A sei giorni dal primo sciopero gli operai della Fabio Perini - Korber Tissue di Mugnano non mollano, come hanno mostrato questa mattina dalle 8.30 alle 10.30, proclamando altre due ore di sciopero di fronte ai cancelli dell'azienda.
A inasprire la situazione è stato proprio il silenzio dell'azienda, che nonostante le azioni sindacali non ha cercato alcun canale di dialogo né con i lavoratori né con i sindacati, costringendo i rappresentanti FIM e FIOM a continuare lo sciopero anche in questa e nelle prossime settimane. Molti sono i temi che i lavoratori lamentano, a partire dalle mancate accortezze e dal basso livello di confronto fino ad alcune decisioni unilaterali che hanno messo in allarme il gruppo sindacale del gruppo aziendale.
"Scioperiamo per protestare contro il comportamento di un'amministrazione che crede di poter decidere tutto in modo definitivo e senza accettare alcun’altra voce in capitolo - hanno raccontato i rappresentati sindacali -. Nelle ultime settimane ci sono state notificate quattro lettere di trasferimento per quattro operai, che sono state spedite senza alcun consulto di sindacati o rappresentanti: questa è solo l'ultima istanza. Negli ultimi mesi abbiamo dovuto sopportare addirittura un licenziamento, ritenuto da noi decisamente scorretto, a causa di una frase poco garbata detta fuori contesto."
"Chiediamo semplicemente che venga ristorato quel dialogo che è sempre andato a beneficio tanto dell'azienda quanto dei lavoratori - hanno spiegato -. La Perini - Korber Tissue ha oltre 40 anni di storia, di cui tutti i suoi membri hanno potuto essere protagonisti rendendola a poco a poco la realtà che conosciamo oggi, proprio grazie alla continua partecipazione."
"Dalla scorsa settimana ancora non ci ha risposto nessuno per questo abbiamo voluto portare avanti lo sciopero e la lotta. Non ci arrenderemo neanche nelle prossime settimane se la situazione rimarrà quella attuale: abbiamo già previsto ore di sciopero anche per novembre - hanno ribadito -. Ciò che chiediamo sono risposte sui temi che veramente ci toccano: bonus carburanti, trasferimenti, migliori standard di salute per i lavoratori in trasferta e soprattutto una gestione più attenta e aperta."
A partecipare allo sciopero, oltre i numerosi operai della Fabio Perini - Korber Tissue, anche i membri dei gruppi sindacali delle aziende Gambini, Fosber, KME, una delegazione di Rifondazione Comunista proveniente da Mugnano e il gruppo Assemblea 29 giugno, nato per chiedere giustizia per la tragedia viareggina e che si è sempre mostrato vicino alle difficoltà dell'azienda.
Date le mancate risposte dell'amministrazione, lo sciopero continuerà sicuramente la prossima settimana, estendendosi poi anche a novembre nel caso in cui la gestione aziendale decidesse di portare avanti il silenzio verso i gruppi operai e le loro richieste.