Il consigliere dell'opposizione Serena Mammini risponde a Pasquini e Giovannini in merito alla polemica nata su un post Facebook che aveva scritto sulla sua bacheca e che parlava della proiezione della pubblicità sulla facciata del Duomo:
Gentili Pasquini e Giovannini, in un periodo complesso e difficile come quello che stiamo vivendo, stare a rispondervi per una questione tutto sommato “festosa” mi par quasi eccessivo, ma poiché a stampa indugiate su quello che per voi sarebbe stato il mio pensiero polemico, son costretta, mio malgrado, a rispondervi.
Premetto che se è vero che la Notte Bianca è stata un successo, è filata liscia e allegra e i cittadini - residenti e non - esercenti, turisti, avventori, prelati sono stati tutti contenti e soddisfatti, son contenta anch’io, da cittadina, ex amministratrice e da attuale consigliera di minoranza.
Le autorizzazioni c’erano tutte, non ho mai pensato il contrario e ci mancherebbe, anche la Soprintendenza immagino abbia autorizzato la proiezione dei loghi, vero? Se è così ne prendiamo atto.
Non so invece cosa possano avere di tanto “sorprendente, nella forma e nella sostanza”, come dite, le considerazioni da me scritte sul mio profilo personale Facebook. Anzi, l’argomento mi pare proprio tra quelli ascrivibili all’interesse social, non certo di quelli più complessi che meritano comunicati stampa o addirittura richieste di consigli comunali straordinari. Se tra una foto di animali, tramonti e frasi celebri si sottolineano anche personali sensazioni dove starebbe la sorpresa? La sorpresa semmai l’ho avuta io quando, scorrendo sulla home, ho visto enormi loghi di rispettabili sponsor proiettate non sullo schermo di un cinema all’aperto, un palazzo signorile o su un muro qualsiasi, ma sulla facciata del duomo della città.
Pochi secondi certo, a ringraziamento di chi aveva dato le risorse per realizzare il video-mapping, e ci mancava anche che fosse una proiezione fissa! E comunque dieci secondi o un’ora non cambia molto. Ovvio, chi finanzia deve essere ringraziato, ma ci sono tanti modi per farlo, non penso manchino le idee. Se non volete capire dove sta l’eccesso, penso sia un problema di visione e sensibilità, non tutti i luoghi sono uguali. È proprio il concetto che pare sfuggito, ed è questo che dispiace, tanto più se si sottolinea la qualità del prodotto.
Un post comunque dal colore neutro il mio, visto che, tra l’altro, non chiamavo in causa nessuno in particolare: sindaco, vescovo, soprintendente. Se poi la mia personale considerazione è stata condivisa anche da altri cittadini, ha stimolato una serie di commenti che non sono caduti nell’offesa e poi è stata ripresa dalla stampa, non è certo “merito” mio. Forse non ero la sola ad aver avuto certe sensazioni di “fuori luogo”. E anzi, proprio quei commenti mi hanno dato l’occasione, rispondendo, per esprimere meglio il mio pensiero. Commenti che evidentemente avete ignorato prima di esternare sulla stampa altrimenti ne avreste colto lo spirito e avreste evitato di chiamarmi in causa come polemicante seriale.
Gentili Pasquini e Giovannini riguardo poi alla “forma” e alla “sostanza” da voi evocate, non mi pare di aver mancato di rispetto a nessuno, cosa che invece non potrei dire a parti invertite visto che semmai siete voi, e a mezzo stampa, a fare il processo alle intenzioni tacciandomi per pretestuosa.