Cari amici,
l’emergenza non accenna a fermarsi e la preoccupazione aumenta, ma il vero problema è che l’emergenza sanitaria non esclude quella economica, anzi. Sono due problemi che procedono in parallelo e devono necessaramente essere affrontati entrambi con decisione ed efficacia. Non è possibile rimandare al futuro, dobbiamo concentrarci sul presente.
Ed in questo momento di assoluta emergenza invece di semplificare e di bypassare la burocrazia, si rende tutto difficile. L’incertezza operativa è tale che a mio avviso bisognerebbe agire dando un supporto anche psicologico alle famiglie e alle imprese, per cui, proprio in questo momento, la burocrazia dovrebbe essere l’ultimo strumento da utilizzare.
Servono, urgono semplificazioni ed invece continuano ad essere richieste autocertificazioni praticamente giornaliere e sostanzialmente inutili, per potersi assicurare le esigenze minime ed essenziali come fare la spesa o raggiungere il posto di lavoro.
Addirittura autocertificazioni a carico delle imprese, per sospendere finanziamenti in corso o accederne a nuovi straordinari, con dichiarazioni in cui asserisci che il danno economico è direttamente imputabile a Coronavirus e che la carenza di liquidità è temporanea: evidentemente ci riconoscono tutti come “veggenti”.
Andrebbe aggiornata la costituzione, la nostra non è una Repubblica solo democratica fondata sul lavoro, ma soprattutto una Repubblica burocratica fondata sulla carta…
A proposito di burocrazia, sono usciti i chiarimenti per l’accesso all’indennizzo dei 600 euro.
Questa indennità, per il momento riconosciuta come bonus straordinario per il mese di marzo 2020 spetta a:
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Professionisti e Co.co.co. iscritti alla gestione separata INPS e non titolari di pensione;
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Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (artigiani e commercianti) non titolari di pensione;
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Coltivatori diretti iscritti alle forme previdenziali obbligatorie non titolari di pensioni;
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Lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra l’1/1/2019 e il 17/3/2020, non titolari di pensione e non titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17/3/2020;
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Operai agricoli a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
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Lavoratori iscritti al fondo pensioni dello spettacolo, con almeno 30 contributi giornalieri versati nel 2019 da cui derivi un reddito < a 50.000 euro e non titolari di pensione.
Non è ancora stato chiarito se possa spettare ad Agenti e rappresentanti di commercio (in quanto iscritti all’Enasarco) ed ai soci lavoratori di società iscritti regolarmente alla gestione Ago dell’INPS. Il consiglio è quello di procedere ugualmente alla richiesta in quanto tale esclusione, per la prevalente dottrina, sarebbe incostituzionale.
Tali indennità non sono tra esse cumulabili e non sono riconosciute ai percettori di reddito di cittadinanza e verrà erogata dall’INPS.
A seguito di quanto dichiarato dal Presidente dell'Inps nella giornata di venerdì, le procedure sul sito dovrebbero essere attivate dalla prossima settimana.
Il contribuente dovrà accedere al sito Inps, sperando ovviamente che il sovraccarico di richieste non intasi la rete, ipotesi piuttosto probabile, dotarsi di un codice PIN dedicato oppure autenticarsi a mezzo:
SPID livello 2 o superiore;
Carta identità elettronica;
Carta nazionale dei servizi (CNS);
In alternativa sarà possibile effettuare la richiesta tramite Call Center o presso sede INPS (credo improbabile se non vietato…).
Buona Fortuna.