Su queste pagine abbiamo più volte pubblicato riferimenti al ristorante di Paolo Luporini, per gli amici Paolino, proprietario del ristorante-pizzeria La Tosca a Gignano di Brancoli, un posto davvero in c..o direbbe qualcuno, sulle colline della Brancoleria, ma che definire accogliente è poco. Finalmente in zona gialla, almeno a pranzo si può salire su per i tornanti e raggiungere Gignano di Brancoli, lasciare l'auto, e salire le scale che conducono al locale che gode di una meravigliosa vista su tutta Lucca e sul Serchio.
Abbiamo deciso di accogliere l'invito di Flavio Torrini che porta avanti, su facebook, la sua mission dedicata ai commercianti e ristoratori lucchesi. Flavio è un iperattivo per natura e uno sportivo a 360°. In genere da queste parti ci sale in bici mentre noi, al massimo, ci arriviamo in auto. Cosa che facciamo anche questa volta. Siamo a pranzo e fuori c'è un sole così invitante e tiepido che viene voglia di mangiare fuori sulla grande terrazza, ma Paolino dice che fa freddo e, in fondo, meglio starsene al calduccio.
Siamo in tre, non uno di meno, non uno di più. Guardiamo il menu, straordinario, scritto in lucchese 'strinto', davvero fantastico come solo Paolino sa fare. In fondo alla sala si intravede il fuoco del forno già bello acceso. In giro c'è una fame, in tutti i sensi, da lupi. Il menu è ghiotto, c'è di tutto, Paolino non bada a spese e vuole che i suoi affezionati clienti vengano a trovarlo anche in tempi così bui e magri.
Noi ci tuffiamo senza ombra di dubbio sulle lasagne alle verdure mentre i nostri amici scelgono un piatto di rigatoni al ragù e un piatto di tordelli lucchesi. Peccato che, una volta finiti, inevitabile il raddoppio per tutti con il Torrini che, magro e tirato come un'acciuga, si può permettere di guardarci con commiserazione mentre divora la sua porzione di lasagne alle verdure.
Dopo un doppio primo, tutti ci accordiamo per assaggiare il pollo ripieno con le patate al forno. Ottimo, solo che le patate sono fritte e non al forno per cui al Paolino non gliele mandiamo a dire. A parte le battute, si sta bene, si parla animatamente, ci si confronta in questa era di devastazione sociale, psicologica ed economica e ci si accorge che stare attorno ad un tavolo in compagnia non solo ci è mancato parecchio, ma non ne possiamo proprio fare a meno. La gastronomia italiana è una eccellenza non soltanto per la sua qualità e varietà, ma perché mette a tavola una infinità di caratteri e individualità che si incontrano e si confrontano nel migliore dei modi, soprattutto, se si ritrovano a tavola.
Arriva il momento del dolce. Noi ci asteniamo, Torrini e Giorgio Allegrini, invece, non esitano e chiedono il tiramisu. Impuniti. Sono quasi le 15.30, siamo rimasti soli e continuiamo a cazzeggiare. Cosa sarebbe, in fondo, la vita senza un po' di autoironia e non soltanto? Alla faccia del Covid e di tutti quelli che continuano a dirci per inculcarcelo che niente sarà più come prima. Al contrario, facciamo e faremo di tutto affinché tutto torni ad essere non solo come prima, ma meglio di prima. Forza Paolino, tornerà a splendere il sole anche per i ristoratori di Lucca e di tutta Italia.
A. G.