Il consiglio comunale di Lucca è cominciato con la richiesta del presidente Enrico Torrini rivolta al segretario di procedere all’appello nominale e verifica del numero legale. Terminato l’appello il presidente dichiarava assente giustificato il capogruppo di minoranza Valentina Rose Simi di Luca Civica - Volt - Lucca è Popolare e il capogruppo di maggioranza FI - UDC Alessandro Di Vito.
Si iniziava con il primo punto dell’ordine dei lavori che prevedeva le raccomandazioni e chiedeva di intervenire il consigliere di minoranza del Pd Gianni Giannini che chiedeva un provvedimento urgente per l’ennesimo incidente, stavolta più grave dei precedenti e la cui protagonista era stata ricoverata in codice rosso, avvenuto nel sottopasso di San Concordio. Il consigliere Giannini chiedeva che venisse emessa una ordinanza di divieto di transito su biciclette, ma che tale passaggio avvenisse con la conduzione a mano delle stesse da parte dei conducenti vista la ristrettezza del sottopasso citato. Subito dopo chiedeva ed otteneva anche di intervenire il consigliere di minoranza, sempre del Pd, Silvia Del Greco per raccomandare anche lei che le biciclette nel sottopasso di Viale san Concordio venissero condotte a mano dai loro possessori e nell’occasione chiedeva anche l’accensione delle telecamere di video sorveglianza situate nel medesimo sottopasso poiché le risultava fossero spente.
Si soprassedeva sulla discussione del secondo punto dell’ordine dei lavori ossia quello relativo alle risposte orali alle interrogazioni poiché il sindaco aveva informato la presidenza del consiglio comunale che non vi erano risposte da dare in quell’occasione e comunque non essendo presenti i consiglieri di minoranza che le avevano presentate non si sarebbe potuto comunque dare corso alle medesime.
Si passava quindi alla trattazione del punto numero tre dell’ordine dei lavori che prevedeva la pratica nr.132/2023 “Programma triennale delle opere pubbliche 2023-2025 ed elenco annuale 2023 ” e prendeva la parola l’assessore Nicola Buchignani per l’illustrazione della stessa..
L’assessore, dopo aver ringraziato la presidenza per avergli dato la parola esordiva con l’affermazione che come aveva già preannunciato in commissione nella mattinata precedente, si trattava della seconda variazione dei lavori per un importo complessivo di circa euro 2.100.000,00, per tre interventi importanti ed un'altra piccola serie richiesti dalle società partecipate dal comune.
Il primo intervento era inerente la manutenzione/riqualificazione dell’entrata/uscita dall’autostrada di Lucca est che avrà un costo previsto di circa euro 140.000,00. Il secondo intervento invece era quello relativo alla progettazione e riqualificazione del palasport per cui era stata stanziata inizialmente la somma di euro 1.980.000,00 e quindi con una variazione al momento impegneranno la somma di euro 1.000.000,00 spostando i restanti euro 980.000,00 all’annualità successiva.
Questo intervento era stato voluto ed ottenuto con grande forza dalla sua collega di giunta assessore Paola Granucci. Questo intervento sul palasport era stato programmato con una visione ben più ampia e cioè non solo perché venisse utilizzato per lo sport, ma anche per l’organizzazione di altri tipi di eventi che ravviveranno la città.
L’intervento clou comunque delle variazioni di bilancio per le opere pubbliche era quello relativo alla ristrutturazione dei ponti di Via Mastiano e Gugliano e l’altro in via delle Nubache che non essendo allo stato percorribili stavano provocando diversi disagi ai residenti che erano costretti a percorsi alternativi per cui si era intavolata una discussione di condivisione con gli utenti che avevano segnalato delle criticità su detti percorsi alternativi che, con grande disponibilità degli uffici comunali, si era provveduto ad eliminare per andare il più possibile incontro alle esigenze prospettate dalla cittadinanza. Un intervento molto importante di circa euro 800.000,00 che era stato immediatamente avviato dall’amministrazione e che vedrà il completamento dei lavori e riconsegna alla cittadinanza dei ponti adeguatamente ristrutturati nell’estate del 2024. Ulteriori euro 200.000,00 verranno invece impiegati per la manutenzione straordinaria di alcuni edifici ERP, ente che ne aveva fatto specifica richiesta al comune per questa esigenza. Ulteriori euro 20.000,00 verranno spese per la riqualificazione di altre aree minori in prossimità dell’autostrada. Venivano ritirati euro 50.000,00 previsti per la piscina di Mutigliano poiché stavano vagliando l’ipotesi di un project financing
Chiedeva ed otteneva di intervenire il consigliere del Pd Gianni Giannini che si lamentava di non aver voluto partecipare nella mattinata precedente al voto nella commissione congiunta lavori pubblici e bilancio per protesta nei confronti dell’amministrazione perché non condivideva come venivano spesi i soldi pubblici e perché ad esempio invece di spendere 140.000,00 euro per la manutenzione/riqualificazione dell’area davanti a Lucca Est perché potevano invece essere spesi per l’avvio della lavori inerenti la piscina di Mutigliano.
Lamentava che le minoranze molto spesso venivano poste davanti al fatto compiuto per quanto riguardava i progetti ed i lavori pubblici da eseguire senza che ci fosse stato mai il minimo confronto con gli assessori competenti e non era affatto piacevole trovarsi davanti al fatto compiuto ed essere utilizzati solo per ratificare decisioni senza aver avuto un minimo confronto. Continuava la sua sfuriata polemica affermando che molteplici erano stati i meriti che l’attuale amministrazione Pardini si era intestati in ordine a lavori pubblici che invece aveva fatto la precedente amministrazione Tambellini e che quindi ancor più a maggior ragione avrebbero potuto intestarsi quelli realmente realizzati ma dovevano avere almeno il garbo di discuterli con le minoranze.
Enrico Torrini ridava la parola all’assessore Nicola Buchignani per la replica che non mancava di essere altrettanto fine con qualche stilettata all’indirizzo delle minoranze rappresentando che le domande rivolte dal consigliere Giannini in commissione congiunta nella precedente mattinata non erano attinenti all’ordine dei lavori e comunque approfittava per dire che molte situazioni erano state eseguite in velocità perché le risposte da dare ai cittadini attendevano da tanto tempo e non necessitano di ulteriori lungaggini. Per quanto riguardava il piano delle asfaltature rappresentava che era in fase di elaborazione anche se prossimo alla stesura definitiva e sarà sua premura portarlo non appena pronto nelle apposite commissioni ma essendoci state delle urgenze di risposta alla cittadinanza si è preferito dare priorità alle esigenze di quest’ultima.
Chiedeva di intervenire e lo ottenevano il consigliere di maggioranza di FdI Mara Nicodemo per comunicare che le variazioni al piano triennale discusse nella mattinata precedente nelle commissioni congiunte lavori pubblici e bilancio avevano ottenuto il parere favorevole a maggioranza assoluta nella prima ed all’unanimità nella seconda.
Chiedevano di intervenire anche il consigliere del Pd Alfarano e il suo capo gruppo Francesco Raspini. Il primo dichiarava che si univa alla richiesta del suo collega di partito Gianni Giannini di maggior condivisione nella decisione delle priorità da dare ai lavori pubblici e che per questo motivo, come aveva già fatto in passato, rinnovava la sua richiesta di predisporre un tavolo di partecipazione allargato ai comitati cittadini di quartiere e alle associazioni per discutere le priorità.
Il secondo, invece, riprendeva quanto affermato da Giannini e cioè che ne facevano un motivo di discussione del metodo utilizzato lamentando un maggior coinvolgimento delle opposizioni. Nell’occasione teneva a puntualizzare che l’ultima iniziativa paventata dall’amministrazione Pardini e chiamata il cantoniere di paese, venduta dal sindaco come una promessa mantenuta, in realtà era soltanto il proseguimento dell’operazione ventaglio posta in essere dalla precedente amministrazione. e lanciava un nuovo motivo di polemica terminando con i complimenti perché erano proprio bravi nel comunicare tramite pubblicità ingannevole.
Interveniva nuovamente l’assessore Nicola Buchignani che ricordava a Francesco Raspini di trovarsi in consiglio comunale dal 2006 e mai aveva saputo che la maggioranza doveva presentare le sue strategie alle minoranze e che comunque essendo stato molti anni all’opposizione proprio quando invece Raspini era nella maggioranza non si era mai verificata la situazione che ora si pretendeva venisse attuata.
Chiedeva ed otteneva di intervenire anche l’assessore Fabio Barsanti che rispondeva per quanto riguardava la piscina di Mutigliano al consigliere di minoranza del Pd Gianni Giannini affermando che quanto era stato dichiarato nei giorni precedenti dalle minoranze non risultava veritiero mentre ammetteva che effettivamente il cantoniere di paese era la continuazione ed ampliamento del progetto ventaglio come aveva già dichiarato in sede di conferenza stanza televisiva.
Presentava un ordine del giorno a nome dei gruppi consiliari di minoranza il consigliere del Pd Gianni Giannini relativamente al terzo punto dell’ordine dei lavori e quindi chiedeva di impiegare i fondi per la realizzazione della piscina comunale di Mutigliano e di rinunciare invece al project financing previsto.
Botta e risposta tra l’assessore Fabio Barsanti e il capo gruppo di minoranza del Pd Francesco Raspini tra la diversità di vedute nella precedente consiliatura sul project financing che all’epoca della maggioranza di centrosinistra era stato demonizzato e con l’avvento del centrodestra invece era pienamente utilizzabile. Continuava sulla stessa linea del suo capogruppo anche il consigliere Giannini mentre l’assessore Buchignani invitava a respingere l’ordine del giorno.
Veniva posto in votazione dal presidente Enrico Torrini l’ordine del giorno presentato dal consigliere Gianni Giannini che veniva respinto con 20 voti contrari, 10 voti favorevoli e nessun astenuto, con un simpatico siparietto tra il massimo rappresentante di Palazzo Orsetti e l’esponente piddino proponente, con quest’ultimo che accusava Torrini di avvantaggiare la maggioranza perché accortosi che il consigliere Diego Carnini di FdI si era sbagliato nel votare gli chiedeva, come sempre aveva fatto in tutti i consigli precedenti ogni qualvolta si erano verificate situazioni analoghe, se intendeva o meno rettificare il suo voto, cosa che puntualmente avveniva. Tutto ciò infastidiva il Giannini che protestava, ma veniva immediatamente rimesso al suo posto dal presidente del consiglio comunale che gli ricordava analoghi episodi avvenuti in passato anche con le opposizioni.
Sempre il presidente Enrico Torrini poneva in votazione la pratica oggetto della discussione e l’immediata eseguibilità. La pratica che otteneva 21 voti favorevoli e 9 contrari passava così come veniva decisa favorevolmente l’immediata eseguibilità che aveva ottenuto 20 voti favorevoli e 10 voti contrari.
Si passava alla trattazione della pratica numero 138 /2023 - “ Bilancio di previsione 2023-2025 – Variazione alle previsioni di competenza e di cassa - Approvazione ” che veniva illustrata dall’assessore Moreno Bruni . Dopo dei brevissimi interventi, tra cui quello della capo gruppo di minoranza Ilaria Maria Vietina di Lucca è un grande noi e l’assessore Simona Testaferrata, la pratica veniva posta in votazione da Enrico Torrini e ls stessa veniva approvata con 20 voti favorevoli e 10 voti contrari ottenendo lo stesso esito numerico e favorevole l’immediata eseguibilità.
Giungeva il momento della pratica numero 94 /2023 – avente per oggetto la “Mozione presentata dal consigliere Bianucci per intitolare una via o una piazza della città alla memoria di Sandro Pertini” che veniva illustrata dallo stesso il quale la enfatizzava richiamando il motivo che l’aveva condotto a farla, ossia l’ondata di emotività popolare scaturita dalla proiezione del film dal titolo “Mi mancherai”, avvenuta nel settembre del 2022 su input del circolo fratelli Rosselli, dell’ANPI, dell’associazione Salvemini e dell’associazione studi storici Filippo Turati.
Questa proiezione che era avvenuta presso l’auditorium della fondazione Banca del Monte di Lucca, era stata fatta nel momento in cui si prendeva ad esempio perpetuo la figura del defunto presidente della Repubblica come campione dell’antifascismo e dell’antinazismo. Terminata l’esposizione, il presidente del consiglio comunale chiedeva se vi erano degli interventi e non avendo ricevuto alcuna risposta positiva da alcuno chiedeva eventuali dichiarazioni di voto ed il consigliere Giovanni Ricci di FI - UDC, affermando di parlare a nome di tutti i gruppi di maggioranza, dichiarava il voto contrario alla mozione polemizzando con le opposizioni e rinfacciandogli il fatto che nei precedenti dieci anni di governo della città, in cui loro erano al timone della stessa, non l’avevano fatto ed ora pretendevano che lo facesse il centrodestra che aveva delle altre priorità.
Interveniva il capo gruppo di minoranza di Lucca è un grande noi Ilaria Maria Vietina che invece annunciava il suo voto favorevole ed anche lei mitizzava la figura del presidente partigiano ricordando due frasi a quest’ultimo attribuite mentre il capo gruppo del Pd Francesco Raspini scatenava una grande bagarre con la maggioranza, in particolare rivolgendosi contro l’assessore Fabio Barsanti, che accusava di mal digerire la figura di Sandro Pertini e di portare avanti subdolamente operazioni di revisionismo storico.
In quel contesto vi è stato un duro battibecco tra Raspini e Barsanti dove il primo lo richiamava a non abusare del suo ruolo di assessore e di appartenente alla giunta, quindi di non travalicare i limiti poiché in quella veste non aveva poteri di imposizione sulla libertà del consiglio comunale, ricordandogli che giunta e consiglio comunale erano organi con poteri e ruoli totalmente diversi.
Scambio aspro di battute anche tra il consigliere di maggioranza Giovanni Ricci e il consigliere di minoranza Daniele Bianucci. Raspini continuava il suo intervento con accuse ben precise nei confronti di Barsanti di pilotare la volontà della maggioranza consiliare e gridava più volte all’indirizzo dei banchi occupati dai consiglieri del centrodestra di vergognarsi .
Chiedeva ed otteneva di intervenire il consigliere di maggioranza del gruppo Lucca 2032 Luciano Panelli per annunciare il suo voto personale favorevole alla mozione e riscuotendo applausi dalle minoranze.
Faceva la sua dichiarazione di voto il capogruppo di minoranza Lucca Futura Gabriele Olivati, premettendo una domanda provocatoria all’indirizzo del presidente Torrini accusandolo velatamente che con l’escamotage di poter fare le dichiarazioni di voto nel termine di due minuti e non avendo dato il tempo precedentemente di poter eseguire gli interventi perché con molta fretta era passato alla fase successiva, ossia quelle della dichiarazioni di voto, non aveva consentito un dibattito sulla questione. Il presidente Torrini rispondeva piccato e respingeva al mittente, con il suo solito pugno di ferro nel guanto di velluto, sdegnosamente e argomentando l’accusa che gli era stata rivolta.
Chiedeva una mozione d’ordine anche il consigliere di maggioranza di FdI Mara Nicodemo perché ci si attenesse alle dichiarazioni di voto poiché gli interventi non erano stati fatti e quindi non si potevano sforare i tempi concessi dal regolamento. Iniziava così una diatriba anche tra lei e il consigliere Gabriele Civati che l’accusa di essere un ipocrita così come tutti i suoi colleghi di maggioranza, facendo scaturire la reazione verbale abbastanza veemente del capo gruppo di FdI lido Fava.
Gabriele Civati continuava con la sua dichiarazione di voto dicendo che era favorevole all’intitolazione di una via cittadina, ma continuava con le sue parole ad istigare la maggioranza accusandola di scarsa democrazia e di essere ricorsa ad un escamotage per impedire una discussione sulla luminosa figura di Sandro Pertini.
Chiedeva ed otteneva la parola per la dichiarazione di voto il capogruppo di minoranza di Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci attaccando con una insolita virulenza dialettica sia il consigliere Giovanni Ricci di FI accusandolo di aver dovuto fare il lavoro sporco al posto dei rappresentanti fascisti all’interno del consiglio comunale, per poi rivolgendosi direttamente al capo gruppo di FdI Lido Fava dicendogli che l’indomani il suo nominativo e la sua condotta sarebbero stati stigmatizzate nei comunicati stampa che avrebbero preparato le minoranze. Continuava inalberandosi e protestando contro la maggioranza accusandola di ipocrisia e vigliaccheria politica mentre esaltava il coraggio del consigliere Luciano Panelli di Lucca 20232 per il coraggio dimostrato a stare fuori dal coro e aver dichiarato il proprio voto in libertà e coscienza.
Terminate le dichiarazioni di voto il presidente Enrico Torrini poneva la mozione in votazione che veniva respinta con 17 voti contrari e 12 voti favorevoli. Si giungeva all’ultima pratica dell’ordine dei lavori ossia la numero 96/2023 - “Mozione presentata da i consiglieri Alfarano e Vietina per l’attuazione dell’art. 32 DL n. 104/2020 per la previsione dei patti di Comunità per le istituzioni scolastiche del territorio ”che veniva illustrata dal consigliere del Pd Vincenzo Lorenzo Alfarano.
Interveniva il capo gruppo della Lega Salvini Premier, Armando Pasquinelli, per chiedere se poteva essere cambiato il suo voto inerente la mozione precedente relativa all’intitolazione di una Via a Sandro Pertini dichiarando che si era sbagliato. Il presidente Enrico Torrini replicava che il consiglio prendeva atto della sua dichiarazione, ma la votazione era stata già chiusa e registrata.
Chiedeva ed otteneva di intervenire sull’ultimo punto dell’ordine dei lavori il capogruppo di minoranza di Lucca è grande noi Ilaria Maria Vietina a proposito della mozione presentata da lei stessa congiuntamente al consigliere del Pd Alfarano per rafforzare le motivazioni per cui l’avevano proposta.
Interveniva l’assessore Simona Testaferrata per esprimere il punto di vista dell’amministrazione che pur concordando con alcuni punti prospettati dai proponenti rappresentava delle differenze sostanziali legate anche all’autonomia gestionale di ciascun istituto scolastico.
Terminata la discussione Torrini poneva la mozione in votazione che veniva respinta con 19 voti contrari e 9 voti favorevoli.