Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento dell'assessore al traffico Celestino Marchini al quale alleghiamo anche una risposta, breve, del direttore (ir)responsabile della Gazzetta:
In un paese dove si politicizza anche la sicurezza stradale, bisogna dire che siamo alla frutta, se non in mala fede. La sicurezza stradale non è di destra né di sinistra, ma riguarda tutti. Ogni anno le strade italiane 'producono' oltre 3.000 morti (otto al giorno) di cui (anno 2019) 253 sono ciclisti, 534 pedoni e 88 ciclomotoristi, e circa 240.000 feriti (quasi 28 ogni ora). Per chi ha meno di 40 anni la strada è la prima causa di morte e complessivamente gli utenti vulnerabili rappresentano quasi il 50% dei decessi; ogni anno vi cadono oltre 50 bambini, 500 donne e circa 400 ragazzi da 14 a 24 anni. 'Numeri' impressionanti, raggelanti, terrificanti che generano morte e sofferenze. Purtroppo Lucca, nel 2019, ha il tasso di mortalità più alto della Toscana*, siamo la maglia nera. In ogni 'strage' si consuma un dramma diverso per ciascuno di noi, ma, vi assicuro, sempre con un impatto devastante.
E il peggio viene quando ci accorgiamo che la società non ha voglia né tempo di occuparsi di morti, di giustizia, di memoria e di solidarietà. La frase più ricorrente e becera che ci accompagna nel calvario che segue è “Tanto nessuno ve lo può ridare”. È allora che nasce, dal dolore, l’ira: dignitosa o sciamannata, di lacrime o di improperi, produttiva o devastante, cresce nel tempo una rabbia profonda e sacrosanta contro questa società che ci ha tolto una persona cara, viva, per negarci anche il rispetto e la dignità del dolore.
Per quanto suddetto, quando ho letto che i tre consiglieri comunali di minoranza di SiAmo Lucca (Santini, Di Vito e Borselli), parlano di pasticcio degli autovelox, di gaffe sulla sicurezza, penso che non hanno capito proprio niente dello scopo per cui sono stati messi, - fare prevenzione -, e nessuno ha mai detto che potevano essere fatte le sanzioni in remoto, ma loro no, divulgando informazioni capziose, di fatto 'invitano' gli automobilisti ad andare più forte: “lo ribadiamo con forza, i cittadini devono sapere che gli autovelox non producono multe in automatico”, complimenti, ho già letto su facebook frasi quali “adesso possiamo andare anche a 100 all'ora, tanto le multe non si pagano”, “una cosa è certa, gli automobilisti in quei tratti erano prudenti, ora si ritorna al circuito di Melbourne”. Le nostre strade hanno già pagato un tributo enorme di morti, andate a raccontare la vostra verità ai genitori, fratelli, sorelle, figli e amici di Giorgio, Andrea, Federica, Alessandro, Sean, Alessio, Serena, Fabio, Luca, Giovanni, Maurizio, Riccardo, Diego, Marco, Natascia, Benedetta, Ivan, Marino, Simone, Andrea, Chiara, Arianna, ... Evidentemente abbiamo due modi completamenti diversi di ragionare sulla sicurezza stradale.
Nel merito: circa diciotto mesi fa ho chiesto, in una commissione traffico, di pensare ad un sistema di prevenzione, tramite autovelox, sulle strade più pericolose con l'obiettivo di tutelare l'incolumità dei pedoni e degli utenti deboli in generale. Il Comandante della Polizia Municipale mi disse che era possibile installarli secondo i disposti della normativa vigente, ex art. 142 del Codice della Strada e relative circolari ministeriali sul punto, ma sempre con la presenza di una pattuglia della Polizia Municipale.
Dal momento che per me è fondamentale la sicurezza, ho dato il via all'operazione per i primi cinque autovelox nell'ottica della prevenzione, quindi per fare diminuire la velocità (mi interessa quello, non le multe, anzi, spero che non ci sia nessuno da sanzionare e ciò mi farebbe felice per il semplice motivo che avrei raggiunto lo scopo). Minor velocità equivale a maggior possibilità, in caso d'incidente, di salvare la propria vita.
Più nello specifico, appena è stata emanata una recentissima e nuova disposizione legislativa (rif. art. 4, comma 1, del D.L. 20/06/2002 n. 121, convertito con modificazioni dalla L. 01/08/2002 n. 168, a seguito dell'art. 49, comma 6, 5-undecies, del D.L. 16/07/2020 n. 76, convertito dalla L. 10/09/2020 n. 120), che è entrata in vigore il 14 settembre 2020 a postazioni già pianificate e installate, abbiamo pensato di chiedere al Prefetto l'apposito decreto per l'utilizzo delle postazioni fisse di rilevamento elettronico della velocità - tramite autovelox - anche in assenza degli organi di polizia stradale sulle cinque strade di tipologia E, che precedentemente non era ammesso.
Per cui in data 27 ottobre 2020 abbiamo presentato l'istanza in Prefettura ed entro la fine di questa settimana essa sarà integrata con un'istruttoria suppletiva. Ad oggi non è pervenuto alcun diniego dalla Prefettura e ci regoleremo in base alle decisioni del Prefetto (controllo con gli agenti di Polizia Municipale fissi sul posto in caso di decisione sfavorevole o controllo in remoto con autovelox fisso sul posto in caso favorevole). Inoltre, sempre seguendo le nuove disposizioni e sempre in linea con la normativa vigente stiamo predisponendo la pratica su cinque nuovi autovelox: due sulla statale del Brennero (uno a nord e l'altro a sud del territorio comunale), uno sulla strada Provinciale per Camaiore, uno in via Einaudi e uno in viale San Concordio a Pontetetto.
Risponde Aldo Grandi: ormai è evidente che l'intenzione di questi pseudo soloni verniciati di rosso o di fucsia, è quella di programmare, gestire, ridimensionare e rimodellare a loro immagine e somiglianza ogni istante delle nostre, ormai, misere esistenze. C'è il Covid? Bene, allora tutti chiusi in casa così non ci si contagia. Ci sono troppi incidenti stradali? Allora piazziamo autovelox anche al... cesso così nessuno si farà più del male e, magari, non andrà nemmeno più in auto, ma solo a piedi. Allucinante così come allucinante è sentire Celestino Marchini, oddio ci viene l'itterizia, annunciare altri cinque autovelox dopo i cinque già piazzati.
Il Marchini, esattamente come i componenti del Cts che ci impongono le loro assurde regole anti-Coronavirus, ci spiega che lui pensa al benessere della comunità mettendo gli autovelox. Ancora una mania di protezione senza che qualcuno gliel'abbia chiesta e senza che questa gente si domandi se in questi frangenti i soldi per pagare le contravvenzioni sono la cosa più importante.
Comunque, e concludendo, Marchini Celestino cita i dati statistici sugli incidenti dimenticando, però, che lui gli autovelox li ha piazzati su cinque strade precise dove, a noi che facciamo cronaca nera tutti i giorni, non risultano esserci stati incidenti mortali di sorta: forse, caro Celeste, lei ricorda incidenti mortali sulla circonvallazione oppure su viale Luporini, o magari sul viale Europa? E allora non ci prenda per il deretano e sia onesto. Se cita i dati citi quelli di Lucca, la città dove lei vive e non quelli nazionali visto che a pagare le multe saranno i cittadini che la sua giunta inutile e dannosa amministra (sic!) si fa per dire.
In trenta anni che siamo a Lucca, pardon 32, mai e poi mai ci siamo imbattuti in una amministrazione così deleteria, insulsa, inc apace di trasmettere se non depressione, assenza di speranza e mediocrità.
Quanto a lei, caro assessore che si diverte a piazzare autovelox come fossero soldatini di piombo su una inesistente cartina militare, si dimetta e torni a casa. Non sentiremo assolutamente la sua mancanza.