Il coordinatore azzurro Giovanni Sicca interviene sul tema dei cosiddetti ‘attivisti di ultima generazione’ che stanno deturpando le opere d’arte nostrane in segno di protesta.
“Ci tengo subito a sottolineare” dice Sicca ” che penso che sia sacrosanto il diritto di protestare e di far sentire la propria voce quando ci sono temi che si sentono particolarmente importanti.
Vedere qualcuno che si prende a cuore una causa è bello e può essere utile in quanto può portare a sensibilizzare tante persone su vari temi che talvolta riteniamo scontanti o che non conosciamo proprio.
Il problema nasce quando si fanno proteste come quelle che stiamo vedendo ormai da diversi mesi a questa parte.
Proteste che sono soltanto vere e proprie azioni vandaliche e che non portano alcun giovamento alla causa per cui stanno lottando.
Questa pratica di imbrattare le opere d’arte, i monumenti e gli edifici storici è una pratica barbarica e non giustifica in modo assoluto nessun tipo di protesta.”
Prosegue Sicca “Ultimo episodio tra tutti è quello successo nei giorni scorsi a Firenze, dove un paio di ‘attivisti’ hanno iniziato ad imbrattare la facciata di Palazzo Vecchio con delle vernici che oltre a deturpare l’opera, sicuramente non hanno aiutato a contribuire alla causa ecologica visto il materiale usato per imbrattare la parete e vista poi anche l’enorme quantità di acqua e di agenti chimici usati per provare a salvare la struttura.
Fortunatamente le forze dell’ordine sono riuscite a fermare velocemente questi vandali ed il pronto intervento per la pulizia dell’edificio è stato veramente tempestivo, riuscendo notevolmente a limitare i danni.
Questa volta siamo stati fortunati, ma quante altre volte sarà così?
Non possiamo permettere che queste azioni continuino a ripetersi.
C’è bisogno di pene aspre che disincentivino completamente questo tipo di azioni vandaliche.”
“Ci sono molti modi per far sentire la propria voce “ conclude Sicca “ Grazie alle varie piattaforme online, grazie alle testate giornalistiche oppure alle varie attività di sensibilizzazione che si possono fare sui vari territori.
Sono tutti metodi molto validi e soprattutto legali, al contrario di quello che stanno facendo adesso questi pseudo attivisti di ultima generazione.
Tutti vogliamo un futuro migliore per i nostri futuri figli ed i nostri futuri nipoti però mi augurerei di poter regalare anche a loro la possibilità di vedere anche queste meravigliose opere che i nostri avi ci hanno voluto così gentilmente regalare.”