“La destra lucchese utilizza una scritta su un muro, che nessuno di noi ha naturalmente mai difeso, come arma di distrazione di massa per non spiegare la ragione per cui ha chiuso la Casa della memoria e della pace e perché si rifiuta di rispondere agli ottocento cittadini che hanno chiesto la sua riapertura. Per far ciò, usa come bersaglio la consigliera Ilaria Vietina, con una strumentalità che reputiamo vergognosa”.
Sono i consiglieri comunali dei gruppi del centrosinistra (PD, Lucca Futura, Sinistra con Lucca-Sinistra civica ecologista, Lucca civica-VOLT-Lucca popolare) ad andare all’attacco sulla vicenda che riguarda la chiusura della struttura al Castello di Porta San Donato sulle Mura.
“Inneggiamenti a Mussolini e al fascismo, l’evergreen “Parlateci di Bibbiano”, materiali offensivi nei confronti di esponenti di sinistra nazionale e locali: quando ancora era forza di protesta, prima di sedersi sulle comode poltrone del Comune e del Governo, la destra cittadina non ha mai preso le distanze dai volantini e dalle scritte abusive, che per anni hanno imbrattato la Città - ricordano i consiglieri del centrosinistra - In alcuni casi, ne ha anche rivendicato la paternità. Adesso che la fase “popolare” è un lontano ricordo, sostituita da quella ben più remunerativa degli incarichi, la stessa destra utilizza una scritta su un muro (che nessuno di noi ha certo mai né difeso né tantomeno realizzato), per provare a distogliere l’attenzione sulle scelte controverse di questi mesi: a partire appunto dalla decisione di chiudere la Casa della memoria e della pace e di rifiutarsi di rispondere alla relativa petizione, sostenuta da quasi mille persone. Peccato però che anche a Lucca è ben noto il detto napoletano “Ccà nisciuno è fesso”. Piuttosto che proseguire in queste prese in giro costruite ad arte, l’assessora alla cultura (di cui noi, come tutti i lucchesi per altro, ignoriamo di cosa si sia occupata in quest’anno) ci spieghi a che punto è la riapertura del Caffè Di Simo in Fillungo: visto che un anno e mezzo fa la sua lista di estrema destra proprio lì issava uno striscione abusivo, facendo intendere che in pochi mesi sarebbero stati capaci di far riaprire la struttura. Impegno ancora disatteso. Ci spieghi piuttosto l’assessore leghista al sociale Minniti cosa sta facendo per le famiglie lucchesi: visto le migliaia di adesivi abusivi “Parlateci di Bibbiano” di salviniana memoria che invasero il Centro storico, e che ancora a distanza di anni ne imbrattano vari punti. Ora che è in giunta, lo stesso Minniti si rifiuta di venire a relazionare sul suo operato in commissione, come il centrosinistra ha già richiesto formalmente da mesi. E tanti altri esempi potremmo fare”.
“In questo quadro, ciò che più dispiace è la posizione di Pardini - concludono i consiglieri del centrosinistra - Ha vinto le elezioni raccontando di voler essere il sindaco di tutti: questi atteggiamenti scomposti della sua maggioranza mettono in serio dubbio la sua capacità di avere il polso sufficiente per gestire una coalizione dove il bello e il cattivo tempo lo fanno evidentemente gli estremisti, da lui imbarcati per diventare primo cittadino e di cui è diventato prigioniero”.
“In questo quadro, ciò che più dispiace è la posizione di Pardini - concludono i consiglieri del centrosinistra - Ha vinto le elezioni raccontando di voler essere il sindaco di tutti: questi atteggiamenti scomposti della sua maggioranza mettono in serio dubbio la sua capacità di avere il polso sufficiente per gestire una coalizione dove il bello e il cattivo tempo lo fanno evidentemente gli estremisti, da lui imbarcati per diventare primo cittadino e di cui è diventato prigioniero”.