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Caratteristiche distintive dei casinò italiani con licenza AAMS/ADM
Chiunque voglia scommettere online in Italia, sa che dietro ai casinò con licenza ADM (ex AAMS) si pone una struttura di gioco sicura e perfettamente regolamentata. Questa licenza si basa su una serie di normative severe e rigide, utili per premiare la qualità e la trasparenza degli operatori
Nonna Gianna non molla e lancia un appello: "I comics sono appena iniziati e, mentre prima lo dicevo per burla, ora mi tocca dirlo davvero: i "residenti" sono carcerati senza buona uscita"
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo grido di aiuto inviatoci dalla lettrice abitante nel centro storico che lamenta come, con i Comics, si trovi ad essere come imprigionata
Posto per disabili assegnato dal Comune e occupato abusivamente: nonostante tre chiamate ai vigili urbani, nessuno si presenta
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa riflessione-denuncia inviataci da una persona relativamente a quanto avvenuto durante la giornata, con il posto disabili assegnato dal comune di Lucca occupato abusivamente e la polizia municipale non intervenuta dopo tre telefonate e altrettante rassicurazioni
Centro Affidi e Adozioni, polemica tutt'altro che sopita
“Dove si sta bene si fiorisce“ questo il motto prescelto per promuovere il centro Affidi Piana di Lucca, a cui va aggiunto il Centro famiglie e Adozioni, insediatisi ieri nel nuovo edificio a S. Concordio denominato Piazza Coperta
Meno biglietti venduti per i Comics, di chi o di cosa la colpa? Attenzione al rischio imitazioni oltre che al caro affitti
Come sempre cerco di vedere le cose da una altra angolazione. Mi hanno insegnato ad anticipare le cose e non accorgersi del negativo quando è troppo tardi. Per questo, proprio nelle giornate frenetiche che anticipano la prossima edizione di Lucca Comics and Games, leggo ovunque una preoccupazione per il calo (eventuale) della vendita dei biglietti...
"Lodo Moro, ma siamo sicuri che lo statista Dc avrebbe siglato un accordo così criminale e antisemita con l'Olp?"
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento inviatoci a seguito della pubblicazione di un articolo a firma dell'ex senatore Carlo Giovanardi sulla vicenda di Ustica ossia la tragedia del Dc 9 Itavia nella quale perirono 81 persone
La psicologia del gioco d'azzardo: analizzare il comportamento di assunzione di rischi
Esplora la psicologia del gioco d'azzardo e cosa spinge al comportamento di assunzione di rischi. Scopri come i pregiudizi cognitivi e le emozioni influenzano le decisioni nei giochi d'azzardo
Rinascimento, cultura latina e casinò online: quando la tecnologia comincia con la ruota e arriva fino alle slot online
Prendi gli antichi romani, se ne stavano lì a bighellonare brindando agli dei e festeggiando qualsiasi cosa, mentre con l’altra mano giocavano ai dadi e semmai, erano pure truccati. Qualcuno potrebbe inventarsi una storia del genere e dire il falso, ma sicuramente corrisponde al vero
Turismo sì, ma ai residenti del centro storico chi ci pensa?
Riceviamo e pubblichiamo questo intervento inviatoci da una affezionata lettrice sul problema del turismo in relazione alla presenza degli ultimi residenti del centro storico di Lucca
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Bitcoin è la madre indiscussa di tutte le criptovalute. Bitcoin è stato inventato nel 2008 da Satoshi Nakamoto, una persona o un gruppo, di cui non si sa ancora chi vi sia effettivamente dietro a questo pseudonimo. In ogni caso, Nakamoto voleva il trasferimento di una unità monetaria direttamente da computer a computer, da persona a persona e, oggi, da smartphone a smartphone.
Il Bitcoin, più in generale, è denominata valuta online digitale, decentralizzata e gestibile in modo anonimo, che non è né controllata da un governo né da una organizzazione centrale e che non è “garantita” da oro o altri beni di valore. Bitcoin è un sistema che può essere utilizzato per pagare elettronicamente beni o servizi. È anche noto come valuta virtuale, perché Bitcoin non è stato progettato per la pura elaborazione dei pagamenti. Piuttosto, il sistema include anche la propria misura del valore: il prezzo delle merci può essere specificato nella unità Bitcoin.
Non è ancora una valuta in senso legale, perché i Bitcoin non sono emessi dallo Stato o da una agenzia autorizzata dallo Stato. Piuttosto, Bitcoin può essere classificato come unità di conto, ovvero non ci sono terze parti intermedie, nessun organo di vigilanza e nessuna banca. Nel complesso, Bitcoin è una valuta virtuale decentralizzata.
In pratica, è un open source che può essere scambiata tramite scambi online con valute legali convenzionali come dollari USA ed Euro, o utilizzata per acquistare beni e servizi online. Le valute virtuali come i Bitcoin, possono essere create da una persona, da una azienda o da una organizzazione o possono sorgere attraverso l’uso e l’accettazione di persone come valuta. La valuta virtuale è diversa dalla moneta elettronica, prodotta dalle banche centrali finanziate dal governo e supportata dalla valuta nazionale, e che passa attraverso il sistema bancario e di pagamento elettronico.
Le valute tradizionali sono, generalmente, acquisite attraverso le credenziali e i crediti dei governi nazionali che riconoscono la valuta, il cosiddetto sistema FIAT, o attraverso beni reali o materie prime come l’oro, argento e via dicendo. Bitcoin esiste solo come bit di codice del computer e non è supportato né da FIAT né da alcuna materia prima. La consegna di Bitcoin si basa su un algoritmo che struttura un sistema di transazione peer-to-peer decentralizzato.
Bitcoin è un programma open source perché il codice sorgente è liberamente accessibile e può essere visualizzato da tutti. Tuttavia, la sicurezza delle transazioni viene ad essere garantita. Ciò è reso possibile dalle chiavi crittografiche che dimostrano la proprietà del Bitcoin.
Come è anche ben evidenziato nel sito Bitcoin era sito, la crittografia, ossia la scienza della crittografia delle informazioni, fornisce importanti basi per la sicurezza di Bitcoin.
La crittografia è così fondamentale per la valuta digitale che viene spesso definita criptovaluta. Il termine criptovaluta, tuttavia, non è del tutto corretto, perché il termine valuta descrive effettivamente la sistematica e l’ordine dell'intero sistema monetario di uno stato. Bitcoin, invece, è denaro creato privatamente senza garanzie o regolamenti statali. Fondandosi su questo, il decentramento è uno degli elementi di base più importanti del sistema Bitcoin.
L’architettura di sistema del sistema Bitcoin non ha una autorità centrale con competenze di controllo o di verifica. La verifica e la convalida delle transazioni nella rete Bitcoin è decentralizzata. Il decentramento nel sistema Bitcoin si basa sulla implementazione del sistema come rete peer-to-peer. L’unica condizione per partecipare alla rete, è il funzionamento di un client software Bitcoin compatibile con il protocollo Bitcoin o l’utilizzo di un provider di servizi online che fornisca questa funzionalità.
Anche la creazione di valori digitali è decentralizzata grazie a questo sistema, così come la determinazione del valore. Il valore di un Bitcoin deriva esclusivamente dalla domanda e dall’offerta dei partecipanti alla rete. Il denaro viene creato indipendentemente dalla richiesta di un particolare algoritmo matematico. La decentralizzazione porta una rete globale, senza un centro di controllo e senza alcun server centrale. Dunque, la creazione, la convalida e la verifica degli ordini di transazione e la gestione del database risultante sono, andando a concludere, esclusivamente digitali.
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Visto che tutti parlano e ne parlano, pare che sia l'unico argomento di primaria importanza per la vita, la sopravvivenza, la tradizione delle città, anche io, dal basso del mio ruolo di influencer cittadino suo malgrado, dico la mia sulla Manifattura.
Progetti? Coima? Fondazione? Fave? Rave?
Io so solo che da cittadino passo davanti a quello schifo e solo tre pensieri mi vengono in mente
a) se già ci mette le mani la Fondazione che tiene in piedi la città, è un segno di sicurezza e garanzia. Almeno per me. Ma si sa come la penso sulla Fondazione, e con ragione oggettiva, specie nella attuale gestione che stimo e supporto in modo aperto e andandone fiero, visti i risultati e le risorse che impiega per tutti. PER TUTTI, sottolineo: ma questo forse a qualcuno non piace ma tant'è, finalmente conta il merito...
b) visto che quando ci ha messo le mani il Comune da solo, ha fatto un gran casino con appalti e ditte, cosa vogliamo fare sennò con quell'ambaradan? Spianiamola e facciamoci un bello spazio per le adunate del Partito, tipo Piazza Tien An Men? Io porto i missili, i carriarmati chi li porta?
c) non voglio che anche quello spazio finisca come il Carmine o come il mercato di Pulia, tutti bloccati, sa dio per quali interessi. E se non lo sa dio, lo sa qualche donrodrighetto locale in vena di fare affari con la città di tutti, aggiungo io.
E sul punto c, il mio naso è chiaro e ve la dico come la penso, anzi ve la CHIEDO. Perché chiedere è lecito, rispondere e cortesia.
Non sarà mica che certi schieramenti - (peraltro di persone che si in città contano ma se devo dire il vero, contano forse fino a 12 poi si fermano. Non li ho infatti mai visti - salvo Barsanti, ex consigliere Casapound - candidarsi A PROPRIO NOME e prendere consensi A PROPRIO NOME. Indi cosa rappresentino se non se stessi non mi è del tutto chiaro, e parla uno che quando ha messo fuori la testa DA INDIPENDENTE (erano 10/12 anni or sono), una volta ha preso 1392 voti e una volta 888, indi forse più di loro conto, per la città e per molti lucchesi - ed eran 12 anni fa...) parlino che ne so per interessi personali? Non sarà mica che chi ha case e palazzi in affitto o vendita o in rendita nel centro storico si senta messo in difficoltà da un gruppo immobiliare che recupera un ambiente, crea nuove case e magari mette in crisi i prezzi delle case esistenti. Case che molti affittano a cifre stellari e figurati se si vogliono mettere in discussione su possibili guadagni?
Non sarà mica che davanti a questi interessi, invece che ne so di chiedere al Comune di aprire una contrattazione valida con la Fondazione CRL (magari facendo presente la perdita dei parcheggi e chiedendo una contropartita che non credo che la Fondazione avrebbe difficoltà a dare, la butto lì), si creda meglio stoppare tutto, lasciare andare tutto in malora, in mano a topi e merda di uccelli, coì almeno non c'è rischio che qualcuno ci rimetta?
Lo dico chiaro: a me sti Lucchini civici, Barsanti a parte - di cui loderò sempre l'onestà intellettuale - che non si sentono profferire parola davanti allo sfascio di una amministrazione che anche in un momento come questo, ha totalmente abbandonato - anche a livello di presenza fisica - la città e le sue categorie, ma che si stringono a coorte per un tema che si e no toccherà 300 persone a Lucca, tra cui appunto, guarda caso, molti proprietari di case e palazzi aviti (ops...), mi fanno ridere.
E perché rappresentano a malapena se stessi e perché quando un tentativo di far passare una cosa di interesse proprio (o che almeno appare a me tale: sicuramente mi sbaglio) per una cosa "di interesse di tutti", riescono a toccare il ridicolo.
Non parlo poi di coloro i quali si schierano per avere i famosi 15 minuti di visibilità, e perché di visibilità ne hanno ormai assai poca (e meno male) e perché pare appunto che la città non abbia altro a cui pensare. Lì si scende nel pecoreccio ma sono gli ultimi colpi e forse scopro l'acqua calda: mi piacerebbe che invece di fare questo, molti di costoro fossero stati in piazza con le categorie sabato scorso ed avessero preso la parola, si fossero alzati in consiglio comunale per chiedere l'abolizione della ZTL almeno in questo momento di merda (ah no, sennò i proprietari di case e palazzi aviti magari si lamentano e sai, bene averli amici) per aiutare il commercio a morire più lentamente (sentite cosa mi tocca dire, e questi sono con(s)iglieri comunali, dio buono, e stanno zitti e muti), avessero dato e chiesto a gran voce a Giani di intervenire a Roma ed incazzarsi. No, c'hanno la manifattura in testa e sono sempre contro come e comunque.
Belle opposizioni davvero a un progetto che, piaccia o no, è immediato, risolutivo, pulisce un'area importante, apre prospettive specie lavorative. Ma no, meglio mandare tutto in malora: come il Carmine, che qualche malalingua dice non esser mai decollato perché qualche proprietario di immobili Lucca Bene non voleva aree di casino nel centro, meno che mai con negozi nuovi da affittare, hai visto mai mi calano le affittanze e devo spendere soldi che ho messo impilati da parte con sudore e fatica (si, addio). Per Natale vi compro, su amazon (come dice quella faccia di tolla di Galli) una bella edizione del Monopoli così il giorno di Natale vi divertite, magari senza rompere le palle a Lucca e ai lucchesi?
La mia idea: dare quell'area al progetto della Fondazione, in primis proprio perché è la Fondazione, l'ente di Lucca più di ogni altro, che garantisce e lo fa al 100%. Voglio vedere visti i risultati della gestione, visti gli interventi a favore di tutta la popolazione di Lucca, chi potrebbe dire non dico il contrario ma anche parzialmente il contrario di quello che affermo.
Il resto? Se volete difendere, ipotizzo eh, si badi bene, solo ipotesi, interessi di parte, fatelo almeno a faccia scoperta. E soprattutto fatelo
a) con nomi e cognomi, specificando chi siete e cosa rappresentate per la città: qui aristocrazie e censi non contano, conta chi rappresentate e rappresentate no a discorsi, ma con i fatti.
b) partendo voi per primi, colle tute e le mascherine, e invece di fare comitati (diteci un po' chi c'è dentro e quanti siete: così vediamo i voti e i cittadini che rappresentate), partite il sabato e la domenica e andate a salvare la manifattura, che li giace da decenni, pulendo la merda degli uccelli e le cacate dei topi (occhio, è un lavoraccio e molto lungo, visto lo stato di degrado in cui giace il tutto): già acquistereste in civismo VERO E VERA NOBILTA' DI ANIMO, altro che salotti di intellettuali, fave e rave (tanto poi si rifinisce sempre a parlare di quattrini)
c) segnalando la vostra presenza in tutte le occasioni in cui si parla e si discute della vita e del futuro economico di Lucca, non solo dei proprietari di case e palazzi : commercio, terziario, turismo e cultura. E parlo specialmente per coloro che siedono in Consiglio Comunale, che hanno anche potere e ruolo per farlo. Allora vi ameremo e magari vi ascolteremo pure e anche più volentieri su temi come quello della Manifattura. Tema che a oggi, fatto salvo il preservare un luogo cittadino dal degrado più totale, non mi sembra che sia utile al prodigio.
d) esprimendo da subito un progetto alternativo CONCRETO (no "si farà...si vedrà...si potrebbe fare..." ma ecco la soluzione e la si rende operativa negli stessi tempi in cui il progetto Fondazione CRL è operativo: allora si ragiona alla pari e no a discorsi a biscaro), cosa che non solo non avete fatto - le idee sono vaghe e fumose e il Certo per l'Incerto non si rischia mai, specie in momenti come questi - ma che forse, ipotizzo, vi fa comodo non fare? Così tutto resta com'è: "almeno io non ci rimetto, anzi...".
Ribadisco: passo davanti alla manifattura ed ho il vomito a vedere uno spazio come quello buttato ai pruni: in passato dei soloni cittadini tentarono operazioni pecorecce (centri artitici, grandi produzioni rock e rutti varii) ma con scarso e prevedibile risultato. Evitiamo perdite di tempo: a Lucca di merda, più o meno nascosta, ce n'è già anche troppa. Almeno questa leviamola. O chiediamo ai signori del fronte del No di armarsi di scopillo e palettina e cominciare davvero a spalarne un po', di merda, ma di quella vera: di certo male non vi farebbe, sareste un po' più vicini a noi che la merda l'abbiamo ormai oltre il naso e a voi sembra non accorgervene. Poi dopo aver spalato, tornate nel vostro buen ritiro e continuate a sproloquiare...
Bravi, Lucca vi ringrazia comunque. E, ripeto, ve lo dice un nano, un nano che però, almeno a Lucca, giganti intorno a sé non ne vede, nemmeno quelli con i cognomi altisonanti.
Bravi: perché se volete fare i fari della collettività, LE OCCASIONE CE LE AVETE. VI ASPETTIAMO IN GLORIA, TUTTI I MEMBRI DEL COMITATO. VENITE IN PIAZZA E RAPPRESENTATE LA CITTA' ANCHE VOI, COME FACCIAMO NOI NEL NOSTRO PICCOLO. Son sicuro che visto chi siete, vi porterete dietro seguito immenso.
VENITE IN PIAZZA SABATO ALLE 16.30 E PARLATE ALLA GENTE E DATE LORO CORAGGIO E SPERANZA. Non dicendo RESISTETE ma dicendo, scusate se vi rendo parte del nostro volgo, RESISTIAMO.
Intanto vi ricordo che solo la mia voce, e non sono un consigliere comunale ma un semplice influencer, si è alzata in Piazza Napoleone sabato scorso per incazzarsi e difendere il barista chiuso illegittimamente dopo 8 mesi per aver dato un caffè a un cliente in periodo di lockdown.
E s.e. il Prefetto pare averci ascoltato, visto che il provvedimento è stato prontamente revocato: merito nostro solo non è, ma abbiamo dato un messaggio forte. Ecco, forse fare politica è questo? Bo, ditemelo voi...