"Da una parte ci sono consiglieri comunali che lavorano per creare un percorso unitario e condiviso sull'emergenza Covid-19. Dall'altra c'è una parte della minoranza, rappresentata da due consiglieri, che fa demagogia. La differenza sta tutta qui: c'è chi lavora per fare le cose e dare risposte; e poi c'è chi soffia sul vento del malcontento per fare il solito populismo".
Non tarda ad arrivare la risposta dei capigruppo di maggioranza, Roberto Guidotti, Claudio Cantini e Daniele Bianucci, che si rivolgono direttamente ai consiglieri Barsanti e Bindocci.
"Strumentalizzare la protesta e le difficoltà con proposte populiste lanciate sui giornali, non aiuterà a trovare le misure giuste e concrete per aiutare chi è più in difficoltà - aggiungono -. Da una certa parte dell'opposizione era da aspettarsela questa fuga in avanti, perché un discorso è governare, altra cosa è fare opposizione in modo irresponsabile. Oggi quella parte ha confermato di che pasta sia fatta: totale irresponsabilità, totale mancanza di progettualità, totale incapacità di assumersi la responsabilità di condividere le scelta... insomma, un'ammissione di totale incapacità di governare. Noi, al contrario, rivendichiamo l'importanza e la concretezza dell'aver dato vita al tavolo condiviso maggioranza - opposizione, grazie al quale confrontarsi sulle scelte e sulle possibilità di intervento per dare risposte unitarie al dramma del Covid-19 che non ha colore politico e che sta colpendo tante, tantissime persone, sia dal punto di vista della saluta sia da quello dell'economia".
Commento breve di Aldo Grandi: Massimiliano Bindocci, l'unico pentastellato che ha conservato un minimo di dignità, di onestà intellettuale, di indipendenza di giudizio e di autonomia di pensiero. Alla faccia di ogni alleanza tra i pentapallati e gli eunuchi verniciati di rosso. Quanto al comunicato che pubblichiamo solo per una questione di beneficenza, preferiamo non scrivere nulla. Noi siamo una partita Iva mentre i tre firmatari del documento - Guidotti, Cantini e Bianucci - non lo sappiamo. Nell'incertezza, meglio evitare querele o esposti.