"Roberto Cingolani è un uomo capace, di un'intelligenza superiore alla media con una grande visione". Così Vittorio Pellegrini, che abita in una casa in mezzo al verde nella frazione di Camigliano. Laureato in fisica, vanta una lunga carriera prima presso la Normale di Pisa dove ha ricoperto il ruolo di primo dirigente, e poi all'Istituto italiano di tecnologia di Genova, proprio come Cingolani che, dell'IIT è stato direttore scientifico.
Fu proprio Cingolani a chiamarlo, nel 2016, a occuparsi del laboratorio sul grafene. Roberto Cingolani, da poche ore, è stato nominato dal presidente del consiglio Mario Draghi ministro dell'ambiente e della transizione ecologica: un ministero chiave che Draghi ha voluto affidare alle competenze professionali di un uomo di scienza.
Pellegrini, lei conosce bene il ministro Cingolani?
"Fu proprio lui a chiamarmi – afferma Vittorio Pellegrini, anch'egli scienziato di chiara fama – per mettere in piedi il laboratorio all'Istituto italiano di tecnologia con sede a Genova; lo considero un uomo di ampie vedute ma, allo stesso, con uno spiccato senso pratico; lo apprezzo professionalmente e bene ha fatto Draghi a chiamare a sé persone competenti come lui, che insieme a Colao (Innovazione tecnologica e transizione digitale, ndr), hanno il delicato compito di gestire con competenza ingenti risorse finananziarie".
Professor Pellegrini, non crede che la nuova denominazione del ministero di Cingolani sia un po' roboante?
"Affatto – prosegue il fisico – si tratta, peraltro, di un allineamento a strutture preesistenti sia in Francia che in Spagna; ripeto, il compito di Cingolani sarà quello di applicare la giusta progettualità per investire nell'ambito dell'innovazione verde e all'economia circolare 60 miliardi: chi, meglio dell'amico Roberto Cingolani, ha la capicità di farlo?".
Le capacità del fisico Cingolani, però, potrebbero scontrarsi, come spesso avviene, con la politica che anche in questo governo, ovviamente, fa da padrona.
"Il nuovo ministro Cingolani ha le idee chiare e tutte le competenze necessarie per dare corso all'incarico di governo assegnatogli – sottolinea Pellegrini – ; vedremo se i partiti porranno lacci e lacciuoli; le dico, però, che sarebbe un gran peccato: avere tanti soldi da investire nel nostro Paese e una professionalità all'altezza di farlo come Cingolani, sarebbe una contraddizione insopportabile".
Roberto Cingolani è andato via dall'IIT di Genova per trasferirsi a Leonardo, quando anche Vittorio Pellegrini ha lasciato il prestigioso incarico per andare a fondare, sempre nel capoluogo ligure, la BeDimensional, azienda leader nel settore graphene, composites e 2D crystal.
"Da qualche mese non sento Cingolani – conclude Pellegrini – ma i nostri rapporti sono improntati sulla profonda stima; sicuramente lo contatterò per augurargli buon lavoro; conoscendolo so che opererà con competenza, onestà e per il bene del nostro Paese".