Sono oltre 360 le telefonate prese in carico negli ultimi tre giorni dagli operatori del Centro operativo comunale di Protezione Civile, impegnati a rispondere quotidianamente ai cittadini che chiedono l’attivazione dei buoni spesa alimentari. Un numero unico, quattro linee collegate: un’azione incessante che vede in prima linea il Comune di Lucca che, attraverso il Centro operativo comunale, è dall’inizio dell’emergenza Covid-19 che assiste, supporta e aiuta le famiglie in difficoltà economica. Da oggi, inoltre, al lavoro incessante degli operatori, si affianca anche la possibilità, per chi è più tecnologico e utilizza abitualmente smartphone o computer, di scaricare e compilare direttamente online il modulo per le richieste dei buoni spesa del Comune di Lucca. Il documento, che non prevede la necessità di inserire le informazioni relative ai fogli catastali e al conto corrente, è stato pubblicato sul sito web del Comune.
L’amministrazione prosegue così con le attività di sostegno a chi è in difficoltà economiche, un servizio erogato immediatamente dal primo giorno di apertura del Centro operativo della Protezione Civile tre settimane fa e che, attraverso i canali dei Servizi Sociali e delle associazioni di volontariato, ha consentito alle persone senza mezzi o fragili di essere aiutate direttamente attraverso pacchi di generi alimentari, pagamento di spesa per cifre concordate direttamente presso gli esercenti, spesa a casa per le persone isolate in quarantena o per anziani fragili: davvero nessuno è stato lasciato solo o indietro.
Al servizio si sono aggiunti ora i 470mila euro erogati dal Governo. Cosa cambia con la pubblicazione del modulo? Le persone possono compilarlo direttamente ed inviarlo all’indirizzo email
Il Comune di Lucca provvederà alla valutazione immediata e all’erogazione dei buoni entro tre giorni lavorativi. Per chi ha bisogno di informazioni o non può compilare il modulo a casa oppure ha bisogno di aiuto resta attivo il numero del Centro operativo della Protezione Civile: 0583 409061 (con quattro linee a disposizione degli utenti tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.30). Qui l’operatore annoterà il contatto e gli uffici comunali provvederanno a richiamare la persona entro 24 ore. Fra lunedì e oggi si sono registrate già oltre 360 telefonate alle linee riservate a questo scopo.
I contributi distribuiti saranno 50 euro settimanali per quattro settimane per un totale di euro 200 euro ai nuclei fino a due componenti; 80 euro settimanali per quattro settimane per un totale di 320 euro ai nuclei da tre fino a quattro componenti; 100 euro settimanali per quatto settimane, per un totale di 400 euro ai nuclei oltre quattro componenti.
FONDO DI MUTUO SOCCORSO – Il Comune è impegnato, come annunciato, nella promozione del Fondo di Mutuo Soccorso a cui possono partecipare aziende, associazioni, enti, fondazioni e singoli cittadini. Questo strumento servirà in modo complementare, rispetto alle misure già esistenti, a dare una mano a chi si trova nell'emergenza sociale: assenza di lavoro e di liquidità, impossibilità a coniugare le poche o nulle entrate con i pagamenti dell'affitto o le scadenze fiscali, incertezza prolungata per il futuro, con il lavoro che non è chiaro se e quando ritornerà. Il fondo che si avvale di un primo versamento di 100.000 euro messi a disposizione dall’amministrazione, è destinato ad aiutare chi è rimasto senza entrate per il blocco delle attività e successivamente a sostenere la ripresa delle attività economiche.
L'iban del conto corrente dedicato a ricevere le donazioni è: IT 82 V 05034 13701 000000005172. Causale: Fondo Mutuo Soccorso Comune di Lucca. Ricordiamo che per le erogazioni liberali in denaro e in natura, effettuate nell'anno 2020, in favore dello Stato, delle regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro, finalizzate a finanziare gli interventi in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 si applicano gli incentivi fiscali previsti dall'art. 66 del Decreto Legge "Cura Italia" (18 del 17 marzo 2020). In particolare: il Decreto introduce una detrazione dall'imposta lorda sul reddito pari al 30% per le erogazioni liberali, in denaro o in natura, effettuate nel 2020 dalle persone fisiche e dagli enti non commerciali. Per le donazioni dai soggetti titolari di reddito d'impresa: le erogazioni in denaro sono integralmente deducibili dal reddito d'impresa; le cessioni gratuite di beni non sono considerate operazioni estranee all'esercizio d'impresa e quindi non concorrono a formare i ricavi. Non sono previsti limiti all'importo deducibile. Ai fini Irap, tali erogazioni sono deducibili nell'esercizio in cui avviene il versamento.