"Siamo di fronte ad un corto circuito politico". Esordisce così Fipe Confcommercio, commentando i fatti di queste ultime settimane relativi agli aumenti delle tariffe del suolo pubblico. Il sindacato vive giorni di fibrillazione, con informazioni schizofreniche che si susseguono e smentiscono continuamente. E con l'esigenza di dover dare ai propri associati indicazioni giuste e veritiere. Si parla di aumenti, ma si vuole presentarli con un diverso nome. Si parla di coefficienti, ma poi si rivelano sbagliati (e vengono corretti). Si parla di sconti (questa parola si può dire) per i mesi invernali, in cui però il suolo pubblico dovrebbe essere usato senza pedana e senza dehors. Insomma, è un continuo cercare soluzioni che sono toppe ad un buco che si è creato che è troppo grande ormai per essere tappato. A tutto ciò si aggiunge la situazione di Porta dei Borghi, chiusa per lavori legati alla rete idrica e che comprometterà l'avvio di stagione per le attività di quella zona. Attività, peraltro, avvisate il giorno prima in una zona anch'essa soggetta ad aumento, pardon, slittamento tariffario. Di nuovo, questa giunta cade vittima della sua fretta, ma questa volta lo ha fatto utilizzando un tavolo di concertazione con le categorie come capro espiatorio, sul quale scaricare le responsabilità. "Non si vuole arrivare ad una rottura - conclude Fipe -: chiediamo al sindaco e a tutta la giunta di agire non sulle decisioni del Consiglio o della giunta stressa, ma sull'attuazione delle delibere, portando tutto al 15 novembre, data di inizio delle concessioni invernali. Questo anche alla luce del fatto che la quasi totalità delle attività hanno avanzato domanda per il rilascio del suolo pubblico sulla base dell'attuale tariffazione e che l'aumento della stessa creerebbe ricadute negative sui piani finanziari delle aziende, cosi come più volte sostenuto negli incontri con l'amministrazione. E' bene dirlo: tale slittamento è possibile. Se davvero questa operazione, come ci dicono dall'inizio, è di basso impatto economico per il Comune, allora non sarà un problema trovare altrove le poche risorse già iscritte a bilancio preventivo. Non verranno a mancare, saranno solo posticipate di pochi mesi. Questa è concertazione, questa è una dimostrazione di una azione politica che guarda alle imprese ed alla salvaguardia dei posti di lavoro. Questa sarebbe la dimostrazione di una politica matura, coraggiosa, che non si fa dettare le azioni dagli interventi dell'opposizione. Ma si ferma, dialoga, organizza, pianifica, e decide".