Sono sorelle e oltre a volersi un gran bene, lavorano da venti anni fianco a fianco o, per meglio dire, agenzia ad agenzia. Paola Granucci e suo marito Natale Mancini in Chiasso Barletti e lei, Caterina Granucci, con la sua agenzia in piazza della Magione. Entrambe, ovviamente, nel cuore del centro storico lucchese. Caterina è la sorella più grande, sposata e con un figlio, marito geometra che, all'occorrenza, le dà preziosi consigli, si è diplomata ragioniera all'Itc Carrara e ha cominciato, poi, a lavorare in uno studio di commercialisti. Lavoro sicuro, sicuramente abitudinario, ma in grado di garantire professionalità, crescita e anche, appunto, uno stipendio da non buttare via, tutt'altro. Il fatto è che Caterina, ad un certo punto, fine anni Novanta, matura una sorta di insofferenza e il desiderio, lei che non ama fare sempre le stesse cose - anche per venire in città, dice, deve cambiare strada spesso altrimenti le viene a noia - di cambiare lavoro.
C'è sua sorella Paola che, dal 1995, conduce con Natale una agenzia che sta avendo un bel successo. Si parlano, lei si confida e, alla fine, sceglie di abbandonare la strada sicura e di gettarsi in una nuova avventura. "E' vero - racconta Caterina Granucci - dopo dieci anni di studio commercialista mi sono stufata e ho deciso di aprire unendomi nel 1999 a Paola. Un cambio perché non mi piaceva più fare sempre, ogni giorno, la stessa cosa dentro un ufficio. E' stata una sfida anche per via del mio carattere un po' chiuso e riservato. Così ho preso il patentino, all'epoca si chiamava così, di agente immobiliare. Mi piaceva il mondo immobiliare, visitare le case mi piace particolarmente. Vedere case nuove, immaginarmi gli ambienti e come poterli cambiare".
"All'inizio - continua Caterina - è stato un po' difficile per me che parlo poco, ma, poi, è vero che dipende molto da chi mi trovo davanti. Col passare degli anni sono riuscita a vincere questa mia timidezza e sono contenta. Mi occupo sia di vendita sia di locazioni. Prima i clienti passavano in agenzia ora, con l'avvento di Internet, sempre meno, è tutto on line sui social. Gli anni d'oro della nostra professione sono stati quelli dal 2004 al 2006, quando vendere una casa era semplice e i clienti meno esigenti. Adesso, con tanti immobili sul mercato, i clienti vogliono vedere quello che c'è e poi decidere".
Nata il 12 agosto, segno del leone, una forte determinazione che la porta a cercare in tutti i modi di realizzare quello che ha in mente, Caterina Granucci non ha dubbi: questo è il lavoro che le piace fare nonostante i periodi e le congiunture, inevitabili, di difficoltà. Alla base del suo lavoro e della sua professionalità, alcuni aspetti che sono anche delle caratteristiche fondamentali per chi fa l'agente immobiliare: "Correttezza, preparazione, rapporto di fiducia da instaurare col cliente. E arrivare in fondo alla compravendita diventa, così, una soddisfazione. Così come vedere il proprio cliente contento".
Ma come si svolge la giornata tipo di un agente immobiliare?
"E' una giornata - spiega la più grande delle sorelle Granucci - che comincia alle 9.30 quando apro l'ufficio con mio marito geometra che mi affianca anche facendo il suo lavoro di geometra. Controllo le mail, se ci sono, inizio a fare e a ricevere le telefonate. Chi sono i clienti? Spesso coloro che hanno venduto o comprato con noi, si sono trovati bene e ci mandano qualche conoscente. E' successo un episodio che voglio raccontare. E' passato in agenzia un ragazzo una settimana fa. "Devo farle domanda" ha esordito. Non lo conoscevo. "Se io volessi aprire una agenzia immobiliare secondo lei farei una cosa giusta? Io e mia moglie abbiamo un b&b e volevamo cambiare attività". Sono rimasta un po' perplessa, ma, poi, ho risposto che è sicuramente una scelta non facile, ma se uno è sicuro che gli piace può provarci".
"Se dovessi dare dei consigli a chi vuole intraprendere questa professione - aggiunge Granucci - gli direi di prepararsi, di studiare e di fare dei corsi. Inoltre è importante avere una mente molto aperta. Casamica ha due agenzie, una in piazza della Magione e una in Chiasso Barletti. Chi comanda? Natale e non perché è un uomo, ma perché è bravo. Inoltre gli piace delegare e lascia spazio alla creatività. Se ho degli hobbies? Il giardinaggio, una volta, ora meno, la corsa in bici. Io sono una persona introversa, ma decisa, molto decisa, molto istintiva, ma corretta e cocciuta. Ostinata sicuramente. Se voglio fare una cosa e mi metto in testa di farla, vado fino in fondo".
"Con il cliente - conclude Caterina - bisogna anche essere un po' confidenti, ossia ascoltare. Ultimamente ho avuto una donna abbastanza giovane che si stava separando e che mi ha raccontato le sue vicissitudini. Ecco, bisogna entrare in sintonia con chi hai di fronte e, spesso, ascoltare è importantissimo".