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Scritto da aldo grandi
Ce n'è anche per Cecco a cena
03 Settembre 2024

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Più andiamo avanti e più non riusciamo a comprendere le lamentele e i ripetuti allarmi degli ambientalisti-animalisti contro la caccia ai volatili. Il rischio, cioè, di una progressiva estinzione dei cosiddetti piumati. In realtà, almeno per quello che riusciamo a comprendere e a vedere oltreché sentire , se gli imbecilli volassero, il mondo anzi, il cielo sarebbe pieno di uccelli e l'unico problema è, appunto, che gli imbecilli non possono volare, ma chissà?, magari col tempo potremo assistere al decollo verticale di una infinità di esseri ex umani. Considerazioni a parte, va di moda di questi tempi, importata dal solito impero del male denominato United States of America, la cosiddetta Cancel Culture che fa il paio con il movimento Woke, un altro gruppo di cerebrolesi che si sono messi in testa di distruggere tutto ciò che appartiene al passato nella convinzione che esso servirà a modificare il presente e, soprattutto, il futuro. Il problema, però, non sono soltanto loro, bensì tutti quelli i quali sono specializzati nell'arte di appecorarsi ossia diventare o, meglio ancora, mettersi a pecora. La Storia, bene o male spesso più male che bene, non si replica come avrebbe detto Arturo Toscanini e come era solito non concedendo mai il bis. Al massimo si studia. Invece c'è qualcuno che, addirittura, ci sia la possibilità di rimuoverla, così, con un colpo di carta più o meno bollata e che il farlo restituisca la verginità politica a chi l'aveva assegnata. Oggi, ad Altopascio, quel genio della stirpe che risponde al nome del sindaco Sara D'Ambrosio guarda caso anche lei di sinistra ed ex parente stretta di Marco Remaschi, la quale pare che dopo aver abbandonato il Pd sia rientrata all'ovile più o meno formalmente, ha approvato con il consiglio comunale all'unanimità la revoca della cittadinanza onoraria conferita nel secolo scorso a Benito Mussolini, Carlo Scorza e Costanzo Ciano, il papà di quel Galeazzo che, ricorderete se siete acculturati sennò siete delle bestie ignoranti, venne fucilato al processo di Verona all'indomani del 25 luglio 1943 e dell'8 settembre del medesimo anno e al momento in cui il plotone di esecuzione spara, si volta a guardarlo senza benda sugli occhi. Morire bene, era solito dire Giorgio Almirante, è molto più difficile che vivere bene. Aveva ragione.

Ma non è questo il punto. La D'Ambrosio sembra aver fatto il compitino per compiacere la nuova sinistra piddina targata Schlein, in realtà, poveretta, ha dimostrato solamente la propria mega ignoranza storica perché non ci vuole un genio per comprendere che la Storia appartiene solamente a se stessa e a coloro che l'hanno vissuta, per tutti gli altri, è uno strumento per cercare consenso o rifarsi una verginità.

Tuttavia la maggioranza di sinistra ad Altopascio che governa questo paese un tempo decente, oggi allo sfascio, ha tutte le ragioni per fare quello che sa fare ossia cancellare il passato. Nella ex Unione Sovietica era lo sport preferito di alcuni uffici ad hoc al Kgb e non solo. In tutti i Paesi comunisti storia e cultura sono dei mezzi per ottenere un fine e quel fine è la distruzione di ogni identità e senso di appartenenza così da potere, poi, rovesciarci sopra tutto e il contrario di tutto.

La cosa, però, che ci ha indignato, schifato, fatto vomitare in una maniera che definiremmo devastante se non fosse che, all'ultimo, ce l'abbiamo fatta a trattanere i conati, è che hanno votato a favore della revoca anche i cinque consiglieri di opposizione, l'ex sindaco e consigliere regionale di (S)Forza Italia Maurizio Marchetti il quale, se non erriamo, anche con la D'Ambrosio non ci era mai parso particolarmente comprensivo in merito a più o meno inciampi fascisti. Francesco Fagni, della Lega Salvini Premier e marito della parlamentare sempre della Lega Elisa Montemagni. Conb lui il collega di partito il giovane Simone Marconi. Come si può arrivare a votare con la sinistra la distruzione storica che nessuno sente il bisogno di distruggere anche perché non serve assolutamente a niente? Da qui si comprende lo spessore politico e culturale dei personaggi. Ma non è finita: c'è anche un tal Luca Bianchi, coordinatore comunale di (S)Forza Italia, uomo di Marchetti che, come il suo datore di lavoro, ha votato. 

Ma siccome al peggio non c'è mai fine, udite udite ha dato il suo assenso alla rimozione di nomi che, indubbiamente anche se con diversa responsabilità, hanno causato la tragedia del Paese, Valerio Biagini, coordinatore comunale di Fratelli d'Italia o qualcosa del genere. Ora, non c'è peggior persona di chi rinnega il proprio passato, le proprie tradizioni, le proprie tragedie. Immaginate un po' se tutti rinnegassero tutto, a partire da un paio di millenni fa. E, in particolare, se tutti perdessero il tempo a cancellare tutto quello che i loro predecessori avevano ricevuto o ottenuto. Nel bene e nel male. Pazzesco e ridicolo allo stesso tempo.

Non c'è bisogno di Sara D'Ambrosio e dei suoi servitori né, tantomeno, dei consiglieri di opposizione che, forse, nemmeno conoscono chi erano e la differenza esistente tra un Mussolini, uno Scorza e un Costanzo Ciano il quale, a dirla tutta, morì nel giugno 1939 prima, quindi, dello scoppio della guerra e di tutto il resto. Certo, era un fascista, ma forse in Italia, a quel tempo, non lo erano tutti? O vogliamo dare retta alle favole del Pci e dei politici schiavi di Stalin che hanno sempre cercato di dirci che gli italiani non erano fascisti se non perché costretti da un nucleo di dirigenti in camicia nera?

Bene, Valerio Biagini, questo giovane rampollo cresciuto nelle file della destra meloniana e non soltanto, ha dato un calcio nel sedere al proprio passato senza nemmeno una esitazione e, a quanto pare, lo ha fatto perché qualcuno dei suoi dirigenti pare gli abbia detto che con tutte le critiche e le accuse di fascismo che il partito riceve, è bene votare con la sinistra per evitare polemiche. Ecco questo è il partito gnam-gnam, che delle proprie radici, sbagliate in grandissima parte, ma non tutte se non si cerca di spiegarle, ma che quando si tratta di piazzare le chiappe su una poltrona non ne sbaglia una. Complimenti, comunque, a tutta la destra di Altopascio, avete rimediato, veramente una magnifica, straordinaria, figura di merda.

E adesso è bene che sappiate una cosa: così come per la D'Ambrosio, bontà sua, e per la maggioranza in consiglio comunale ad Altopascio, anche per l'opposizione sulle pagine della Gazzetta non sarà pubblicato più niente. Che vadano a leggere gli articoli invertebrati e senza sostanza che appaiono altrove. Su queste pagine non c'è spazio per loro.

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