No, la pista che portava a Borgo a Buggiano da un ipotetico filarino non era quella giusta o, così, almeno, pare che i carabinieri abbiano appurato. A Borgo a Buggiano, sembra, Gaia Celoni, la quindicenne studentessa dell'istituto Sandro Pertini, abitante a Lucca con la famiglia, non è mai arrivata. Le ricerche, comunque, sono proseguite e stanno andando avanti senza esitazione. Ore di filmati vengono passati al setaccio nella speranza di scorgere le fattezze dell'adolescente così da poter avere una vaga idea di dove possa essere andata o finita. Il papà ha lanciato sui social un breve video nel quale si rivolge direttamente e visibilmente commosso alla figlia pregandola di tornare a casa qualunque cosa sia accaduta: "Importante è che tu torni a casa".
In mattinata il genitore aveva pubblicato il proprio numero di telefono al fine di ricevere, eventualmente, indicazioni utili a rintracciare la ragazza, ma, successivamente e presumibilmente per le troppe chiamate, è stato invitato a evitare di parlare con giornalisti proprio per evitare di creare confusione. Unici interlocutori devono essere, come accade sempre in questi casi, gli investigatori.
Ci sono diverse piste che i carabinieri stanno seguendo, ma, al momento, non c'è alcuna certezza. L'augurio e la speranza sono che la vicenda si risolva nel migliore dei modi.
Gaia era stata accompagnata intorno alle 20 dalla mamma a Porta S. Pietro - aveva raccontato questa mattina il papà - che, poi, era andata a farsi un giro mentre la figlia si era incontrata con l'amica, l'ultima ad averla vista e alla quale aveva confidato di voler stare da sola. Dalle 21.30 circa è sparita e non c'è più stato modo di mettersi in contatto con lei. Il suo telefono cellulare è spento.
Era emersa la pista di Borgo a Buggiano che, tuttavia, non ha prodotto risultati.