propria presa in giro".
"Così come c'è da evidenziare - prosegue il capogruppo di centrodestra - che è ben diverso il contesto in cui si è trovato ad affrontare l'emergenza il Comune di Lucca rispetto ad altri comuni d'Italia. Infatti l'amministrazione proprio quest'anno aveva nella disponibilità un tesoretto di oltre 9 milioni di euro destinati al Comune dalla vendita di Gesam gas e Luce. Fondi che l'amministrazione ha in realtà solo in piccola parte utilizzato per la manovra economica e che invece andavano subito messi a disposizione delle famiglie e delle imprese".
"I provvedimenti - prosegue Martinelli - della giunta Tambellini si sono basati esclusivamente su mancati incassi, ovvero su entrate già sfumate in larga parte perché le attività erano chiuse e le persone costrette a rimanere in casa. Infatti i parcheggi sono stati messi gratis quando le persone erano costrette in casa e le attività chiuse. Il comune quindi non avrebbe di per se incassato niente. Poi non appena qualche attività ha riaperto e le persone hanno avuto qualche libertà di movimento in più è arrivata la beffa: la giunta Tambellini ha rimesso gli stalli a pagamento. L'azzeramento della tassa di soggiorno e il taglio dei ticket dei bus turistici ha interessato entrate già sfumate in larga parte perché i flussi dei visitatori subiranno purtroppo un probabile contraccolpo. Sulla tassa dei rifiuti è stato solo differito il pagamento delle rate a novembre quando invece era possibile tagliare questo balzello per le attività danneggiate dalla forzata chiusura e dalla conseguente crisi economica. Per quanto riguarda il taglio della tassa sul suolo pubblico si è trattato di una misura i cui mancati introiti saranno ristorati dal Governo senza quindi incidere sulle casse comunali. Basta illudere la città con annunci che poi agli effetti rimangono tali - conclude Martinelli- serve un piano vero che preveda meno burocrazia, meno tasse e più fiducia verso chi ogni giorno deve alzare la saracinesca e garantisce il lavoro a tante famiglie".