Continuano i controlli del consigliere comunale di Capannori Cambia Bruno Zappia: questa volta, nel suo mirino c’è la determina dirigenziale 32 del 21 gennaio, a suo dire un esempio di mancata trasparenza. “La determina approva la liquidazione di circa 45mila euro di indennità, in totale, riconosciuti a 30 dipendenti. Nell’allegato elenco, leggiamo 30 numeri di matricola con accanto la cifra spettante, senza nomi- spiega infatti Zappia- In premessa, è scritto che la determina non è soggetta agli obblighi di pubblicazione di cui al Dlgs 33 /2013, legge sulla trasparenza; tuttavia, in seguito si trova scritto che il provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 19 del Dlgs 33/2013. Allora, l'obbligo di trasparenza c'è o non c'è? E se c'è, come io credo, perché nell'elenco dei 30 dipendenti non si trovano i nomi degli stessi?”
“Si sostiene che nei concorsi e nelle graduatorie si devono evitare le eccedenze inutili, riferite soprattutto ai dati sensibili; ma qui si tratta di semplici nomi e cognomi- prosegue a dichiarare- Ho notato che sempre lo stesso dirigente alle risorse, quando firma gli atti per inviare qualche dipendente a iniziative pubbliche esterne o a corsi di aggiornamento che l'ente paga, fa riportare nel testo i numeri di matricola invece dei nomi: questa non è tutela di riservatezza, ma oscuramento ingiustificato di dati. Chi dovrebbe garantire legittimità e correttezza, anche e soprattutto in vicende di maggior consistenza economico-finanziaria, le leggi le conosce bene o no?”