Da una parte la casa di Valois, dall’altra quella degli Asburgo. Sono passati 500 anni dalla storica battaglia di Pavia che andò a pesare molto sulla storia Europea e sulle tecniche militari dell’epoca. L’Historica Lucense ripercorre gli eventi con il convegno “Pavia 1525” puntando l’obiettivo sugli sviluppi militari e strategici della battaglia. L’incontro, aperto al pubblico, si terrà sabato 22 marzo alle 16:00 presso la Casermetta sul Baluardo San Martino. L’incontro vedrà l’intervento di Ugo Barlozzetti, storico e critico militare tra i fondatori dell’Associazione “Amici del museo Stibbert” di Firenze, che illustrerà le tattiche militari utilizzate nel corso della battaglia sul territorio pavese.
Siamo nel febbraio del 1524, Francesco I è sceso dalla Francia alla conquista dell’Italia con 30mila soldati a piedi, oltre 8mila cavalieri e 60 cannoni. Dopo varie vittorie, tra cui la presa di Milano, si accampa ai piedi della città di Pavia, occupando il castello di Mirabello, e iniziando l’assedio alla città. La città, sotto il controllo imperiale degli Asburgo, resiste grazie anche al supporto di 6mila lanzichenecchi ma dopo alcune settimane la situazione inizia a essere difficile. Così tra la notte del 23 e del 24 febbraio si decidono le sorti della battaglia. L’esercito imperiale finge una ritirata per poi attaccare all’alba il castello di Mirabello con 3mila archibugieri.
Inizia così quella che poi sarà ricordata come la battaglia di Pavia con un indizio importante per quello che saranno le battaglie future: la cavalleria francese, fiore all’occhiello di Francesco I, sarà sbaragliata dall’utilizzo degli archibugi. Alla fine della giornata e di varie tattiche militari messe in campo da entrambe le parti, l’esercito imperiale uscirà vittorioso riuscendo anche a catturare lo stesso re di Francia. Tecniche militari e di schieramento che saranno oggetto del convegno organizzato dall’Historica Lucense.