"Cari amici della redazione viareggina de “Il Tirreno”, desidero manifestarvi la mia vicinanza in circostanze che segnano un ulteriore passo indietro nel mondo della comunicazione professionale e responsabile. Nella società di oggi, infatti, c’è sempre più bisogno di un giornalismo che cerchi l’accesso alle fonti, che si documenti sul campo, che conosca e ascolti le situazioni… La serietà e la verità dell’informazione è garanzia indispensabile per la partecipazione democratica, che viene invece pregiudicata dalla superficialità, dall’approssimazione e – ancor peggio! – dall’ideologia che arriva a propinare notizie false e interpretazioni distorte. Ogni volta che un giornale o un’emittente si allontanano dalla comunità, le notizie perdono inevitabilmente in qualità e si dà spazio a modalità alternative, spesso assai scadenti in termini di credibilità e di scrittura.
Anche la progressiva diffusione dell’intelligenza artificiale, con i pericoli ad essa connessi in campo mediatico, necessita di bilanciamento e governance che possono essere forniti dai professionisti dell’informazione, mancando i quali crescono i rischi di manipolazione.
Auspico che l’editore possa ritornare sulla decisione e non sottrarre alla città un luogo importante per la vita della comunità viareggina (che spero dimostri di tenere a questa risorsa).
Un caro saluto a voi, ai vostri lettori e alle vostre famiglie".