È acceso il dibattito sul futuro dell'ex Manifattura Tabacchi, immobile che al momento vede un importante investimento avanzato dalla società Coima per un uso privato.
Europa Verde già da tempo aveva proposto che la struttura venisse sfruttata per creare spazi pubblici stimolante alla socializzazione, oggi si dice scioccata dalla richiesta della società: "Coima, infatti, richiede che l'amministrazione comunale eviti di adottare per misure di viabilità che contrastino l'uso delle auto private, per far fruttare al massimo l'investimento fatto sui parcheggi - spiega la lista d'opposizione - La destinazione ad uso appartamenti privati della manifattura ci vede contrari. Dovrebbe essere sfruttato per creare spazi pubblici che stimolino socializzazione e confronto, e potrebbe diventare un polo di rinascita produttivo e museale intorno al quale ridisegnare il futuro della città, attraverso tre grandi obiettivi per il prossimo quinquennio, quali Lucca capitale della cultura europea, capitale della cultura italiana e patrimonio mondiale dell'umanità Unesco".
Ci sono tanti modi per sfruttare quella zona e, stato alle parole di Europa Verde: "Quella che viene proposta non solo è la meno utile, ma non ha nemmeno un adeguato contesto sociale in quanto gli appartamenti in questione diventerebbero seconde o terze case se non bed&breakfast concorrenti a quelli esistenti".
Chiediamolo ai cittadini, pensa dunque l'opposizione: "Che si avvii pertanto un concorso di idee legato ad un percorso realmente partecipato dai lucchesi. Questa clausola in cui una società privata cerca di influire direttamente in politiche ultra decennali dell'amministrazione comunale è semplicemente scandalosa - conclude - Chi l'appoggia è nemico dell'ecosistema e della comunità lucchese, chiediamo con forza all'amministrazione comunale di rigettarla, insieme all'intera proposta e se non ci sono altre società interessate non importa. Meglio una riqualificazione lenta che restituisca a poco a poco questa eccezionale struttura alla cittadinanza, piuttosto che la sua depredazione da parte di un privato, che oltretutto avanza proposte anti-ecologiste fuori tempo massimo".