Il capogruppo dell'opposizione critica l'operato dell'amministrazione comunale in materia di sicurezza alla luce dei recenti episodi di microcriminalità avvenuti nel centro storico ad opera di due extracomunitari:
Caro direttore Grandi,
intervengo, da lei sollecitato, su quanto sta avvenendo nella nostra Lucca. E' evidente che sul tema della sicurezza l'amministrazione Tambellini ha fallito. E' stato chiaro durante tutto il primo mandato, dal 2012 al 2017, e lo stesso si può dire per questi ultimi tre anni, senza timore di essere smentiti.
E' un giudizio che non proviene da una parte politica, ma è un comune sentire. Gli episodi avvenuti in questi ultimi giorni nel centro storico, non fanno altro che confermarlo. E, se ce ne fosse stato bisogno, a chiarire ancora una volta che su questo fronte come su altri la giunta è tutta annunci, spot e niente concretezza: anche su un tema così sentito da ognuno di noi.
Da tempo, ben prima che esplodesse l'emergenza Coronavirus, chiediamo come opposizioni maggiori controlli da parte dei vigili urbani, e in generale una politica più restrittiva del Comune sui bivacchi e sull'accattonaggio, uno screening sulla presenza di clandestini sul territorio, ordinanze dure contro chi non rispetta le regole, maggiori controlli sui campi nomadi e in tutte quelle situazioni dove gli inquirenti segnalano situazioni al limite, o dove i limiti sono abbondantemente superati. Purtroppo siamo sempre rimasti inascoltati.
Poi, ancora più insopportabile nel momento in cui a tutti viene chiesto di non uscire di casa o di mantenere comunque comportamenti sociali corretti, arrivano a distanza di poche ore due episodi inquietanti come quello del pizzaiolo aggredito e la successiva scoperta di un assembramento di persone all'interno di un immobile e il caso del marocchino ubriaco che ha aggredito, ha sputato e ha minacciato i carabinieri oltre ad aver messo a rischio i volontari intervenuti con l'ambulanza.
Leggendo vari commenti a questa escalation, noto che qualcuno continua a sorprendersi. Io, le confesso, un po' meno. Perché un'analisi l'ho fatta da tempo, e mi riporta dritto alle ultime elezioni amministrative in cui ero candidato sindaco. Credo proprio che l'evidente tolleranza del Comune di fronte ad alcune questioni che ho elencato, sia legata al fatto che quel determinato ambiente della nostra società (extracomunitari, nomadi e quant'altro) rappresenta direttamente e indirettamente un bacino di consensi elettorali.
Che peraltro, proprio nel 2017, è stato decisivo, facendo in modo che per un pugno di voti questa amministrazione potesse essere riconfermata: le foto di chi festeggiava a Palazzo Orsetti sono eloquenti più di qualsiasi altra parola. Ecco perché penso che oltre al sacrosanto diritto di criticare, sia arrivato il momento che i lucchesi si sveglino e alzino la testa.
Non solo a parole, non in discussioni che da sole non portano a niente. Ma concretamente. Riprendendo in mano la loro città, tornando in massa alle urne quando le scadenze elettorali lo consentiranno, per deciderne il futuro. Affidando finalmente Lucca a chi non è imbrigliato nelle ideologie politiche e vuole puntare solo ed esclusivamente su competenze e buonsenso. Perché è così che si può dare la svolta. Non in altri modi. Noi ci siamo. Anzi, SìAmoLucca.