Bentornato/a nella Rubrica Dal Corpo all’Anima, continuiamo a parlare di carboidrati. Nell’articolo precedente ho affrontato l’argomento sui cereali della colazione (vedi qui se te lo sei perso), oggi invece ti parlo del frumento, quel cereale tanto usato soprattutto nel mondo Occidentale.
Il frumento non è altro che il grano un cibo che ha origini molto antiche ed è la base da cui vengono ricavate gran parte delle farine impiegate per preparare pasta, biscotti, pane, prodotti da forno e molto altro ancora
A livello commerciale questi nomi vengono usati come se fossero grani diversi invece la farina di frumento o farina di grano sono la medesima cosa, ma ciò che cambia e fa parecchia differenza è il grano tenero rispetto al grano duro.
Farina di grano tenero e farina di grano duro: cosa cambia
Il grano duro e il grano tenero sono due specie di piante diverse, da cui derivano prodotti differenti.
Il grano tenero si utilizza per produrre la classica farina bianca utilizzata per molti prodotti da forno come il pane bianco ad esempio, mentre quello duro viene impiegato per realizzare la farina di semola di grano duro utilizzata per fare la pasta bianca.
Poi abbiamo la farina di tipo 1 o 2 (più integrale) che viene preparata con il grano tenero, così come lo sono anche la farina 0, e la 00.
Mentre tra le farine di grano duro più diffuse, a parte la semola, si trova anche quella di kamut che deriva da un grano molto antico.
Il grano in tutte le sue forme contiene glutine e questo ai nostri tempi sta creando non pochi problemi, infatti oltre ad esserci molti intolleranti al glutine c’è anche chi mangiando glutine rischia la vita come i celiaci che oggi sono in aumento. La celiachia è una malattia autoimmune dell’intestino tenue nella quale la gliadina, una frazione proteica della farina di grano, orzo, farro ed altri cereali viene riconosciuta come estranea dal nostro sistema immunitario e quindi viene attaccata.
È importante eliminare dal proprio stile alimentare i cereali con glutine per chi soffre di disturbi intestinali importanti, ma anche per chi ha l’autismo, la schizofrenia ed ovviamente il morbo celiaco. (Dal libro La sindrome psico-intestinale di Natasha Campbell – Mcbride)
Ma diamo un’occhiata più in profondità al grano con o senza glutine
Normalmente abbiamo l’abitudine di non comprare il grano in chicchi, ma lo compriamo già processato, cioè trasformato in farina. Queste miscele processate hanno già perso i nutrienti migliori…così vengono arricchite con conservanti, pesticidi per mantenere lontani insetti, sostanze chimiche per prevenire che la farina assorba l’umidità, coloranti ed esaltatori di sapore e ammorbidenti, solo per citarne alcune.
Poi il forno fa il pane, le torte, le brioche, la focaccia, la pasta, i biscotti… a partire proprio da questo cocktail di sostanze chimiche e vengono mangiate con gran gusto… Purtroppo!!!
Chi mangia prodotti che partono dal grano a cui è stato tolto il glutine è a rischio ugualmente.
Inoltre una volta ingerito un pezzo di pane, quel pane solitamente non masticato a dovere diventa colla, una massa collosa che nutre parassiti, i funghi, i batteri patogeni nell’intestino, contribuendo alla carica tossica generale che il paziente che soffre di problemi intestinali già possiede. E da qui l’organismo può rispondere con vari sintomi comprese le allergie e le intolleranze.
Da ragazza sono stata un anno senza zuccheri, ogni forma di zuccheri e carboidrati e tutte le mie malattie sono scomparse nel giro di soli 3 mesi.
Emicrania a grappolo, sindrome della stanchezza cronica, ves alta, esami del sangue sempre sballati, stitichezza, dismenorrea, debolezza muscolare, artrosi ed artrite, insonnia sono state per me sintomi invalidanti da ogni punto di vista. E laddove nessuno sapeva più aiutarmi, la Naturopatia mi ha tirato fuori dalla forte intossicazione in cui ero caduta. Più prendevo farmaci e più il mio malessere si amplificava.
È come ritrovarsi dentro una voragine in cui tu non hai le forze di uscirne e nessuno riesce a tirarti fuori.
Ovviamente la responsabilità non è solo del grano o dei vari carboidrati ma sicuramente giocano un tassello molto importante nella nostra salute.
Ecco perché ho ideato il percorso MetaDepurazione, un percorso profondo di depurazione che permette la riattivazione del processo naturale di autoguarigione.
Nel percorso MetaDepurazione Dal Corpo all’Anima
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Si segue uno stile alimentare law carb, ovvero a basso contenuto di carboidrati, tenendo sempre presente il test delle intolleranze alimentari,
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Si idrata per riattivare il drenaggio renale e liberarsi dalle tossine idrosolubili,
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Ci si prende cura degli organi coinvolti nella digestione,
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Si chela i metalli pesanti,
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Riportiamo il corretto bilanciamento tra minerali,
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Rendiamo il terreno alcalino per rendere la vita ostile a parassiti e funghi portandoli all’esterno con rimedi naturali,
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Mentre depuriamo si accede passo dopo passo ad un lavoro di consapevolezza profonda che manterrete per tutta la vita.
Quindi ATTENZIONE a tutti i prodotti creati con le farine e cercate di fare dei pasti a base di tante verdure, meglio crude o cotte a vapore con proteine come pesce, carne bianca e legumi.
Se sei interessato ad intraprendere un percorso di depurazione, candidati al percorso compilando il questionario QUI e prendi subito il tuo appuntamento.
Per oggi è tutto e vi aspetto, mi raccomando se trovi l’articolo interessante condividi con i tuoi amici.
Sito: www.metadepurazione.it
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