Venerdì 20 settembre ore 18 presso l'ex manicomio di Maggiano lettura-spettacolo "Ci chiamavan matti. Voci di muto amore" di e con Gianni Calastri. Sonorizzazione di Andrea "Lupo" Lupi. Scenografia di Paolo e Alessandro Pineschi. La messa in scena è prevista nella zona cucine dell' ex manicomio. Spettacolo nato dalle letture di alcune lettere di uomini e donne ricoverati nel manicomio di Volterra e dallo spettacolo teatrale-musicale "Che Matti. Voci e suoni dai manicomi", e messo in scena dal gruppo musicale I Disertori, di e con Gianni Calastri.
Voci che si liberano dalle lettere, da quei muri freddi e incrostati di rabbia, grida, suppliche e silenzi; voci di muto amore che meritano di essere ascoltate.
"Ho accettato con piacere l'invito di portare di nuovo su un palco le voci negate di così tante persone" - dice Calastri - "uomini e donne, rinchiuse nei manicomi di Volterra, Siena e Arezzo nel corso del secolo scorso. Oltre ad alcune lettere provenienti dal manicomio di Volterra, lo spettacolo è costituito dal diario di Margherita Adamo, internata nel manicomio di Siena e alcune testimonianze provenienti dal manicomio di Arezzo tratte dal lavoro di Anna Maria Bruzzone " Ci chiamavano matti".
Lo spettacolo è impreziosito dalla scultura realizzata da Paolo e Alessandro Pineschi e dalle suggestive sonorizzazioni effettuate dal vivo da Andrea "Lupo" Lupi.