"Vogliamo una riqualificazione pubblica: antisessista, anticapitalista, antirazzista, antifascista", "Via i privati da Lucca. No Coima. No cazzate. Vogliamo una città sociale e ambientalista" sono i messaggi lanciati da Manifatturiamo, l'organizzazione politica contraria al progetto Coima-fondazione Crl.
Secondo il movimento manca una progettualità basata sulle esigenze cittadine, una visione strategica e una volontà politica da parte dell'amministrazione. Manifatturiamo ha illustrato attraverso esempi le criticità più risentite. Tra esse la mancanza di spazi per chi fa cultura come associazioni o movimenti, ma anche il fatto che alcune scuole sono state allestite in container. Per non parlare di un polo universitario.
"La manifattura potrebbe essere utilizzata per varie esigenze lavorative - ha affermato Nicoletta Gini soffermandosi sulla questione immobiliare -. Secondo quanto dichiarato la costruzione di 25 appartamenti di lusso non sarebbero accessibili alla classe media. In altre parole ciò che Manifatturiamo chiede è il rispetto del luogo stesso fatto di un passato ricco di storia e simbolo della lotta delle sigaraie che vi hanno lavorato".
"Serve un futuro che metta al centro i cittadini e le competenze" ha detto Matteo Masini mentre Isabella Nutini si è soffermata sulla questione ambientale.
Da domani e nella settimana successiva Manifatturiamo inizierà un presidio permanete in piazza San Michele per accentuare ancora di più che "l'accordo tra Coima e fondazione danneggerà la comunità lucchese dal punto di vista sociale, culturale, economico ed ambientale".