Il pugilato, come tutti gli sport si è schierato nella lotta contro il coronavirus e anche se le manifestazioni sportive e allenamenti sono stati fermati a causa dell’emergenza in atto, la Pugilistica Lucchese non resta ferma a guardare e versa un contributo per l’acquisto di un respiratore artificiale per l’ospedale S. Luca.
“Nonostante il recente periodo di difficoltà – spiega Giulio Monselesan, maestro e portavoce della Pugilistica Lucchese - legato ai furti subiti, che ci hanno privati sia dei fondi che del materiale tecnico conservato nell’ufficio accanto alla palestra dell’Isi Pertini, abbiamo deciso di fare la nostra parte nella lotta a questo nemico invisibile. Da qui nasce la nostra adesione alla campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme lanciata dalla associazione di promozione socio-culturale Telia”.
L’organizzazione Telia, che sostiene da tempo l’ospedale S. Luca di Lucca si propone di arrivare a raccogliere 20mila euro, necessari per l’acquisto di un respiratore artificiale. Il macchinario è necessario per il trattamento dei casi più gravi di infezione da COVID-19, e gli ospedali del nord Italia stanno, purtroppo, già iniziando a sperimentarne la carenza.
“Onde evitare la possibilità che questa situazione si presenti anche sul nostro territorio – continua coach Monselesan - il mondo del pugilato lucchese ha risposto prontamente all’appello dell’assessora del comune di Capannori, Serena Frediani, fondatrice assieme ad un gruppo di donne di Telia. Dovevamo fare qualcosa per dare una mano in una situazione così critica, anche se per noi questo periodo non è stato dei migliori. Ci siamo messi in contatto con l’assessora Frediani per cercare un canale attraverso cui dare il nostro contributo quando ci ha parlato dell’iniziativa dell’ associazione Telia abbiamo aderito subito. Speriamo che il nostro sia un esempio che coinvolga tanti altri lucchesi, perché solo insieme, collaborando, possiamo superare questo periodo di difficoltà”.