Anno XI 
Lunedì 28 Aprile 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Politica
19 Dicembre 2020

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Arriva la risposta del comune di Lucca riguardo la modifica del progetto proposto del comitato San Concordio lo scorso 23 settembre per la costruzione della Galleria Coperta, strada che dovrebbe collegare piazzale Moro e via Savonarola.

"Il comune ribadisce l'intenzione di costruire una strada larga quattro metro con fondazione a platea e lunga circa 310 metri, ma non attraverserà più la Montagnola traslandola a ovest -  spiega il comitato -  Inoltre, verrà cancellato il percorso fuoco e ridotta l'area eventi, che insieme avrebbero comportato l'abbattimento di oltre 40 grandi alberi e la cementificazione di parecchie centinaia di metri quadri di terreno attualmente a verde".

Scelte che appagano San Concordio, ma affermano che il progetti presenti lo stesso criticità: "Spostare ad ovest" il tracciato della strada coperta comporta la demolizione, per un tratto di 150 metri, del muro di recinzione delle scuole elementare e materna, sottrae loro una fetta di giardino e interferisce con gli alti alberi esistenti. Una pessima soluzione, che ci pare inaccettabile, e che dovrebbe a nostro parere indurre l'amministrazione a capire che non c'è lo spazio, né nella Montagnola, né dentro il giardino delle scuole, per un manufatto così impattante, e la cosa migliore sarebbe abbandonare il progetto della strada coperta, di cui francamente non si vede la necessità - continuano - La galleria attraverserà i campi da calcio con una lunga  cementificazione a platea e un consumo del suolo che né era finanziabile dal bando ministeriale, espressamente riservato a progetti che non contemplavano consumo di suolo, né conforme al regolamento urbanistico vigente".

Altro punto su cui il comitato si oppone è la conferma del fatto che sarà interrato il laghetto della Montagnola: "È un luogo concepito per ricreare gli ambienti tipici del territorio lucchese, non siamo per niente d'accordo sulla sua cancellazione, tantomeno con la rinuncia al percorso a fuoco e con la riduzione dell'area eventi fatta per salvare alcuni alberi. Appare impegno di poco conto, se si considera che il comune si riserva di abbattere senza alcuna autorizzazione tutti gli alberi che il progetto richiede, anche se sani. Dubitiamo sia legittimo agire in modo così brutale - concludono - Infine la conferma del parcheggio ai Chiariti, altra opera estremamente impattante dal punto di vista ambientale, l'amministrazione dovrebbe rendersi conto che i progetti sono infattibili e vi rinunci".

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