Sono stati illustrati gli approfondimenti tecnici sulla terza proposta che Coima ha presentato al comune di Lucca. A spiegare i contenuti l'architetto Elvio Cecchini, Giorgio Angelo Lazzarini e Massimo Viviani di Salviamo la Manifattura.
Prima di entrare nei dettagli una breve introduzione per ripercorrere le complesse vicende. "Con il project financing si acquista la manifattura a basso prezzo: chi la compra? - si è chiesto l'architetto -. Coima Sgr, diversi progettisti e le imprese addette ai lavori. La proprietà passa nelle loro mani e successivamente, tramite vari accordi forse alla Fondazione Cassa di Risparmio. Ma non tutto il progetto".
Dopo aver cercato gli atti e dato una lettura, è emerso che l'operazione sarebbe poco chiara. Secondo Giorgio Angelo Lazzarini nei contenuti sarebbero presenti infatti degli "slogan" che egli stesso ha smentito, dando una sua interpretazione. Vediamo quali. Punto primo: "Se non accedete a questo progetto non verrà più preso in considerazione la ristrutturazione della manifattura", e "il project financing non riguarda tutto il complesso immobiliare ma soltanto i parcheggi".
"Non è chiaro che cosa sarà realizzato nella parte Sud - ha affermato il commercialista -. Si è parlato di 90 appartamenti, noi ci siamo mobilitati e sono stati fatti dei passi indietro". Che cosa prevede la legge sul financing? "Si fa un accordo tra pubblico e privato per realizzare o trasformare un'opera, ma nel caso della ex manifattura i parcheggi ci sono già. Si può dunque portare avanti un progetto su cose esistenti?"
Lazzarini non solo si è posto la domanda, ma ha anche illustrato quali potrebbero essere le conseguenze. Innanzitutto gli introiti e la società Metro S.r.l (bilancio 2019 oltre quattro milioni di incassi). Il comune perderà enormi guadagni sui posteggi di via del Pallone e della Cittadella; si parla di circa 800 mila euro l'anno e la società menzionata subirebbe una forte crisi e soprattutto una perdita di valore.
Massimo Viviani è sceso ancora più nel paricolare soffermandosi sul bilancio 2019 della Fondazione Cassa di Risparmio poco prima di ricostruire le vicende. Due le date fondamentali che si possono leggere nella relazione della Fondazione stessa. La prima risale ad aprile, la seconda a giugno sempre dello stesso anno. Gli enti stabiliscono l'operazione e cioè che si può fare. Poi danno la conferma per procedere all'acquisto della manifattura. E infine Coima. Quest'ultima presenta al comune "una manifestazione d'interesse" per comprare lo stabilimento. Ma per Salviamo la Manifattura ci sono alcuni aspetti sui quali non è d'accordo.
"Un privato non può andare a pescare nel patrimonio del pubblico a suo piacimento - ha dichiarato Viviani -. La proposta di Coima è quella dei parcheggi in superficie e multipiano. Nel primo caso sono tre in tutto tra via del Pallone e della Cittadella. Inoltre è già presente un'area di scambio dei pulman gratuita. Per farla diventare a pagamento bastanogli stalli blu".
Si tratterebbe di un progetto inutile che ridurrebbe i posti auto e per accedere ai parcheggi multipiano occorrerebbe entrare ed uscire da via del Pallone. Prima di giungere alle conclusioni è stato ricordata anche la privatizzazione del baluardo di San Paolino per 50 anni con l'aggiunta dia passerella.