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Eccellenza femminile, Stefano Cordeschi al Marginone
In un campionato difficile come quello di Eccellenza Toscana, al Marginone 2000 serviva un allenatore di comprovata esperienza nel calcio delle donne, per centrare il difficile obiettivo della salvezza

Pugilistica lucchese, Sasha Mencaroni vola a Francoforte con la Nazionale under 19
Mentre prosegue l'attività in azzurro per la Pugilistica Lucchese, non si ferma nemmeno l'attività ordinaria. Dopo aver completato gli…

Giro della Toscana femminile, 3^ tappa a Segromigno il 6 settembre: la tappa di Michela e Giulietta
E' la "tappa regina" del Giro della Toscana... non perché è la più dura, non perché abbia un chissà quale spunto tecnico, ma perché è quella che si corre sulle strade di Michela e di Giulietta

Arriva Luca Valentini, il Basketball club Lucca chiude il roster inserendo il decimo senior
Dalla B Nazionale arriva un ragazzo di sostanza, al quale verrà affidata la regia della squadra la cui fama che lo precede, oltre ad indicarlo come un buonissimo giocatore ne esalta le doti da ottimo rimbalzista e assistman

La Folgor Marlia festeggia un traguardo storico: 120 anni di passione
La Folgor Marlia festeggia un traguardo storico: 120 anni di passione, sport e appartenenza. Dal 1905, un cuore che batte forte a Marlia, punto di riferimento per generazioni di sportivi, famiglie e appassionati

Con Virgilio Mercogliano nuova guida per le giovanili Le Mura Spring
Le Mura Spring presenta la prima figura che comporrà il quadro tecnico dedicato al settore giovanile, coach Virgilio Mercogliano, 65 anni.Arriva…

Coppa Chimera: pioggia di medaglie per la Kin Sori Taekwondo di Altopascio
La Kin Sori…

Si apre oggi la nuova stagione sportiva del BCL con la presentazione della campagna abbonamenti
Si apre oggi la nuova stagione sportiva del BCL, con la presentazione della campagna abbonamenti per assistere al campionato di serie B interregionale 2025/2026. Il suo lancio avverrà attraverso la stampa locale,…

Il basketball club Lucca continua con le conferme di peso: è la volta di Andrea Simonetti
Il basketball club Lucca continua con le conferme di peso, calando un carico da 90, il lungo e possente Andrea Simonetti, sul parquet del Palasport di Lucca, anche per la stagione 2025/26, i tifosi e gli appassionati che seguono il BCL potranno esultare di nuovo ai canestri del n° 10

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C’erano tutti mercoledì sera all’Hotel Bernardino, per i saluti di fine stagione, le giocatrici, lo staff e la dirigenza de Le Mura Spring Basketball Lucca. Sono passati pochi giorni dalla vittoria esterna sulla Milano Basket Stars, gara di ritorno della semifinale play off, che non è stata però sufficiente per garantire l’accesso alla finalissima solo per una questione di punti di scarto, ed è già tempo di bilanci e considerazioni. Un finale dolce amaro che non cancella assolutamente quanto di buono è stato fatto dalla squadra in una stagione tutta da incorniciare. Anche il Coach de Le Mura Spring, Emiliano Ferretti, è della stessa opinione.
“È stata una stagione molto bella ed emozionante e, soprattutto, non scontata – ci ha detto. Siamo andati oltre a quello che ci eravamo prefissati all’inizio e ce lo siamo goduto finché abbiamo potuto e, anche se resta un pizzico di amaro in bocca per come è finita, abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Riguardando la stagione, con la squadra completata solo all’ultimo, il mio arrivo in corso d’opera e l’innesto della Paulsson che ci ha fatto crescere tantissimo, molte cose sono collimate e, anche grazie a tutto lo staff, abbiamo fatto un lavoro di gruppo che ci ha fatto arrivare a vincere il titolo regionale per poi giocarcela con Milano per l’accesso alla finalissima nazionale. Per quanto mi riguarda a Lucca mi sono trovato benissimo, cercavo una società dove poter crescere e Le Mura mi ha dato questa grande opportunità”. Alla serata, per portare i suoi saluti, era presente anche l’assessore allo sport del Comune di Lucca Fabio Barsanti, grande appassionato di basket.
“È finito un campionato molto combattuto – ha commentato - dove le ragazze hanno raggiunto una bellissima semifinale al temine di una stagione di grande spessore. Faccio i miei complimenti a tutta la società perché non era né facile né scontato far risorgere il basket femminile a Lucca ma, come abbiamo visto, i risultati stanno arrivando. L’amministrazione rivolge a questa società, che quest’anno ha fatto tutto con le proprie forze, un grande in bocca al lupo per il futuro e le rinnova i complimenti per i grandi risultati raggiunti nel corso della stagione”. Esprime soddisfazione anche Rachele Settesoldi, presidente del sodalizio lucchese. “Abbiamo fatto una stagione in costante crescita che ci ha portato a questo importantissimo risultato e, alla fine, soffro poco per il mancato accesso alla finale perché, guardando alla sostanza, le ragazze hanno fatto un bel percorso e quindi siamo tutti molto soddisfatti. Se poi guardiamo in un’ottica di prospettiva e di crescita, considerando che tre anni fa eravamo ai play out e l’anno scorso ai play off non riuscimmo a raggiungere la semifinale, il mio giudizio non può che essere positivo”. E com’è giusto che fosse, si è respirato aria di festa in questa “serata dei saluti” che ha messo in luce anche il grande affiatamento che si è creato tra lo staff tecnico, quello dirigenziale e tutta la squadra. Tra le foto di gruppo, gli abbracci, gli aneddoti sulla stagione appena conclusa ed il confronto sui progetti futuri, ci è scappata anche qualche lacrima dal momento che la giocatrice che ha contribuito a dare la svolta alla stagione, Elsa Paulsson, è giunta ai saluti finali ma è normale e molto significativo che, in circostanze come questa, ci possano essere momenti di commozione. Si capisce infatti che il gruppo è molto unito e si ha la netta impressione che sia stata proprio questa compattezza l’arma in più che le ha permesso alla squadra di vivere una stagione esaltante. Ma chi meglio del capitano della squadra, Sofia Michelotti, può fare un resoconto dell’annata appena conclusa? “Siamo partite con l’obiettivo di fare bene – ci dice Sofia – come nella stagione precedente. Non è stato facile però con la collaborazione di tutta la squadra abbiamo fatto un percorso in crescita e, grazie agli innesti che ci hanno apportato tanta esperienza, siamo state in grado di fare meglio, arrivando ai risultati che tutti sappiamo. Non ci aspettavamo di arrivare così in alto e questo ci rende tutti molto contenti. Il prossimo anno sarò ancora qui e spero che il gruppo mantenga la stessa grinta ed abbia grande convinzione nel fare sempre meglio e di imparare sempre di più”. Le ragazze de Le Mura, in questa stagione, sono state tanto brave quanto coraggiose ed il merito può essere ascritto a tutta la società a partire dall’allenatore fino a tutto lo staff e la dirigenza. Le Mura Spring hanno dimostrato di essere una squadra dentro e fuori dal campo e questa è sicuramente la via maestra per continuare ad aspirare ad un futuro ricco di soddisfazioni.
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Sono state dieci le Sfingi d’Oro assegnate in occasione della 26^ edizione del Premio Fedeltà allo Sport che si è tenuta, martedì 3 giugno, nell’ormai storica location dell’Hotel Country Club di Gragnano, che dal 2009 ospita questo importante appuntamento, come sempre impeccabilmente organizzato e presentato da Valter Nieri. Il parterre dei premiati è stato, come al solito, prestigioso ed il riconoscimento fisico, coniato dall’artista lucchese Giampaolo Bianchi, è andato a campioni del mondo, campioni olimpici e personalità che si sono distinte o si stanno mettendo in mostra in sport come scherma, pugilato, calcio, pallavolo, ginnastica ritmica e ciclismo. I primi a salire sul palco, dopo i saluti istituzionali portati dal sindaco di Capannori Giordano Del Chiaro, dall’assessore allo Sport Gaetano Ceccarelli e dall’ex sindaco di Capannori Luca Menesini, sono state due leggende del calcio italiano, Giuseppe Bergomi, bandiera dell’Inter e campione del mondo in Spagna nel 1982, e Roberto Donadoni, fantasista e colonna portante del Milan stellare di Arrigo Sacchi. “Sono felicissimo di ricevere questo premio – ha detto lo “zio” – perché la fedeltà, nel calcio di oggi dove le bandiere non esistono più, è diventata una cosa rara. Da calciatore ho giocato solo nell’Inter con cui ho collezionato 519 presenze in Serie A e poi sono entrato come commentatore a Sky dove lavoro tuttora. Quello di stasera è un bellissimo riconoscimento, in un mondo dove si fa fatica ad essere fedeli e restare tanti anni in una squadra”. A Bergomi è stato poi consegnato, dal figlio Leonardo Simoni, anche il 3° Premio “Gigi Simoni”, suo allenatore nell’Inter nel 1998, nell’ultima stagione da calciatore che lo vide protagonista anche ai Mondiali di Francia ’98. “Sono felice di essere stato coinvolto in questo premio – ha commentato Roberto Donadoni dopo essere salito sul palco tra gli applausi. Per me è una grandissima soddisfazione ricevere questo riconoscimento e, per questo, ringrazio tutti gli organizzatori”. Il fantasista rossonero, assieme a Valter Nieri, ha poi ripercorso la sua fantastica carriera impreziosita da ben 6 scudetti, 3 Coppe dei campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 3 Supercoppe Europee e 4 Supercoppe Italiane oltre al secondo posto ai Mondiali di Calcio nel 1994 negli Stati Uniti dietro al Brasile. Anche a Donadoni, oltre alla Sfinge d’Oro, è stato consegnato il 10° Premio “Aldo Biagini”, in memoria dell’ex presidente della Lucchese. Non solo calcio però in questa 26^ edizione del Premio Fedeltà che, in un quarto di secolo, ha premiato ben 526 campioni di 17 diverse discipline sportive. La terza, la quarta e la quinta Sfinge d’Oro sono state consegnate rispettivamente a Patrizio Oliva, Campione Olimpico nel pugilato ai Giochi di Mosca 1980 nei pesi superleggeri e che nei suoi 155 incontri in carriera ne ha vinti 150 di cui 65 per KO, a Giuseppe Martinelli, il più titolato direttore sportivo italiano nel panorama ciclistico internazionale, già vincitore da ciclista di un argento ai Giochi Olimpici di Montreal del 1976, oltre a 3 vittorie di tappa al Giro d’Italia, che con le sue squadre ha vinto 9 grandi Giri con campioni del calibro di Pantani, Garzelli, Nibali, Cunego ed Aru, ed Elisa Di Francisca, due volte campionessa olimpica nella scherma, individuale ed a squadre, ai Giochi di Londra del 2012, e che vanta anche 13 titoli europei e 2 Coppe del Mondo. “Conosco molto bene Lucca – ci ha dichiarato la statuaria ed elegantissima campionessa marchigiana – perché qui ho partecipato a diverse gare e sono molto affezionata alla Toscana, che è molto simile alle Marche. Sono molto onorata di essere qui e di ricevere questo premio dopo gli ori alle Olimpiadi di Londra. Sono orgogliosa di aver fatto cose belle in uno sport che ho sempre sognato ed in cui ho raggiunto obiettivi importanti. Ora, chiusa la carriera agonistica, vivo a Roma e mi prendo cura dei miei due figli che, senza nonni, è molto impegnativo. Insegno scherma ai più piccoli, faccio parte delle Fiamme Oro e, se capita, prendo parte a programmi televisivi”. È stata poi la volta di Milena Baldassarri che, supportata in sala dalle giovanissime fans della Gym Star di Capannori, ha ritirato il premio che si è meritato grazie ai risultati, fatti di grazia ed eleganza, che ha ottenuto in una delle discipline più impegnative e selettive del panorama mondiale, la ginnastica ritmica. Il suo ritiro dall’attività agonistica a soli 23 anni non le ha impedito di entrare a pieno merito nell’albo d’oro del Premio Fedeltà che annovera importanti rappresentanti di ogni disciplina sportiva sia a livello nazionale che internazionale. Non potevano certo mancare, alla serata, altre figure storiche del Premio Fedeltà allo Sport, ossia il presidente onorario nonché atleta paralimpico Stefano Gori ed il socio onorario Umberto Stefani, ma anche due giornalisti sportivi di altissimo spessore come Alberto Cerruti ed il lucchese Luca Tronchetti, anch’egli socio onorario. A completare l’elenco dei premiati, ultimi solo in ordine di tempo in una serata dove il tempo è stato scandito dalla sapiente regia di Valter Nieri, vero e proprio “deus ex machina” del Premio, due campioni di ciclismo, Ivan Quaranta e Walter Brugna, rispettivamente attuale CT azzurro della nazionale su pista con un passato da velocista su strada (6 i successi per lui al Giro d’Italia) e il Campione del Mondo di mezzofondo su pista nel 1990 in Giappone, lanciato dal grande Ivano Fanini, presente anche lui tra tutti gli ospiti in sala. Hanno chiuso il cerchio dei premiati la giovane promessa del volley Margherita Meoni, livornese di nascita ma con trascorsi nelle file della Nottolini Capannori e con un futuro già assicurato nel campionato di A2 nazionale per difendere i colori della Offanengo Volley di coach Giorgio Bolzoni e uno degli allenatori più vincenti di sempre, sempre nella pallavolo, con un palmares “da paura” tra cui spiccano un titolo mondiale con la Russia in Giappone nel 2006, 4 Coppe dei Campioni, 4 titoli italiani, 3 Coppe Italia e 5 Supercoppe Italiane, e cioè Giovanni Caprara. Quella che è andata in scena martedì sera all’Hotel Country è stata l’ennesima edizione di un appuntamento che, al suo 26° anno di vita, è ormai entrata di diritto nel novero delle manifestazioni più importanti nel panorama sportivo nazionale. La dimostrazione è il susseguirsi di partecipazioni di personaggi dello sport che hanno fatto la storia nel e del nostro paese, anche a livello internazionale. Il clima di festa e la grande accoglienza che l’organizzazione riserva ai propri ospiti è amplificata e sottolineata dalla grande rilevanza mediatica che questo evento riesce a produrre, a pieno merito. Quindi non ci resta che far partire il conto alla rovescia in attesa di scoprire quali grandi eccellenze dello sport saranno premiate con le Sfingi d’Oro nel 2026.
Foto Ciprian Gheorghita
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