La segreteria territoriale del Partito Democratico di Lucca si dichiara al fianco delle attività commerciali della Piana e della Valle del Serchio in questo momento di crisi legato alla pandemia.
"Stiamo affrontando una crisi globale senza precedenti - esordisce il Pd -, con ripercussioni pesanti in termini di vite umane. L'emergenza sanitaria ha assunto i contorni dell'emergenza economica e sociale. Oggi è il lavoro, spina dorsale del nostro vivere insieme e della dignità dell'individuo, a rischiare il collasso. Il Partito Democratico territoriale di Lucca sostiene l'iniziativa dei sindaci della Piana e della Valle del Serchio che, uniti, stanno portando nelle opportune sedi istituzionali il grido di allarme lanciato dalle attività commerciali per una tempestiva riapertura. Un impegno politico che si assume la responsabilità di due punti irrinunciabili: conoscenza e concretezza".
"Dopo oltre 13 mesi di convivenza con il virus - afferma - abbiamo raccolto, con metodo scientifico, informazioni preziose. Il caos iniziale ha fatto posto a misure più ordinate e chiare. Oggi siamo in grado di stimare i rischi di contagio a seconda dell'attività svolta, dell'ambiente, dei dispositivi di sicurezza adottati. Conoscenze sufficienti per spingere provvedimenti più coraggiosi e regole sartoriali, cucite addosso a ogni esercizio commerciale o prestazione di servizio - come, ad esempio, quello svolto da estetisti e parrucchieri. Siamo in grado di parametrare i rischi e di attuare protocolli di sicurezza efficaci. È giunto il momento di utilizzare queste conoscenze per definire nuove linee operative che consentano tutte le riaperture possibili".
"Solo ricominciando a lavorare, infatti - spiega il Partito Democratico -, le micro piccole e medie imprese, i volti familiari dei negozi vicini a casa, potranno rimanere a galla. Non possiamo condurre politiche di ristori che richiedono uno sforzo enorme per le casse pubbliche senza tuttavia garantire alle attività una sopravvivenza a lungo termine. Queste misure hanno avuto valore nell'emergenza e oggi devono essere superate".
"Mettiamoci all'opera - conclude il Pd - per dare risposte rapide a chi rischia di abbassare per sempre le serrande. Ascoltiamo le difficoltà e le soluzioni proposte dalle categorie economiche, valutiamone la fattibilità con parametri oggettivi, andando oltre le reazioni emotive - che in un momento così drammatico sono certo comprensibili. Diamo nuovo senso alla nostra vocazione statutaria di 'corpo intermedio' e facciamo sintesi, in fretta, con gli interlocutori giusti sul territorio, a Firenze, a Roma. Il comitato tecnico-scientifico può supportare la politica quando ci sono idee chiare sui bisogni che non possono permettersi di essere disattesi. Le regole a tutela della salute pubblica possono essere riscritte con maggior dettaglio e precisione chirurgica. Possiamo superare la logica delle chiusure lineari e proporre un modello nuovo, commisurato alle situazioni rilevate. Una proposta che valuti l'attuabilità delle idee lanciate dalle categorie economiche in questi giorni, come l'accesso su appuntamento, e lavori per soluzioni che sostengano questi delicati mesi verso l'uscita dallo stato di emergenza. Possiamo farlo e il Partito Democratico farà la sua parte, con serietà, a fianco dei lavoratori".