Eccomi ad un nuovo appuntamento con i lettori della Gazzetta di Lucca; i giorni di isolamento sociale richiesti dalla quarantena stanno trascorrendo e forse ce ne saranno ancora; NOI DOBBIAMO RISPETTARE LE REGOLE e le misure imposte per la prevenzione e per la gestione dell'emergenza epidemiologica, tuttavia questa situazione mi porta a fare una riflessione sul rischio psicologico che stiamo correndo a causa della privazione sociale e umana che stiamo vivendo.
Vorrei riflettere sulle problematiche che potrebbero emergere nel caso in cui non ci prendessimo cura di noi stessi da una prospettiva psicologica e vorrei provare a dare dei suggerimenti per far fronte a questo rischio; questi suggerimenti e queste informazioni NON SOSTITUISCONO LA DIAGNOSI CLINICA E LA PSICOTERAPIA.
C’è stato uno stravolgimento delle nostre abitudini di vita ed è stato tanto repentino che questo potrebbe determinare un Disturbo Acuto da Stress e successimentamente un Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD), se non trattato adeguatamente e con le terapie giuste (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali DSM-5 - Raffaello Cortina, Milano 2014).
QUALI PROBLEMI PUÒ PORTARE L’ISOLAMENTO SOCIALE DETERMINATO DA QUESTO PERIODO?
L’isolamento sociale determinato da questa epidemia potrebbe causare un Disturbo Acuto da Stress e la letteratura scientifica ha mostrato come questo disturbo rappresenti un fattore di rischio per lo sviluppo successivo del Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD) in comorbidità - che vuol dire in associazione - ad ansia, depressione, disturbi ossessivi compulsivi ed infine a misantropia perchè oggi, può capitare, che nelle persone esterne vediamo dei nemici portatori di Coronavirus, questo non è assolutamente vero, ma la somministrazione eccessiva di informazione ci può far apparire l’altra persona in questo modo.
CHE COSA PUÒ ACCADERE ALLE PERSONE NEL BREVE E NEL LUNGO TEMPO?
Il dolore - sia fisico che psicologico - non si sente nel corso dell’evento traumatico ma quando ci fermiamo; dopo aver vissuto periodi difficili della nostra vita ci domandiamo come abbiamo fatto a trovare l’energia e la forza per superare quel determinato momento e solo dopo un po' di tempo ci accorgiamo delle ferite che portiamo sul corpo.
La pandemia generata dal Coronavirus non ha precedenti e le ipotesi sulle conseguenze psicologiche e sociali non hanno bibliografia scientifica, al momento abbiamo studi in corso sui quali gli scienziati stanno alacremente lavorando.
Le persone allenate nei percorsi di psicoterapia, quelle che hanno lavorato su di sé e che sono resilienti avranno l’opportunità di diventarlo ancora di più e troveranno le capacità per far fronte in maniera positiva e costruttiva a un evento traumatico come quello del coronavirus.
Continuo a vedere via Skype i miei pazienti e ne sto incontrando di nuovi: in tutti vedo la capacità di riorganizzare positivamente la loro vita, rimanendo attenti alle opportunità che il futuro potrà offrire in un'ottica di dignità e di rispetto del prossimo!
Sono invece preoccupata per i soggetti più fragili e per tutte quelle persone che non prestano attenzione al loro benessere psicologico.
A queste persone chiedo DI NON VIVERE SOLTANTO DI CORONAVIRUS e di passare DALLA PREOCCUPAZIONE ALL’OCCUPAZIONE anche seguendo i suggerimenti che trovate in questa rubrica.
Il mio desiderio è di chiedere a tutti - in questo tempo sospeso o, peggio ancora, definito surreale - l’impegno di creare un filo conduttore tra passato, presente e futuro: riprendiamo il controllo della nostra vita e cerchiamo di inventare nuovi modi di adattarci.
COME ADATTARSI AL NUOVO STILE DI VITA IMPOSTO DAL CORONAVIRUS?
Attraverso la Rubrica della Gazzetta di Lucca ho cercato di dare alcuni suggerimenti per il benessere psicologico - anche con l’aiuto delle colleghe del Centro Clinico DAS di Lucca che ringrazio - provo a riassumere in cinque punti:
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DIVIETO di sovraesposizione a notizie riguardanti il coronavirus. Dobbiamo utilizzare poche fonti di informazione e canali ufficiali: ci fa molto male essere esposti in maniera continuativa a notizie negative e a volte inadeguate ai nostri vissuti e al nostro guardaroba emotivo.
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ORGANIZZARE la nostra giornata. E’ fondamentale avere la giornata ben pianificata con gli orari per i pasti, l’attività fisica, il sonno e il tempo da dedicare a stessi. In questo tempo sospeso dobbiamo dare senso al tempo.
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LE RELAZIONI sono fondamentali nella nostra vita; come scriveva il filosofo greco Aristotele nel IV secolo A.C. nella Politica: “l'uomo è un animale sociale” e oggi grazie a questi meravigliosi mezzi di comunicazione possiamo incontrarci e parlare in modo virtuale. Scegliamo con attenzione le persone con le quali trascorrere il tempo e argomenti positivi e piacevoli da trattare. E’ tuttavia molto importante pianificare uno spazio di solitudine nel quale ritrovare energia e pensieri positivi.
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ATTIVITÀ’ FISICA - SONNO - ALIMENTAZIONE. Sono i tre pilastri del benessere psico-fisico della persona ed ognuno di questi deve essere nel planning della nostra giornata, troverete NELLA RUBRICA DELLA GAZZETTA DI LUCCA questi argomenti trattati in modo più dettagliato da una prospettiva psicologica.
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NON AVER PAURA DI CHIEDERE AIUTO. Se paura, rabbia, stress e panico si insinuano dentro la vita in modo che noi riteniamo queste emozioni eccessive non c'è da vergognarsi a chiedere aiuto a dei professionisti: gli psicologi e gli psicoterapeuti si occupano del benessere psicologico e sono preparati a gestire queste situazioni di emergenza.
Un carissimo saluto e abbiate cura di Voi!
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