Festività con ulteriore proroga degli arresti domiciliari, nemmeno un euro in arrivo, un'Europa che non c'è (mai stata) e all'orizzonte ancora tasse su tasse per chi possiede qualcosa: un paese senza speranza né futuro:
Caro direttore,
alla antivigilia di una Pasqua travagliata da mille problemi del presente e mille ombre del futuro, ci giungono tre notizie:
- nessun italiano ha ancora ricevuto un euro e molti passeranno una brutta Pasqua non potendo comprare neanche un panino imbottito con i proclami, i decreti, le mirabolanti promesse del governo Conte.
- il PD ha proposto un "contributo di solidarietà" da imporre per gli anni 2020 e 2021 a chi ha un reddito superiore a € 80.000/anno. La Sinistra/sinistra (il partito che si chiama LEU) ha immediatamente rincarato la dose: il contributo deve essere applicato a chi possiede un patrimonio di oltre un milione di €. "Anche i ricchi piangano" diceva un compiaciuto manifesto della allora Rifondazione Comunista nel 2006, e il vizio continua. In Italia chi porta a casa 80.000 €/anno ne ha già versato allo Stato almeno altrettanti. Non bastano.
Così va il mondo della sinistra: tassare, soprattutto quei rompiscatole del ceto medio, al fine di ridurli allo stato del tanto amato proletariato che è la massa di manovra su cui il comunismo nostrano e quello internazionale hanno sempre fatto leva. Il proletario, come lo vedono loro, è un ceto debole, con modeste risorse proprie, legato al salario mensile per sopravvivere, insomma con poche o nessuna capacità di resistenza alle imposizioni dello Stato a partito unico. Se poi resiste ci pensa la repressione.
La resistenza che tu invochi per proteggere la nostra libertà di muoverci e di lavorare va estesa alla resistenza contro questi sinistri rigurgiti che, dove applicati, hanno prodotto la storica miseria di cui il comunismo reale si è macchiato dovunque si è imposto (con le buone o più spesso con le cattive maniere).
- Si è conclusa (per la verità in via provvisoria) la rissa europea sui Coronavirus e in generale sulle misure di aiuto economico condiviso fra gli Stati della U.E. Abbiamo portato a casa poco e niente. I VERI sovranisti, hanno difeso i privilegi che gli abbiamo permesso di prendersi e per di più hanno portato in Europa i problemi politici interni: nella rigorosa Olanda il ministro delle Finanze Hoekstra non ha ceduto di un dito oggi perché vuole passare la patata bollente all'attuale primo ministro Rutte nella speranza che ci inciampi sopra, così diventa lui primo ministro. Per non parlare della signora Merkel che ha la sedia traballante e rischia grosso, non ci pensa neanche a indebolirsi verso un elettorato che in maggioranza è d'accordo con quello che scriva la Die Welt: la mafia italiana si mangerà gli euro bond. Capito che europeisti? Tutto è rimandato da qui a dieci giorni. La diagnosi è infausta.
Il "contributo di solidarietà" è invece incombente perché il sogno dell'imposta patrimoniale è una costante dei compagni di sinistra. Lo definirei un pericoloso difetto del loro DNA.
E tuttavia buona Pasqua a tutti, agli olandesi e ai tedeschi, a Conte e ai compagni, soprattutto buona Pasqua agli ammalati, ai medici e agli infermieri e a tutti quelli che si adoperano per salvare il salvabile, buona Pasqua perfino a te caro direttore che combatti ruvide battaglie mettendoci non solo, come si è usi dire "la faccia" ma perfino mettendo a repentaglio il fondo schiena.