Anno XI 
Martedì 15 Ottobre 2024
- GIORNALE NON VACCINATO
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Scritto da Loreno Bertolacci
Cronaca
28 Febbraio 2024

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Descrivere l’appuntamento di questa sera a Fornaci di Barga è, per chi era presente, un compito arduo che richiederebbe tanto tempo, che è sempre più tiranno. Un silenzio indescrivibile ha accompagnato lo spostamento in corteo di migliaia di persone che dalla piazza principale di Fornaci di Barga si sono recate fino alla via della stazione per fare ritorno alla piazza di partenza. Un corteo commosso e silenzioso ha ricordato l’aggressione mortale di Maria Batista Ferreira. Quell’aggressione che spesso si vede e si legge sui giornali è stata perpetrata proprio qui, a Fornaci di Barga, in una via, quella cosiddetta della stazione, estremamente frequentata da residenti e persone di passaggio. Una popolazione, quella fornacina, esterrefatta, incredula. Tutto questo è avvenuto di nuovo proprio qui, nella nostra valle. E’ sempre vivo difatti il ricordo di Vanessa, altra vittima come Maria. Tanta, tantissima gente, attonita e tremendamente silenziosa. Un silenzio rotto solo da un grido collettivo: “Ogni passo è per te – Maria - su di lei violati tutti i diritti umani – Maria - il violento a parole è già un assassino – Maria - io ti vedo, ti riconosco sorella mia - Maria, - il silenzio aiuta il carnefice, io sto con Maria - Maria, Maria” Il corteo si ferma, proprio sul luogo del femminicidio, per un minuto di silenzio, rotto solo da un fragoroso applauso commosso per le vittime. Il sindaco Caterina Campani che insieme ad altri primi cittadini dei comuni della valle, visibilmente commossa, ha sottolineato: "Tutti noi dobbiamo fare la nostra parte". Mentre il ponte di Fabbriche di Vallico si illuminava di rosso per la donna accoltellata a morte.

Un silenzio surreale quello di questa sera a Fornaci di Barga, rotto solo dal nome di Maria, gridato a gran voce in vari momenti. Ancora una donna barbaramente uccisa, ancora un femminicidio che lunedì ha scosso le coscienze di una popolazione fortunatamente non abituata, come in tante città, a questi delitti efferati. Angoscia e dolore uniti a sbigottimento erano scolpiti sui volti di ognuno in un corteo promosso dall’amministrazione comunale e da varie associazioni e centri anti-violenza che hanno voluto da subito gridare il loro no alla violenza sulle donne e di qualsiasi genere.

A partire dalle 19,30 la presenza di migliaia di persone ha testimoniato che si può e si deve ancora sperare e, ritornando a casa dopo poco più di un’ora, sono sicuro che ognuno di noi ha avvertito un grande vuoto e sgomento, quel vuoto e sgomento lasciato da Maria, una donna alla quale la prevaricazione umana di un uomo ha tolto quel diritto sacrosanto alla vita.

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