Giovedì 20 marzo, presso la sala Tobino della Provincia, alle ore 16 continuano i corsi dell’UNIDEL con un pomeriggio di riflessione e di musica su un tema alquanto introspettivo “Perché scrivo e perché leggo?” curato da Gianni Quilici, poeta e scrittore, critico letterario e cinematografico con gli interventi di Luciano Luciani, organizzatore culturale, critico a tutto campo e storico, Virginio Giovanni Bertini, ex sindacalista, ricercatore e soprattutto poeta, Giulietta Isola, collaboratrice del blog “Libere recensioni” con un interesse spiccato per la letteratura extraeuropea, Rosanna Valentina Lo Bello, poetessa che ama ‘scattare’ con la sua poesia in performance teatrali, Giacomo Bini, poeta e narratore, con molti libri in attivo, per molti anni alla guida di associazioni culturali. Gli interventi saranno intervallati dalle cornamuse con il maestro Alessandro Valli, musicista e formatore vocale, con una passione per la musica medievale, rinascimentale e barocca, che suonerà insieme allo stesso Giacomo Bini.
Perché è importante ragionare sulla scrittura e sulla lettura? Si può scrivere, infatti, per tante ragioni. Ognuno ha le sue. Si può scrivere come terapia, come rimedio contro la solitudine, per ricordare, per analizzare qualsiasi evento dentro e fuori di noi, per rappresentare il quotidiano vivere come se fosse un diario, oppure per ragione pratiche, per riordinare i pensieri, per capire chi siamo nelle viscere più profonde eccetera eccetera.
Leggere e scrivere possono essere due attività assolutamente gemelle. Leggere può essere un viaggio, che ci trasporta in ogni dove, nei luoghi come nei sentimenti. Leggere, infine può trasformare, può mutarci, come spesso accade per molti nell’adolescenza. Alla domanda “Perché scrivi?” Pier Vittorio Tondelli, scrittore che ci ha lasciati ancora giovane, rispose : “Perché ho letto”.