Politica
Indottrinare o insegnare?
È recente e oggetto di fiera diatriba l’ultima serie di norme volute dal Ministro dell’Istruzione Valditara, che rappresenterebbero la fine della libertà, o comunque un passo avanti verso il totalitarismo. Vediamolo, questo passo nel baratro del fascismo

A Lucca la raccolta firme contro la cultura maranza e le baby gang: sabato 3 maggio in via Beccheria il gazebo di Gioventù Nazionale
Sabato 3 maggio, dalle ore 16:00 alle 18:30 in via Beccheria, Gioventù Nazionale sarà presente con un gazebo per sostenere la petizione "Sbarazziamoci della cultura maranza", lanciata su tutto il territorio italiano dal movimento giovanile di Fratelli d'Italia

Forza Italia: "La nuova sede della Camera di Commercio deve rimanere nel centro storico"
Il partito dice no ad un ulteriore svuotamento di funzioni per il cuore della città. "Riteniamo che la scelta migliore sia mantenere la sede della Camera di Commercio nel…

Consiglio comunale di Lucca, Bianucci contro tutti: Di Vito e Andrea Barsanti co-protagonisti dei suoi “siparietti”
Consiglio comunale veloce, ma frizionato dal solito Bianucci che, dopo aver punzecchiato Di Vito, si è rivolto ad Andrea Barsanti, cui ha rinfacciato il passato in Casa Pound coadiuvato qui da Gabriele Olivati

Gruppi opposizione su Biblioteca popolare San Concordio: "L'amministrazione Pardini vuole chiudere uno spazio essenziale per il quartiere senza spiegazioni credibili. La Biblioteca va difesa"
Nel consiglio comunale di martedì 29 marzo, l'assessore al patrimonio Moreno Bruni ha ribadito l'intenzione di chiudere la Biblioteca Popolare di San Concordio senza spiegazioni credibili. A…

Frana su via per Pieve Santo Stefano: il comune sta effettuando le indagini per progettare il ripristino che sarà finanziato con una variazione di bilancio già nell'anno in corso
In merito alla frana che ha interrotto la carreggiata di via per Pieve Santo Stefano una decina di giorni fa, l'amministrazione comunale fa presente che si è già attivata…

“Cambiano gli assessori, ma lo spartito resta il medesimo”: Alfarano sul problema della sicurezza
“Da quanto emerge sulla stampa arriva l'ennesima conferma di incapacità di gestione del problema sicurezza da parte dell'amministrazione Pardini. Nonostante il cambio di assessore, sempre più evidentemente rimosso…

Annamaria Frigo, unico consigliere comunale che vota no alla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini
Come consigliere di opposizione, Il mio voto alla mozione presentata dall’amministrazione in carica, revoca cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, sarà un voto sfavorevole, per i seguenti motivi: 1 Riflessione Storica Premetto…

"La sinistra: divisa e confusa. Unita solo nell’essere “anti”, ma solo per mantenere una ragion d’essere! Il consigliere Giannini icona dell’ipocrisia DEM"
Una sinistra profondamente divisa non riesce a compattarsi su nessun grande tema politico. Guerra in Ucraina, votazioni sul riarmo Europeo, problemi di intesa nel così detto campo largo,…

Il generale Enrico Celentano è andato
Ciò che sto scrivendo sarebbe destinato solo a chi è paracadutista, ma credo che parlare di persona seria faccia bene a tutti, e allora ho scelto di mandarlo a tutti i miei lettori. Neppure il titolo mi veniva

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Il consiglio comunale aperto è ripreso alle 21.07 con l’intervento del parlamentare Riccardo Zucconi del gruppo FdI alla camera dei deputati. Zucconi è partito alla carica con una dura critica della Legge Regionale 84 del 2015 che ha trasformato le USL in ASL e che ha suddiviso la Toscana sanitaria in tre macro aree suscitando già all'epoca diverse critiche e i cui disastrosi risultati sono ora sotto gli occhi di tutti.
Si deve tornare a privilegiare i territori, ha detto Zucconi, dando competenze e risorse alle realtà degli ambiti provinciali e non continuare ad accentrare tutto alla Regione. Aspro anche il commento sulla Legge 229/1999 che trasformava la sanità pubblica facendo diventare le Unità Sanitarie Locali delle Aziende Sanitarie Locali dove la parola Azienda pur rispettabilissima nell’ambito privato mal si concilia con il pubblico.
Nessun ospedale della Toscana settentrionale, ha denunciato, rientra tra i primi cento a livello nazionale e gli ospedali della Versilia e di Lucca non rispondono nemmeno ai criteri relativi ai posti letto previsti dalla stessa Regione Toscana. Ci va molto duro l’esponente del partito di maggioranza relativa del Governo con critiche a tutto tondo sulla gestione scellerata della sanità Toscana ricordando anche quando l’ospedale di Barga era un punto di eccellenza per le nascite ed ora invece nelle zone montane non è più previsto nemmeno il medico sulle autoambulanze.
Zucconi ha fortemente sostenuto che gli ospedali costruiti con il financial project sono un fallimento e per quanto riguarda il personale chiede perché non si assume il personale vincitore di concorso in graduatoria.
Le società della salute che sono ben 24 potrebbero essere gestite direttamente dall’ASL con notevoli risparmi. A fronte di 2 miliardi di euro in bilancio per la sanità ci sono già 360 milioni di euro di debiti solo per l’ASL Nord Ovest. Zuccono lamenta anche una pessima gestione sia economica che proprio dal punto di vista del personale non sufficiente a sopperire le carenze già evidenziate. A suo avviso manca una visione di insieme, una strategia per la sanità non solo per la provincia di Lucca, ma per l’intera Regione Toscana: basti pensare che i sistemi informatici dei vari ospedali sono talmente differenti che non consentono di comunicare dati da un presidio all’altro. Per non parlare dell'assurdità delle liste di attesa così diversificate e a macchia di leopardo sull’intero territorio regionale.
Nonostante che il Governo Meloni abbia stanziato e incrementato i fondi per la sanità, il problema che si evidenzia non è tanto la carenza di fondi ma soprattutto come vengono spesi e ha rincarato la dose richiamando l’episodio madre della mala sanità in questa regione: il buco dell’ASL di Massa. Va ricostruita la filiera della sanità a livello nazionale, regionale e zonale. Parlerà con il Ministro della Salute perché valuti l’ipotesi di un commissariamento della sanità Toscana. Ha concluso ringraziando il consiglio comunale ed il suo presidente per averlo ascoltato.
Viene data la parola a Elisa Montemagni anche lei eletta alla Camera dei Deputati nel gruppo della Lega-Salvini Premier e ha voluto ricordare il suo passato di consigliere presso la Regionje della Toscana e di come abbia cercato sempre di contrastare la gestione della sanità che vede circa l’80 per cento del bilancio a foraggiarla. La carenza di personale sta ormai diventando cronica nell’ambito della sanità e basterebbe far scorrere le graduatorie dei concorsi già effettuati e che invece sono in prossimità di scadenza. Anche lei auspica che la situazione della sanità che sta peggiorando abbia presto una inversione di tendenza perché i Pronto Soccorso sono ingolfati e perché la medicina territoriale non è mai partita veramente visto che molte case della salute non hanno visto ancora la luce. Ci sono, ha aggiunto, troppi dirigenti rispetto al personale e bisogna invertire anche questa tendenza e trovare una soluzione che modifichi la Legge Regionale nr.84 per tornare ad ambiti territoriali più ristretti e vicini alla cittadinanza. Ci sono dati oggettivi che giustificano la fuga di molti medici dai Pronto Soccorso che non riescono fisicamente a reggere l’impatto dell’affluenza dei pazienti numericamente molto elevata rispetto alla forza organica presente. Si è detta disponibile a collaborare con chiunque, a prescindere dall’appartenenza politica, perché la sanità è un bene primario dei cittadini che va salvaguardato e di interesse comune per tutti.
Il presidente Enrico Torrini ha dato, quindi, la parola a Vittorio Fantozzi, consigliere regionale della Toscana che ha ringraziato per l’invito a partecipare a questo consiglio comunale aperto. Subito dopo ha voluto aprire un dialogo con i cittadini che sulla sanità hanno certamente ancora un forte interessamento nonostante il grande astensionismo alle elezioni abbia dimostrato un allontanamento dalla politica.
Proprio per questo ha voluto rappresentare il lavoro svolto dalla sua parte politica in Regione Toscana ma non per glorificare il proprio lavoro bensì per chiarire la volontà di collaborare per arginare il problema della sanità che si fa giorno dopo giorno sempre più drastico. Ha plaudito alla qualità degli interventi che ha ascoltato nella prima parte di questo consiglio comunale aperto dove protagonisti sono stati i comitati, le associazioni e i semplici cittadini che hanno tutti evidenziato i problemi che affliggono il settore sanitario, proponendo talvolta delle soluzioni tampone, ma anche di breve, medio e lungo termine. Starà ora alla capacità dei politici, pur nella diversità delle rispettive posizioni partitiche, dare corso a delle risoluzioni efficaci che risollevino la sanità regionale e lucchese. Ha voluto esaltare anche lui l’importanza dei medici e del personale sanitario tutto nonché l’opera encomiabile del terzo settore e ha auspicato la creazione di una consulta sulla sanità nella città di Lucca invitando anche gli altri sindaci del comprensorio a fare altrettanto.
Ha preso quindi la parola il consigliere regionale della Toscana della Lega-Salvini premier Massimiliano Baldini che inforcando gli occhiali e dopo aver salutato tutti ed in particolare i consiglieri comunali della Lega, ha letto un intervento molto critico sulla sanità toscana stigmatizzando anche una frase che ha pronunciato l’assessore alla sanità della Regione Toscana Bezzini che ha parlato di bipolarità della stessa. in relazione ai dati statistici e la realtà riscontrabile. Ha voluto anche lui richiamare la violenza in danno degli operatori sanitari che si riscontra sia a livello nazionale, ma anche presso l’ospedale di Lucca che necessita di maggiore sicurezza per gli operatori. Non ha risparmiato critiche chiare in relazione alle responsabilità del Pd per la gestione della sanità in Toscana e pur dicendosi disponibile a trovare una linea comune, prima di tutto bisogna ammettere le proprie colpe. Insiste nel dire che la riforma del 2015 è stata un fallimento e si dice concorde con le richieste delle organizzazioni sindacali di consentire la proroga delle graduatorie concorsuali relativa alle assunzioni dei lavoratori della sanità. Anche lui si è detto favorevole all’istituzione di una consulta per la sanità perché è importante che i cittadini abbiano voce in capitolo in questo importante settore pubblico.
Ha quindi preso la parola il vice sindaco di Lucca Giovanni MInniti che pur condividendo tutto ciò che hanno detto coloro che lo hanno preceduto ha voluto sottolineare che l’eccellenza dei medici e degli infermieri lucchesi è patrimonio intoccabile. Ha esaltato anche il grande lavoro che il terzo settore opera nell’ambito della sanità lucchese e quali sono i programmi che stanno attuando come amministrazione nell’ambito socio-sanitario.
Finalmente ha preso la parola il consigliere comunale del grippo FI UDC nonché medico del pronto soccorso del San Luca Alessandro Di Vito che ha la delega alla sanità per il comune di Lucca e ha spiegato come sta espletando questo compito assegnatogli dal primo cittadino con l’ausilio di alcune slide. Ha voluto ribadire che la sanità è stato uno degli impegni principali assunti in campagna elettorale dall’attuale maggioranza e che bisogna sburocratizzare al massimo questo settore per consentire una maggiore cura delle persone.. Ha voluto rimarcare che l’istituzione di una consulta della sanità è indispensabile perché è una richiesta antica che già nel 2007 era stata fatta e continua ad essere un esigenza prioritaria. Ha concluso il suo intervento con una richiesta alla minoranza consiliare di collaborare perché la sanità è importante per tutti ed auspica che dalla legge di autonomia differenziata nazionale venga tolta la sanità.
Ha concluso il consiglio comunale con un suo intervento di ringraziamenti a tutti coloro che hanno cooperato fattivamente alla realizzazione di questo consiglio comunale aperto sulla sanità con i loro preziosi contributi che, durante le sette ore di ascolto interrotte solo da una pausa generale, hanno prodotto spunti di riflessione importanti sullo stato della sanità a Lucca e più in generale in Toscana che abbisogna di urgenti correttivi con la collaborazione di tutti.
Il Consiglio comunale aperto, iniziato alle ore 15.07 è terminato alle 23. Una maratona che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti interessati. Era ora.
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Il consiglio comunale aperto di Lucca, convocato su richiesta del sindaco Mario Pardini presso Palazzo Orsetti sul tema della sanità, è iniziato alle 15.05 di ieri con i ringraziamenti del presidente del consiglio comunale, Enrico Torrini al primo cittadino e al presidente dell’ordine dei medici, al presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche, ai dirigenti della sanità area Toscana nord ovest, ai rappresentanti del comitato Campo di Marte.
Il primo cittadino ha ringraziato i rappresentanti istituzionali e ha spiegato che questo consiglio aperto l’ha voluto perché l’argomento sanità è di grande interesse e ha bisogno di un grande confronto. Il presidente del consiglio comunale ha aggiunto che tra gli invitati c’era il presidente della Regione Eugenio Giani che, però, ha dovuto declinare perché impegnato in pregressi appuntamenti istituzionali mentre l’assessore alla sanità della Regione interverrà tra le 17 e le 19.
Per l’azienda ASL Toscana Nord-Ovest ha preso la parola la dottoressa Eloisa Lo Presti, che ha esordito con ringraziare per l’invito ricevuto perché è una occasione per rappresentare le criticità, ma anche le eventuali soluzioni e per rispondere alle esigenze e bisogni sanitari e sociali dei cittadini con l’ausilio di alcune slide che ha proiettato per spiegare il Decreto Ministeriale 77/22 e gli obiettivi per quanto concerne la piana di Lucca che sono stati preventivati per una sanità territoriale. Si tratta di un attuazione di una riforma sotto l’aspetto territoriale della sanità e dalla lettura della slide si evince che per quanto riguarda la Piana lucchese ci dovranno essere 3 case hub, un numero da precisare di case spoke, 56 infermieri di famiglia sul territorio, un ospedale di comunità che in questo caso è il San Luca, 33 posti letto in ospedale di comunità e 13 posti letto di hospice comprensiva di una unità per le cure palliative
Per quanto riguarda la Piana lucchese non si è all’anno zero perché alcune delle case di comunità previste sono traducibili con alcune delle attuali case della salute ossia quelle di Campo di Marte, S. Leonardo in Treponzio, Marlia, Turchetto e la costruenda in Valfreddana. La casa di comunità sarà la porta di ingresso ai servizi socio-sanitari e sarà importante per i rapporti che si verranno a creare tra la sanità e le comunità.
Un elemento importante sarà il servizio infermieristico che avrà un ruolo fondamentale e di raccordo tra la famiglia e i medici e che sarà esteso non solo al paziente, ma anche al nucleo familiare e che vedrà un cambiamento culturale radicale. Il servizio sarà non solo finalizzato al paziente, ma alla persona nella sua intera sfera. La realizzazione di questo nuovo modello sarà prevista, per funzionare a ciclo completo, tra due anni circa e vedrà non solo medici di famiglia ed infermieri, ma specialisti, psicologi e assistenti sociali impegnati tutti a migliorare non solo il servizio sanitario, ma anche la qualità della vita degli assistiti e dei loro nuclei familiari.
Terminato l’intervento viene data la parola al dottor Corsini, direttore sanitario di Lucca, che parlerà di una riforma auspicata anche dalla Regione Toscana della sanità di emergenza. La problematica è molto importante perché impone una sfida da affrontare tutti insieme e che deve comunque rispettare si delle linee generali, ma guardando anche al territorio.
Per quanto riguarda l’ospedale di Lucca il problema più grande è il Pronto Soccorso perché c’è una carenza di medici e la difficoltà nel reperire posti letto. Bisogna imparare a gestire meglio le richieste di accesso e ci si sta lavorando anche se c’è stato un rallentamento dovuto al periodo pandemico. Bisogna ragionare in rete, ossia se non tutte le specializzazioni sono presenti, bisogna fare un ragionamento prima nell’ambito degli ospedali appartenenti alla stessa ASL e poi nell’ambito regionale/nazionale.
Serve lavorare molto sulle liste d’attesa specie per le visite specialistiche anche se ci sono buone speranze sia per quanto riguarda le visite che la diagnostica. Anche per le operazioni chirurgiche si sta recuperando molto il gap che si è creato a seguito del periodo pandemico.
E' intervenuto il dottor Gabriele Ciucci, presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche che, dopo aver ringraziato per l’invito, ha voluto sottolineare l’importanza che avranno nel futuro sanitario della realtà lucchese gli infermieri che non sono in un numero ancora sufficiente per far fronte alle esigenze che si prospettano. Ha voluto sottolineare che, specie il reparto di Pronto Soccorso, deve essere implementato perché la figura dell’infermiere sta diventando sempre più importante nell’ambito sanitario e socio sanitario proprio in virtù dei nuovi modelli operativi che si stanno profilando.
Deve essere potenziato sicuramente il personale sanitario in generale, ma bisogna anche tutelarlo poiché, come si evince dalla cronaca nazionale, sono sempre più le aggressioni fisiche e verbali a cui viene sottoposto proprio da quei pazienti di cui si stanno prendendo cura. Ha chiesto quindi una maggiore collaborazione con le istituzioni proprio per quanto riguarda la sicurezza sia dei luoghi che degli operatori sanitari. Questo è un problema che sta diventando sempre più impellente e che deve essere affrontato specie nell’ambito del Pronto Soccorso. Va quindi privilegiato il nuovo modello di assistenza territoriale auspicato anche per quanto riguarda la figura deli operatori infermieristici.
Il dottor Umberto Quiriconi ha esordito dicendo che il male della sanità viene proprio dalla creazione delle aziende sanitarie locali da parte dello Stato e successivamente la creazione di tre mega ASL da parte della Regione Toscana. La gravità della situazione sanitaria è generale e a suo parere andrebbe proprio rivisto sia il servizio sanitario nazionale sia quello regionale perché, specie per un medico di medicina generale, andrebbe alleviata la burocrazia che veramente è diventata il 70 per cento dell’attività svolta.
Va migliorata la comunicazione tra gli ospedali e la medicina territoriale poiché usano dei sistemi informatici differenti con ulteriori difficoltà in danno degli utenti. Quiriconi, presidente dell'ordine dei medici, ha proposto che la guardia medica diventi parte integrante dei medici di famiglia. Inoltre dovrebbero essere rifatti gli equipaggi del 118 e ricomprendere la figura del medico che certamente, con tutto il rispetto, non è uguale a quella dell’infermiere. Bisogna diminuire gli accessi al Pronto Soccorso potenziando la medicina territoriale e iniziare ad assumere nuovo personale in tutti gli ambiti sanitari.
Gina Truglio dei comitati sanitari lucchesi ha esordito affermando che se fosse ministro cambierebbe la denominazione attuale del ministero e reintrodurrebbe la dicitura Ministero della Salute Pubblica perché ci vuole una sanità pubblica funzionante e totalmente gratuita, senza alcuna convenzione con quella privata come attualmente esiste. La sanità è un elemento essenziale della vita dei cittadini e per renderla efficiente basterebbe non rubare.
Truglio si rammarica della mancata presenza del presidente della Regione Giani e dell’assessore regionale Brezzini ma è intervenuto subito Enrico Torrini per puntualizzare che mentre il primo si è detto indisponibile, il secondo giungerà successivamente come riferito all’inizio del consiglio comunale aperto.
Sempre Truglio ha lamentato lamentato che la sanità pubblica è un girone infernale e lei la conosce dal 1996 perché la territorialità tanto decantata in realtà non è stata mai applicata. C’è una netta differenza tra le ASL e i comuni che invece dovrebbero avere servizi integrati detti appunto socio-sanitari. C’è stata una cattiva gestione, uno sperpero di denaro pubblicorichiamando le parole di Gino Strada. Il territorio lucchese è morfologicamente molto diverso, Lucca non presenta più servizi essenziali come la centrale 118 che si trova a Viareggio e la riabilitazione a Barga. Lucca merita una grande, organizzata area di riabilitazione e il centro di Campo di Marte dovrebbe essere utilizzata molto meglio e invita l’amministrazione comunale ad essere più incisiva e riguardi la medicina riabilitativa.
Le nuove case di comunità dovranno funzionare non come la palazzina di Campo di Marte che è stata inaugurata in pompa magna ma ancora mai utilizzata. Conclude affermando che il direttore generale di Massa, per cui c’è stata un indagine sul buco di quella ASL, essendo stato assolto dall’accusa di falso in bilancio ha richiesto i danni alla Regione Toscana.
Ha preso la parola la dottoressa Maria Gemma Urbani rappresentante del comitato Lucca per una sanità migliore, salutando tutti i presenti. Si è detta subito molto meravigliata dalle illustrazioni dei dirigenti dell’ASL perché le ritiene molto fragili in quanto le case di comunità già esistevano con i distretti. Si è lamentata del Pronto Soccorso di Lucca e del fatto che i comitati vengono sempre delegittimati. Ci sono circa quattro milioni di italiani che non si vanno più a curare secondo il Sole 24 ore. Con la costituzione delle ASL ci sono stati dei veri e propri depotenziamenti degli ospedali in Toscana. Ha denunciato l’inadeguatezza strutturale degli ospedali creati con il financial procjet e tutti e quattro gli ospedali di Lucca, Pistoia, Massa e Prato presentano dei problemi strutturali specie nelle aree di pronto soccorso che sono inadeguate, come gli è stato confermato da tanti dirigenti ASL che hanno prospettato una soluzione con i cointener.
Con molta ironia ha rappresentato di aver appreso che il problema del pronto soccorso di Lucca, per quanto riguarda gli accessi, sarà risolto con due nuove figure professionali create ad hoc: il flussiista (una sorta di vigile urbano che dovrà smistare le persone) e il bed manager . Veramente si sente presa in giro perché il vero problema del pronto soccorso del San Luca è la mancanza di personale e personale sanitario non l'impiego di nuove figure.
Urbani ha anche detto che ci vuole maggior umanità nei luoghi di cura e sia data la possibilità di poter accompagnare il malato specie al pronto soccorso perché ci vuole anche un appoggio morale da parte familiare. Le richieste finali del comitato Lucca per una sanità migliore sono due: la prima che Campo di Marte riacquisti la funzione di presidio socio-sanitario e la seconda che venga costituita una consulta sulla sanità, altrimenti faranno grandi pressioni.
Mentre la dottoressa Urbani si accingeva ad allontanarsi dal pulpito per dare posto alla dottoressa Gabriella Bertani, il presidente Enrico Torrini ha annunciato che era arrivato l’assessore regionale Simone Brezzini che prenderà la parola subito dopo aver ascoltato i rappresentanti dei vari comitati. Gabriella Bertani della rete comunità sanità ha esordito ringraziando il sindaco per aver concesso questo consiglio comunale aperto che ha consentito di far partecipare i cittadini, per poi affermare che quanto enunciato dai rappresentanti dell’Asl l’ha lasciata sbalordita per quanto riguarda il personale poiché si dice che verrà implementato mentre le risulta che la Regione ha approvato una delibera che prevede invece una riduzione del personale sanitario.
Ha dichiarato di sentirsi come Cassandra perché già dal 2014 era contraria alla costruzione dell’ospedale di San Luca con il financial project che ha presentato tutti i problemi che sono stati già evidenziati. Ha lamentato che le prestazioni nelle strutture pubbliche sono diventate ormai delle vere e proprie chimere viste le bibliche liste d’attesa che avvantaggiano le strutture private. Ha denunciato una politica sanitaria deficitaria ormai ventennale per quanto riguarda gli ospedali, ma anche una vera politica di sanitaria di riabilitazione e hha ricordato che il sindaco di Lucca in qualità di presidente della conferenza dei sindaci ha delle prerogative e lo ha invitato ad esercitarle.
Ha preso la parola il dottor Paolo Pescucci per il comitato salviamo Campo di Marte e ha rammentato quanto affermato dall’attuale sindaco di Lucca Mario Pardini in campagna elettorale per quanto concerne l’impegno preso perché Campo di Marte rimannga presidio sanitario ma recentemente una palazzina è stata data per fare una palestra per la boxe.
Campo di Marte potrebbe tornare ad essere un ospedale funzionante o in alternativa farne un polo riabilitativo che potrebbe sopperire alle esigenze che Barga non riesce a soddisfare. Ha chiesto l’istituzione di una consulta sanitaria. Va progettato un polo riabilitativo per Lucca proprio a Campo di Marte e ha ricordato che bisogna si ascoltino le necessità dei cittadini e non solo quelle delle categorie sanitarie. Ha lascia un ordine del giorno in allegato al suo intervento che gradirebbe venisse portato a conoscenza dei consiglieri comunali.
Torrini ha dato la parola alla dottoressa Marinella Manfrotto dei comitati i sanità lucchesi e anche lei si dichiara fin da subito per una sanità pubblica e gratuita. Parla poi della formazione del personale medico che non viene seguito da un tutor specie dopo il primo ingresso nella struttura sanitaria ed invece sarebbe più che opportuno. Non c’è una formazione per i medici di base che stanno invecchiando sempre di più e presto non ci saranno sostituti in numero sufficiente.
Si ricorre sempre di più alla sanità privata a scapito della sanità pubblica e questo non è accettabile. Terminate le audizioni dei comitati sanitari il presidente del consiglio comunale ha dato la parola all’assessore regionale alla sanità Simone Brazzini che ha cominciato il suo intervento ringraziando sia il sindaco che il presidente del consiglio comunale per aver voluto fare un consiglio comunale aperto alla cittadinanza, alle associazioni professionali, ai comitati ed ai soggetti istituzionali perché la partecipazione è fondamentale e in questo modo si dà sfogo a quanto previsto dall’articolo 32 e dall’articolo 3 della costituzione.
Ha ribadito l’importanza della partecipazione di tutte le parti in causa, specie dei cittadini, per quanto riguarda il sistema sanitario esaltanda il ruolo della sanità Toscana che viene collocata tra le prime regioni italiane perché gli indicatori del ministero della salute e delle altre agenzie di valutazione sono fortemente positivi nonostante i disagi rappresentati dalla cittadinanza e da alcuni settori professionali sanitari.
Vi è quindi una diversità di dati oggettivi evidente a cui non ci si può sottrarre e per cui bisogna affrontare la situazione senza polemiche o diatribe politiche che hanno comunque un unico comune denominatore, la mancanza di risorse finanziarie e umane. L'assessore ha aggiunto di essere uno strenuo difensore del sistema sanitario pubblico, ma che si assiste ad un aumento esponenziale dei costi anche in virtù della attuale situazione economica anche internazionale. Manca la disponibilità anche di risorse umane in alcuni settori professionali che non si riescono a reperire Ci sono alcuni segmenti professionali che sono stati irrobustiti, ma molti altri che continuano a soffrire ed in specie nel settore dell’emergenza e del pronto soccorso, motivo per cui la Regione ha rappresentato di aver preveduto di sforare anche i budget previsti pur di ottenere nuove assunzioni che avrebbero comunque sopperito diminuendo altri voci del bilancio, ma nonostante ciò non c’è stata una risposta positiva.
Ci saranno 25 milioni di euro in deroga ai finanziamenti previsti per acquistare servizi dai privati e ridurre fortemente le liste d’attesa. Si è detto disponibile ad affrontare comunque le problematiche sollevate che ritiene assolutamente utili e a discuterle con il comune, le associazioni, l’ASL e le organizzazioni professionali sanitarie. Sono le 18:10 e tocca parlare ai singoli cittadini che si sono iscritti a parlare in questa assise pubblica.
E' stata, poi, la volta di Francesco Colucci che ha fatto due proposte: la prima specifica per Lucca ossia una sperimentazione locale con la collaborazione del centro di sanità sociale che pur avendo natura privata pratica bassi costi e a cui si potrebbe chiedere di erogare i servizi in arretrato agli stessi costi del servizio sanitario nazionale e la seconda di poter mettere a disposizione i locali del Campo di Marte al già citato centro di sanità sociale dove poter far affluire quelle persone che si rivolgono al pronto soccorso del San Luca per codici di urgenza dei due colori inferiori e, dopo uno screening iniziale, inviarli a questa sorta di pronto soccorso ausiliario per dare una minima risposta adeguata alle pressanti richieste degli utenti.
Ha invitato il sindaco Mario Pardini a prendere in considerazione queste due proposte di buonsenso così da essere il primo cittadino di una città toscana a pensare al benessere sanitario dei suoi concittadini e dell’intera Piana lucchese. Il presidente Enrico Torrini ha ceduto la presidenza a Silvia Greco avendo guidato senza la minima sosta il consiglio dal suo inizio.
Silvia Greco ha dato la parola al dottor Lorenzo Caccerini che ha lamentato come il pronto soccorso sia saturo perché sono sempre le stesse le persone che vi si rivolgono anche perché non c’è una presenza territoriale di presidi medici che potrebbero facilmente risolvere molte problematiche sanitarie e propone di fare un consiglio comunale aperto sulle disabilità.
Il dottor Gerardo Anastasio di Assomed ha illustrato ciò che avverrà, con l’autonomia differenziata, al servizio sanitario pubblico. Lui parla sia come medico, sia come sindacalista sia come lucchese. La sanità italiana spende solo il 6% del Pil mentre i paesi più civili spendono il 13%. Ci sarà un definanziamento, con un taglio dei posti letto e il 30% in meno di personale perché ci sono dei tetti di spesa che devono essere rispettati quando dovrebbero essere eliminati per quanto riguarda la sanità.
I dirigenti medici e i medici della Toscana sono tra i peggio pagati d’Europa. Specie nelle ASL Nord Ovest e ASL Sud est c’è poca attrazione perché non vi è certezza della sede di destinazione, ma è piuttosto generica. Concorda con tutto ciò che è stato detto dai suoi predecessori aggiungendo che se si vuole mantenere un livello di sanità pubblica al passo dei tempi bisogna finirla con la politica campanilistica e guardare oltre l’orizzonte con una alleanza tra politica, sanitari e cittadini per mantenere il bene assoluto ossia la salute pubblica.
Ha ripreso il suo posto Enrico Torrini alle ore 18.30 e ha dato la parola alla segretaria della funzione pubblica della CIGL Paola Breschi, subito interrotta da una richiesta di sospensione per una mozione d’ordine del consigliere capogruppo di Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci, provocando la reazione del consigliere comunale di FI UDC Alessandro Di Vito che ha iniziato a vociare fuori microfono non consentendo di capire le sue parole, comunque Enrico Torrini non ha concesso la sospensione richiesta sentito anche il parere del segretario comunale.
Ha preso la parola la segretaria della CIGL che nel ringraziare l’amministrazione per l’invito ha voluto anche lei citare l’articolo 32 della costituzione e ha rappresentato che il rilancio del servizio sanitario nazionale è necessario perché attualmente è il fanalino di coda del G7 . Per quanto riguarda poi il pronto soccorso del San Luca la sua situazione è ben nota e ormai insostenibile perché necessità di personale e quindi di assunzioni. Rappresenta che la CIGL è pronta ad azioni di protesta se la problematica non verrà affrontata e si riserva di analizzare il nuovo piano con uno spirito propositivo e si dice pronta a collaborare per una soluzione condivisa da tutti i soggetti interessati.
Piero Casciani della UIL sanità ha ringraziando tutti gli astanti e si è complimentato perché ha potuto vedere grande partecipazione di comitati e associazioni oltre ai soggetti istituzionali, segno evidente che il problema è veramente sentito. Anche lui brandisce l’eventualità dello stato di agitazione nell’ambito dell’ASL Nord Ovest ed in particolare al pronto soccorso perché hanno scoperto che molti operatori sanitari non riescono nemmeno a fare il riposo settimanale. Non solo ci problemi per il pronto soccorso ma anche in settori come radiologia o nefrologia. Bisogna affrontare anche il problema di liberalizzare il numero chiuso delle facoltà di medicina e per quanto riguarda il San Luca vi è oltre alla carenza di personale anche quella di posti letto.
Casciani ha richiesto un progetto su Campo di Marte perché molti spazi vengono già occupati da altre attività che con la sanità non hanno molto da spartire. Importante anche il parcheggio per i dipendenti dell’ospedale che ancora non ha trovato una soluzione.
E' intervenuta Rossana Giusfredi del tribunale del malato di cui è coordinatrice e, parlando della crisi della sanità pubblica italiana, ha elencato cifre molto importanti segnalando che la Regione Toscana dovrebbe avere un rimborso di 90 miliardi di euro a seguito del periodo covid. La Regione Toscana aveva una sanità che veniva indicata come un fiore all’occhiello ma la situazione non è più rosea per la mancanza di personale specie nella medicina di urgenza e nei pronto soccorso. I medici preferiscono andare all’estero perché meglio pagati e trattati. Gli organici di infermieri sono bloccati e c’è il rischio che molti non vengano assunti perché la graduatoria non potrebbe essere prorogata. La sanità pubblica deve essere difesa e salvaguardata.
Daniele Soddu del sindacato Fials Versilia - Lucca ha rivendicato che la sua sigla, ancor prima della triplice, ha dichiarato l’eventuale ricorso allo stato di agitazione dei lavoratori nell’ASL Nord Ovest perché la situazione dei lavori è diventata ormai insostenibile. La sanità toscana era un servizio di eccellenza che ora non risponde più per mancanza di personale e di posti letto. Vengono sbandierati i titoli di assunzioni nella sanità toscana ma non si danno i dati del personale in uscita a vario titolo dallo stesso comparto. I turni sono insostenibili per il personale che riescono ad essere effettuati regolarmente solamente per la buona volontà dei lavoratori ma la loro tolleranza ha un limite.
Si vede, ha aggiunto, uno smantellamento del servizio sanitario pubblico a favore del settore privato che troverà sempre un ostacolo nella sua organizzazione sindacale. Snocciola una serie di cifre inerenti le spese sostenute dall’ASL Nord Ovest e chiede di fare pressioni per l’assunzione di personale.
Viene invitata sul simposio la signora Ana Olimpia Spataru che parla in qualità di portavoce dei malati genetici rari che pur essendo pochi hanno necessità di cure continue ed invita tutti ad essere empatici. Il suo è un appello molto accorato e racconta la storia della figlia maggiore colpita da una malattia rara incurabile che ha ripercussioni anche sull’intero nucleo familiare. Bisogna sostenere anche i parenti di queste persone colpite da malattie rare sia sotto l’aspetto assistenziale vero e proprio, ma anche dal punto psicologico e chiede che siano sentiti anche i rappresentati della disabilità.
Torrini ringrazia la signora per il suo veramente sentito intervento e la invita a mantenersi in contatto con la commissione per il sociale e poi dà la parola a Roberto Crea dell’associazione cittadinanza attiva. Quest’ultimo spiega cosa è la sua associazione e che oltre ad occuparsi di sanità si occupa anche del sociale e proprio su quest’ultimo punto ha inteso soffermarsi specie per quanto riguarda l’emergenza abitativa e invita l’amministrazione comunale a ripristinare il fondo di 700 mila euro destinato per questa emergenza ed anzi possibilmente di incrementarlo vista la gravità delle situazioni presenti nella città di Lucca.
Viene invitata a portare il suo contributo la dottoressa Simonetta Fioravanti dell’associazione volontari ospedalieri che ha voluto condividere la sua esperienza accanto gli ammalati, facendo prima una breve storia della sua associazione che si occupa gratuitamente dei degenti che operava prima nell’ospedale Campo di Marte ed ora al San Luca. Anche lei racconta che la carenza del personale medico e paramedico nei reparti ha dei risvolti negativi nei confronti dei pazienti e ringrazia per aver fatto conoscere la sua realtà associativa.
Viene data quindi la parola al dottor Roberto Tromboli dell’associazione Senza confini Lucca che è un medico di famiglia in pensione che vuole ribadire lo stato in cui versano i pronto soccorso non solo del San Luca ma di tutta la Toscana. Anche lui come qualche altro soggetto ha voluto dichiarare il suo disappunto in ordine a una maggiorazione delle spese militari a scapito della sanità e dell’istruzione.
Anche lui ha deprecato il passaggio da USL a ASL che è stato a suo dire l’inizio di un lento, ma inesorabile decadimento della sanità pubblica. Ha chiesto anche lui una consulta per individuare un percorso condiviso per invertire l’attuale tendenza negativa del servizio sanitario pubblico.
Fabrizio Bonino dell’associazione Amici del cuore ed è un volontario BSLD e rappresenta che ci sono circa 70.000 persone all’anno che muoiono per infarto in Italia e quindi vuole pubblicizzare l’uso dei debrifillatori che possono essere usati facilmente da chiunque e chiede la possibilità all’amministrazione di poter formare delle persone nell’ambito delle scuole e della stessa amministrazione.
L’intervento finale è della signora Mirca Dianda che porta all’attenzione pubblica il fenomeno delle scie prodotte dagli aerei la cui spiegazione ufficiale non la convince e risulta poco credibile da studi condotti al di fuori dei canali ufficiali e si tratta invece di un processo chimico fisico ed è un irrorazione atmosferica antropica artificiosa. Vi è, quindi, una alterazione di sistemi climatici ed il suo intervento è volto ad informare la cittadinanza di questo fenomeno. Queste immissioni anomale interessano non solo la città di Lucca ma anche tutte le aree limitrofe e chiedono di sapere perché gli aerei, civili o militari, emettono irrorazioni nei cieli e che l’amministrazione dsi faccia carico di approfondire la tematica.
Alle ore 19.57 è stato sospeso il consiglio comunale che verrà ripreso alle successive ore 21.00 con l’intervento dei parlamentari, dei consiglieri regionali del territorio nonché dei consiglieri comunali con la chiusura da parte del consigliere comunale con delega alla sanità Alessandro Di Vito del gruppo FI UDC.
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