"E' chiaro che la prima sensazione, appena saputo dell'accaduto, è stata quella di essere arrabbiata ma subito dopo ho provato anche molta pena per chi compie gesti simili, molto probabilmente per noia, dato che non c'è altra spiegazione". Queste le parole di Carolina Rollier, titolare di Gong, dopo l'ennesimo atto vandalico che è stato compiuto la scorsa notte in via San Paolino, ai danni del vaso di terracotta che sostiene l'ulivo che è stato posto accanto all'attività. "
Ho letto anche dei trattati di criminologia – ha dichiarato Rollier - e ritengo che sia necessaria un'opera di sinergia tra le attività e le istituzioni per cercare di prevenire atti simili. Io penso infatti che tra le persone sia fondamentale la collaborazione in un'ottica più ampia che sia anche di prevenzione e non solo di repressione. Questi atti vandalici (negli ultimi tempi veramente numerosi in questa via) devono far riflettere su come sia possibile porre rimedio a questa situazione oltre naturalmente ai necessari controlli da parte delle forze dell'ordine".
Rollier ha preparato un cartello che sintetizza il suo pensiero: "Siamo tutti sgomenti in via San Paolino, abitanti e lavoratori. Nella notte, troppo spesso questa strada è oggetto di atti vandalici.
Per nessuno questi sono tempi facili, distruggere le cose altrui non ci farà sentire meglio. Siamo gentili gli uni con gli altri".
Rollier ha poi fatto presente che la scorsa notte, alcuni residenti vicino a Gong, sentendo dei rumori, dopo mezzanotte, si sono affacciati e hanno visto un gruppo di uomini adulti ubriachi correre via spingendo carrelli del supermercato , dopo aver provocato il vandalismo.
Neanche due settimane fa sempre in via San Paolino, era avvenuto un altro atto vandalico: era staccata dalla parete una delle piccole lanterne che danno luce e caratterizzano l'entrata del locale "Rusticanella 2" e in via di Poggio era stato rotto un vaso di terracotta accanto alla orologeria " Del Picchia".
"E' necessario fare qualcosa, non ne possiamo più" dicono insieme residenti e commercianti.