Lettera-appello del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: fermare tutte le attività e i servizi non essenziali per vincere la battaglia contro il Coronavirus.
Sono tra i sindaci toscani e italiani e tra i primi sostenitori di questa richiesta a mio avviso non più rimandabile.
C’è bisogno di compiere uno sforzo ulteriore, perché non possiamo permettere che ogni giorno migliaia di lavoratori si rechino ai posti di lavoro, mettendo in pericolo se stessi e gli altri.
Rischiamo di non riuscire a bloccare l’epidemia e trascinarci ancora più a lungo questa crisi che sta mettendo a dura prova il nostro sistema sanitario e la nostra economia.
Ecco perché dobbiamo fare in modo di fermare la maggior parte delle attività non essenziali sull’intero territorio nazionale.
Tutte quelle attività, cioè, che non facciano parte del settore alimentare, medicale o sanitario e delle relative filiere di produzione e di distribuzione o dell’informazione e degli altri settori essenziali, finché non sia passato il momento più critico.
È un sacrificio, lo so. Ma dobbiamo raccogliere il maggior risultato possibile da questo stravolgimento della nostra vita e non lasciare niente di intentato.
Prima arriviamo a risolvere il problema, prima saremo in grado di ripartire nuovamente.
Uniti si vince. E noi sappiamo essere uniti, cittadini e imprese, forti nella tempesta, pronti ad accogliere il sole.