Maurizio Franceschi, presidente di Sinistra con, ricorda attraverso una nota la liberazione di Lucca dalle truppe nazifasciste ad opera degli Alleati, sottolineando l'importanza di ricordare i valori ed il sacrificio dei partigiani lucchesi ed italiani.
"Era la notte del 3 settembre 1944 quando i partigiani lucchesi, con l’aiuto dei civili insorti, cacciarono gli occupanti - ricorda Franceschi -. Approfittando di quest'attacco a sorpresa dei partigiani, gli Alleati, guidati dal capitano Charles Francis Gandy della 92ª divisione Buffalo, entrarono a Lucca il 5 settembre da Porta San Pietro, segnando il momento ufficiale della liberazione della nostra città.
"Un prezzo altissimo quello pagato dai cittadini lucchesi sotto il tallone nazifascista: solo in provincia di Lucca furono 667 le vittime delle stragi fasciste e naziste del 1944 - incalza -. Non solo furono torturati e uccisi partigiani che lottavano per liberare l’Italia, ma furono trucidati anche bambini, donne, persone di chiesa e cittadini inermi".
"Oggi più che mai è allora necessario essere in tanti per ricordare questo importante avvenimento e per dare nuova vita ai valori di giustizia e agli ideali di libertà che in quegli anni si sono potuti affermare grazie alla lotta di liberazione dalla dittatura fascista e alla conquista della democrazia e della Costituzione repubblicana" .
"Fare memoria oggi significa incontrarsi e riconoscersi - dichiara il presidente di Sinistra Con -. Non è possibile fare memoria se non insieme: la costruzione di una memoria pubblica è un processo in continua trasformazione, è un’opera collettiva che vive con la partecipazione e la passione della comunità che la definisce e che alla comunità si restituisce, come materia viva, come contributo di conoscenza e di riflessione politica e civile; al servizio soprattutto dei giovani e per tutti coloro che non hanno vissuto quella esperienza, ma amano la democrazia e i valori della Costituzione ed aspirano ad un futuro migliore".
"Ecco allora che partecipare alle celebrazioni per i 79 anni della liberazione di Lucca dal nazifascismo è un momento importante di resistenza in un periodo storico in cui, anche nel nostro Paese, si torna a respirare aria pesante fatta di intolleranza, xenofobia, revisionismo, razzismo, disprezzo del 'diverso', maschilismo tossico, violenza, dileggio della legge e dei diritti".
"È necessario dunque alzare ora più che mai la bandiera dell’antifascismo e della democrazia, ricordare il sangue che fu versato per liberare il paese dalla barbarie nazifascista e per ridare dignità e futuro al nostro Paese – conclude Maurizio Franceschi -. Che sia un monito affinché le tragedie del passato non abbiano a ripetersi".