No piscina, no party. Battute a parte, la vicenda relativa alla piscina realizzata presso l'abitazione dell'attuale presidente Geal ed ex parlamentare della Lega Gianmarco Mancini, sta polarizzando l'attenzione dell'opposizione e, nella fattispecie, del suo capogruppo, il candidato a sindaco del Pd Francesco Raspini che ricopre anche il ruolo di presidente della commissione controllo e garanzia del comune di Lucca.
Mercoledì alle ore 10 si terrà la riunione, sicuramente infuocata ed aperta ai giornalisti a differenza della prima che la maggioranza impose dover essere sbarrata alla (sic!) libera stampa, nel corso della quale si apprenderanno i risultati del sopralluogo disposto dal comandante della polizia municipale e già eseguito. Qualora dovesse emergere che, realmente, la piscina non doveva stare dov'è stata per tutti questi lustri, l'opposizione in consiglio comunale incalzerà il primo cittadino per sapere che cosa intenderà fare e, qualora non risponda o non dia risposte soddisfacenti, passerà all'attacco chiedendo direttamente le dimissioni o la revoca del mandato.
Raspini, unico a tenere in agenda questa storia che il nostro giornale ha portato alla luce alcuni mesi fa, ci sta mettendo, indubbiamente, la faccia ed è determinato ad andare fino in fondo. Non ha voluto rilasciare dichiarazioni prima della riunione di mercoledì, ma indiscrezioni all'interno del suo partito parlano di una volontà ad andare diretti al nocciolo della questione qualora dovessero venir fuori irregolarità. Raspini ha anche stigmatizzato, a ragione, il comportamento del sindaco Pardini che aveva invitato a presentarsi come eticamente sarebbe doveroso per il capo dell'amministrazione comunale di fronte ad una commissione garanzia e controllo guidata dall'opposizione. Ma Pardini ha spiegato che ha un altro appuntamento e poi altri ancora e che, quindi, fino a dopo Pasqua non c'è trippa per gatti.
Consigli per gli acquisti: al posto del sindaco sposteremmo l'appuntamento con la sovrintendente e andremmo alla riunione di dopodomani. Sarebbe un bel gesto di distensione e anche la dimostrazione che non c'è alcunché da nascondere né da temere e che la maggioranza è pronta ad assumersi tutte le responsabilità necessarie ed opportune. Dubitiamo che il sindaco accoglierà questo consiglio, circondato com'è da non si sa bene chi. Così, dopo la (mezza) figura di merda rimediata per Luciano Luciani, adesso si rischia di farne una (intera) per voler dilazionare i tempi di una decisione che, al contrario, deve essere, qualunque essa sia, immediata.