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“Dove si sta bene si fiorisce“ questo il motto prescelto per promuovere il centro Affidi Piana di Lucca, a cui va aggiunto il Centro famiglie e Adozioni, insediatisi ieri nel nuovo edificio a S. Concordio denominato Piazza Coperta (Via della Formica angolo via Consani), con allegato l’astratto dono di un bulbo floreale per i numerosi presenti.
Dopo tanta attesa e ritardi relativi al percorso edificatorio, finalmente prende avvio il Centro Civico, così come pensato nel progetto di edificazione dei Quartieri social per il quartiere di S. Concordio!
Un avvio senza taglio del nastro né coperture stampa che l’amministrazione Pardini ha voluto tenere in sordina, come già accaduto con l’apertura del corridoio coperto del parco della Montagnola, nel timore di compromettere l’immagine, per l’evidente contrasto con il controverso sostegno dato ai comitati che si opponevano al progetto nel periodo pre-elettorale, e gli entusiasmi dell’oggi a lavori consegnati.
A noi invece piace la destinazione individuata per il Centro Famiglie e Affidi, coerente con l’idea iniziale di un centro vivo e di aggregazione, grazie anche al rimanente spazio modulare a disposizione delle attività di quartiere.
Completamento impedito alla precedente amministrazione, dal nuovo assetto amministrativo post elezioni 2022.
“..abbiamo scelto uno dei luoghi più belli della città per collocare il centro Famiglie e Adozioni”… questa la entusiasta presentazione del Dirigente Lino Paoli che in collaborazione con tutta la struttura degli uffici del Sociale ha pensato e sponsorizzato la nuova collocazione.
Meno entusiasta, ma molto soddisfatto del risultato ottenuto, si è detto l’assessore Bruni (patrimonio) e “a malincuore “ ammette che il risultato, per i danari investiti sulla struttura dal suo assessorato, è eccellente con possibilità di un grande futuro al servizio del cittadino.
Soddisfatti anche i rappresentanti dei Comuni della piana e le Associazioni coinvolte nei progetti del CPF.
Strideva quindi ancor più l’assenza del sindaco!
Decade così definitivamente l’immaginario collettivo delle malelingue, di una struttura destinata a parcheggio o peggio, a distributore di carburante, nobilitando la idea originaria della Piazza coperta come centro civico del quartiere di S. Concordio, con spazio interno ed esterno coperto, per socializzazione ed iniziative associazionistiche estemporanee, e finalmente si pone fine all’esiziale pensiero di alcuni, che si possa procedere con la strampalata idea di demolizione della stessa.
Da ricordare che l’intervento edificatorio per la Piazza coperta ha origine dalla necessità di una sanatoria di manufatti costruiti negli anni 2010 attraverso una operazione speculativa di Polis e della allora amministrazione comunale .
Detta sanatoria necessitava interventi di consolidamento statico della vasca sotterranea costruita al tempo, e ora recuperata a 54 posti auto a disposizione del quartiere di S. Concordio, e del totale accantonamento del progetto Steccone originario, con la realizzazione in sostituzione dell’edificio della Piazza coperta, profittando di fondi del bando nazionale “Quartieri social “.
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Caro direttore,
come sempre cerco di vedere le cose da una altra angolazione. Mi hanno insegnato ad anticipare le cose e non accorgersi del negativo quando è troppo tardi. Per questo, proprio nelle giornate frenetiche che anticipano la prossima edizione di Lucca Comics and Games, leggo ovunque una preoccupazione per il calo (eventuale) della vendita dei biglietti. Da ogni parte e da ogni testata si individua come colpevole unico principale il caro affitti o meglio il caro posto letto che da sempre in questi giorni ha caratterizzato la manifestazione. Indubbiamente, da operatore attento, ho ben presente la situazione: prezzi magari folli per qualche struttura, ma prezzi in linea per una manifestazione del genere sulla maggioranza della offerta. Nessun problema a riempire nelle passate edizioni e invece oggi molti vuoti e molte disponibilità a pochi giorni dalla manifestazione.
E allora?? Cosa porta effettivamente ad un dato negativo e ad un calo delle presenze?
Non fanno, quindi, più gola le sistemazioni a prezzi calmierati e a volte popolari delle vicine città, e allora quale può essere il motivo??
Mi piace informarmi e da anni sostengo che questa importante manifestazione, come del resto il Summer Festival, hanno un grande rischio: la concorrenza che deriva da manifestazioni imitative e quasi identiche che città molto più importanti e competitive sia in ordine di spazi che di accoglienza stanno portando alle manifestazioni caposaldo della economia turistica della Città. Nel caso di Lucca Comics and Games le città di NAPOLI e MILANO in prima fila. Per il Summer Festival solo per citarne uno il Roma Summer festival con 150.000 biglietti venduti nel 2023, ma più vicino basta affacciarsi alla Versilia con “ LA PRIMA ESTATE ” che alla seconda manifestazione ha raddoppiato le presenze arrivando a 50.000 biglietti staccati e che prevede di raddoppiare in maniera esponenziale le prossime edizioni tutte con artisti stranieri di livello.
Nel caso di Lucca Comics and Games se analizziamo la tipologia di partecipante indubbiamente ci rendiamo conto che si tratta di un pubblico giovane, normalmente non pieno di risorse economiche e quindi, interessato magari al fumetto in specie, prova anche le manifestazioni alternative e magari si stacca da quella che pure è la madre. Per molti Lucca non è un dogma.
Poi città grandi come Milano e Napoli hanno risorse che Lucca purtroppo non ha in termini economici e di strutture.
Voglio dire che in termine di analisi, chi si occupa per la Città di questo argomento dovrebbe tenere conto della esistenza di manifestazioni alternative che assorbono l’economia dei giovani appassionati e che li portano a partecipare ad una sola manifestazione. Quindi se vanno a Napoli o Milano non hanno più le risorse per venire a Lucca .( i soldi non si stampano)
Se poi ci mettiamo una logistica migliore e una spesa più bassa, sempre concorrenziale con Lucca, spero che chi si occupa di organizzare questi eventi si ponga la domanda di una possibile riduzione delle presenze nei prossimi anni e quindi agisca di conseguenza e con previdenza individuando per la Città altre strade, ad esempio concentrando l’attenzione sull’offerta culturale. Diversamente, se l’attuale trend negativo continuasse la Città si troverà in un gap economico difficilmente superabile per il settore turistico.
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