Il consigliere del comune di Lucca Marco Martinelli (centrodestra), primo firmatario della richiesta di convocazione del consiglio comunale che si è svolto oggi (9 giugno), ha aperto la seduta illustrando le tematiche all'ordine del giorno: "Mi sono attivato - ha dichiarato Martinelli - al fine di richiedere la convocazione del consiglio comunale di oggi che ha come tema di discussione l'area della ex Caserma Lorenzini affinché questa assemblea e quindi la città di Lucca sia informata sia sulla questione relativa all'inquinamento della falda acquifera sia per quanto riguarda il futuro dell'area del complesso dismesso".
"Purtroppo - ha proseguito il capogruppo di centrodestra - anche questa situazione relativa all'inquinamento della falda acquifera è venuta alla luce solo nei mesi scorsi a seguito di un'inchiesta giornalistica quando invece il Comune di Lucca era venuto a conoscenza della questione già dall'anno 2015".
"L'amministrazione Tambellini - ha attaccato Martinelli - è rimasta in questi cinque anni colpevolmente in silenzio e non ha mai informato della questione né il consiglio comunale né la città. Ecco allora che il palazzo di vetro ancora una volta rimane tale solo nelle parole del sindaco visto che poi nella realtà avviene costantemente il contrario ed oggi ne abbiamo l'ennesima dimostrazione".
"Il procedimento di bonifica - ha ricordato Martinelli - è stato infatti attivato nel 2015 quando durante i lavori di ristrutturazione edilizia su segnalazione dell'allora direttore dei lavori sono state individuate, nella corte interna 2 cisterne interrate e dismesse, utilizzate precedentemente come stoccaggio di idrocarburi (gasolio e olio pesante). Eseguite le opere di rimozione delle due cisterne sono state successivamente condotte le indagini preliminari ambientali rilevando solo per la matrice suolo la presenza di idrocarburi pesanti in concentrazione superiore al limite normativo per la destinazione d'uso tipo "verde/residenziale". Predisposto il Piano di Caratterizzazione, il Comune ha informato la Regione che non intendeva provvedere alla bonifica in attesa che venisse identificato il responsabile dell'inquinamento. Così la Regione è subentrata nelle indagini finalizzate all'identificazione dei soggetti responsabili della contaminazione e all'adozione dei conseguenti provvedimenti ai sensi. Anche attraverso le analisi del dipartimento Arpat di Lucca, che con due con due documenti, il primo del dicembre 2019 e il secondo del febbraio di quest'anno, ha trasmesso una relazione dove si chiarisce la causa della contaminazione risiede nelle due cisterne. La Regione Toscana con decreto del 25.03.2020 numero adozione 4390 avente ad oggetto "Sito ex Caserma Lorenzini Corso Garibaldi Lucca procedimento di individuazione del soggetto responsabile della contaminazione del sito e contestuale adozione del provvedimento ha chiarito che la contaminazione è riconducibile a olio pesante e gasolio stoccati nelle cisterne interrate "ad utilizzo degli impianti tecnologici del complesso immobiliare e che l'utilizzo delle cisterne e temporalmente ascrivibile all'Amministrazione Militare durante la piena disponibilità del complesso immobiliare da parte della stessa che va dal 06/04/1889 al 11/03/2000". Al Ministero, quale soggetto responsabile della potenziale contaminazione, viene ordinata la bonifica. Qualora il ministero non dovesse provvedere, salvo il recupero delle spese, toccherà al Comune e, in subordine, alla Regione stessa".
Martinelli ha poi messo in evidenza il tema del futuro del complesso dismesso. "Per quanto riguarda il recupero degli edifici, che sicuramente è legato alla necessaria bonifica dell'area, c'è da evidenziare un'importante aspetto:nel settembre 2019 sono stati approvati con delibera di giunta i progetti di fattibilità tecnico-economica degli interventi che secondo le intenzioni dell'amministrazione Tambellini entro il 2022 completeranno la riqualificazione dei luoghi strategici della città. Un'operazione da 4 milioni e 940 mila euro che diventerà parte dell'Accordo di programma sottoscritto dal Comune di Lucca con la Regione Toscana in seguito alla rimodulazione dei progetti ex Piuss e della decisione, assunta dalla giunta il 3 giugno 2019, di realizzare l'Expo del fumetto in una porzione del complesso della Manifattura anziché all'ex caserma Lorenzini".In occasione della presentazione di questa delibera l'assessore all'urbanistica ha affermato: "certo sia chiaro che non intendiamo lasciare irrisolto il puzzle e siamo al lavoro per riconnettere alla fruizione pubblica anche lo spazio della ex caserma Lorenzini. Occorreranno serietà, costanza, passione e una leale unità d'intenti: perché sfide così importanti riguardano tutti".
"Ecco allora - ha concluso Martinelli - che facciamo nostre le parole dell'assessore e chiediamo l'apertura fin da subito di un confronto serio e reale coinvolgendo il consiglio comunale e la città tutta nell'individuazione del futuro di questa importante area".
Consiglio, Martinelli: "Ex Caserma Lorenzini, chiediamo un confronto serio"
Scritto da Redazione
Politica
09 Giugno 2020
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