Eros Tetti, portavoce regionale Europa Verde, mette in guardia riguardo i rischi idrogeologici nella regione Toscana, con una particolare attenzione dedicata agli scenari di siccità causati dal cambiamento climatico e all'inquinamento delle falde acquifere, troppo spesso date per scontato.
"Era il 19 Giugno del 1996 quando la prima 'bomba d'acqua' (termine non corretto scientificamente ma di impatto) colpì la Garfagnana e la Versilia con morti e danni immani al territorio di cui fui diretto testimone - ricorda Eros Tetti -. Da allora abbiamo capito ormai molte cose e cioè che siamo in mezzo ad una crisi climatica che produrrà con sempre più frequenza (lo dice la scienza) estreme siccità e alluvioni fortissime che negli anni si sono susseguite interessando il Mugello, la zona apuana, ma anche Livorno, la Marina di Massa e Carrara, la Maremma ecc..."
"Un altro dato certo che ci indica il mondo scientifico è che proprio l'area del Mediterraneo sarà un 'hot spot climatico' ovvero una zona in cui la crisi climatica si manifesterà con estrema forza molto più che in altre nazioni europee. Davanti a tutti questi dati risulta politicamente evidente che l'azione prioritaria e più urgente sia la messa in sicurezza del territorio partendo dal rischio idrogeologico e dalla cura e massima protezione delle nostre falde acquifere per garantirci acqua a sufficienza" mette in guardia il portavoce dei Verdi.
"Ma in Toscana non sembra presa seriamente la questione: ricordo a tutti la zona Apuana dove l'escavazione sta aumentando il rischio idrogeologico e compromettendo le falde acquifere. E' praticamente un disastro annunciato al quale non si vuol trovare rimedio" denuncia Tetti.
"Insomma dobbiamo perseguire con più forza la via della prevenzione, con l'agricoltura, la pastorizia e il ripopolamento della montagna, pensando anche che intervenire a danno fatto costa mediamente 7 volte di più che non prevenire. Noi "verdi" da troppi anni chiediamo inascoltati la messa in sicurezza dei territori per garantire sicurezza a tutti ed ora, davanti a questo ennesimo disastro che segue Ischia ed altre centinaia, mentre ci inchiniamo ad onorare le troppe vittime, crediamo che non possa più non esserci una seria risposta della regione Toscana affinché si lavori davvero per costruire la Toscana del Buon Vivere" si conclude la nota.