Il ciclismo amatoriale continua a contagiare atleti di ogni età e la competizione è molto sentita in tutte le categorie. Chiara Turchi ha scoperto la sua predisposizione in bicicletta 13 anni fa ed oggi per lei, ad aprile spegne 50 candeline, è diventata la sua migliore alleata per rilassarsi.
Lo sport aiuta a trarre benefici a livello fisico e mentale e Chiara lo pratica collezionando medaglie grazie alla sua predisposizione al fondo ed alle salite. "Peccato - dice - di averlo scoperto tardi. Forse mi sarei potuta togliere soddisfazioni anche più importanti se avessi iniziato prima".
Il suo impegno ed i tanti chilometri giornalieri per allenarsi, sono una fatica che le fa sperimentare soddisfazione e gioia salendo sui gradini del podio con la medaglia al collo. Domenica mattina sulle pendenze ripide del Ciocco ha erogato potenza sui pedali staccando le sue avversarie ed andando a vincere la 16.a edizione della Ricordando Marco Pantani.
Una classifica che l'ha premiata nella categoria donne, ma sono decine i maschi giunti sul traguardo staccati da questa donna volante.
"Una immensa gioia è stata - dice l'atleta pistoiese che corre per il Ciclo Team San Ginese - perché vincere quando non te l'aspetti ti dà una soddisfazione più grande. Mi sono iscritta alla partenza con la mia squadra, ma senza velleità, non conoscevo il percorso e non puntavo al podio. Sono salita con il mio passo, senza cambiare rapporti usando sempre il 36-30, iniziando la salita finale in quinta posizione. Poi, quando ho ripreso e staccato negli ultimi tornanti Frulli, Chiodi e Bertoncini, allora ho cominciato a crederci."
Un 2020 iniziato alla grande...
"Ho vinto di categoria tre circuiti su quattro che ho disputato, ma vincere al Ciocco è un'altra cosa, ha una importanza superiore considerando anche la ricorrenza dedicata a Marco Pantani. Sono felice di aver contribuito al successo di squadra del Ciclo Team San Ginese. Il presidente Claudio Andolfi, subito dopo l'arrivo, non mi ha fatto mettere i piedi per terra alzandomi in sella alla bici e manifestando così la sua esultanza. Voglio ricordare i piazzamenti di categoria dei miei compagni di squadra: Filippo Stoppioni è giunto terzo nella M2 e settimo assoluto. Giuseppe Ceragioli terzo nella M4 e Luca Buonaguidi terzo nella M6."
Deve anche calibrare le aspettative e le motivazioni in base al tempo disponibile, fra lavoro e famiglia. "Quella è per me la cosa più difficile dovendo fare la mamma anche se i miei figli sono abbastanza grandi per autogestirsi avendo 16 e 21 anni, il lavoro invece mi impegna come insegnante di nuoto alle piscine Acquarama di Pistoia. Ma avere diversi impegni a volte è anche stimolante..."
Nonostante le diverse richieste lei è sempre rimasta fedele a Claudio Andolfi ed al suo Team. "Iniziai a pedalare 13 anni fa, mi tesserai con il G.S.Ramini di Pistoia nel 2010 e nel 2015 sono passata al S.Ginese dove ho trovato un ambiente familiare e dei dirigenti fantastici che mi fanno sentire importante. Con i compagni di squadra ci si aiuta come essere in una famiglia e considero Claudio come un padre. Fra noi c'è una stima inscindibile. Ecco perché non potrei cambiare".
La "Ricordando Marco Pantani" è stata fondata ed organizzata per una decina di anni da Pierluigi Poli del Pedale Lucchese. Poi a proseguire l'evento ci ha pensato il Team Stefan. La 16.a edizione è stata organizzata dall'ASD Campanone di Lammari presieduta da Giuseppe Del Sarto, in collaborazione con il Team Stefan di Porcari, G.S.Baglini, Garfagnana Team Cicli Mori e Uisp Ciclismo.
Fra i maschi il vincitore assoluto è stato Riccardo Coluccini (M3) giunto solitario sul traguardo con un vantaggio di 44" sul secondo classificato Giulio Scopetani. Fra le donne 1.a Chiara Turchi, 2.a Annalisa Frulli (G.S.Ontraino), 3.a Gioia Chiodi (Vivi Somec), 4.a Claudia Bertoncini, 5.a Nadezda Vlasova.
I SUCCESSI PIU' IMPORTANTI DI CHIARA
Tante le vittorie in carriera della ciclista pistoiese, ma quali sono state quelle di maggior soddisfazione?
"Ne ho vinte tante di categoria ed alcune assolute. In questo momento mi vengono in mente i successi nel percorso lungo della GF Mario Cipollini del 2017 con arrivo sulle Pizzorne, la GF Paolo Bettini, uno dei miei prossimi obiettivi in programma quest'anno il 22 marzo, e la Gran Fondo Terre di Narnia.
Come reagisce dopo una vittoria?
"In maniera composta. Sono contenta dentro ma non esterno le mie emozioni. Corro per divertirmi e perché fare sport aiuta a stare meglio. Poi se vengono anche i risultati, è ovvio, sono ancora più soddisfatta.
Obiettivo principale del 2020?
"Sicuramente la Maratona Dles Dolomites nel percorso medio di 107 chilometri. Ho un piacevole ricordo dell'edizione di due anni fa quando giunsi terza di categoria ed arrivare al podio fra migliaia di partecipanti ti aumenta l'autostima. La mia squadra del S.Ginese in questa classica, con partecipanti che giungono da tutto il mondo, ha una grande tradizione. Diversi podi ed anche una vittoria assoluta con Luigi Salimbeni. Per essere pronta a questo grande appuntamento fissato per il 5 luglio dovrò prepararmi scrupolosamente ed i circuiti mi serviranno per questo."
Chiara Turchi, una protagonista di un ciclismo fatto di sofferenza, di salite, di gare impegnative. Perché più aumentano le difficoltà e più riesce a dare il meglio di se stessa. Come al Pantani, come nelle corse lunghe, come nelle Gran Fondo. Partecipazioni e successi che lasciano il segno e vivono sempre nei ricordi dei suoi protagonisti.