Non volevamo crederci. Erano anni, da prima del Covid, che non mettevamo più piede all'ex campo Coni dove la Fondazione Carilucca ha meritatamente ricostruito la pista di tartan restituendo vita e prestigio ad una struttura ormai defunta. Poi, avevamo apprezzato l'inaugurazione in pompa magna del nuovo, si fa per dire, impianto il quale, senza i soldi di Bertocchini & C., a quest'ora starebbe a far compagnia a rane e sorci di fiume.
Così, l'altra sera, approfittando di un momento in cui non avevamo nessuno e niente a cui rompere le scatole, siamo andati a fare un giretto nei pressi dell'impianto e, giunti all'ingresso, siamo rimasti di... merda. Sì, proprio così, di merda nel senso che una situazione così nemmeno ai tempi di Tambellini, quando gli rompevamo le scatole un giorno sì e l'altro pure recandoci quotidianamente o quasi ad allenarci proprio alla struttura sportiva di via delle Tagliate.
Ma come?, abbiamo un assessore decisionista che è anche un vero e proprio sceriffo il quale non si fa passare mai davanti al viso la mosca per una seconda volta, e guarda un po come è ridotto questo spazio pubblico, una vera e propria discarica, ma nemmeno a cielo aperto: di più.
Nessun commento dai gestori dell'Atletica Virtus che preferiscono sorvolare, ma il cui sguardo è eloquente. Il campo zingari è una cloaca massima, con, all'ingresso, tonnellate di rifiuti accatastati che non ricordiamo di aver mai visto in simili quantità durante il decennio di infausta e nefasta memoria tambelliniana. Non solo. Entrati nell'impianto, ecco la sorpresa scandalosa e vergognosa, da vomito, addirittura: adiacente alla rete protettiva (sic!) del campo, ancora peggio, molto peggio dei tempi andati, rifiuti di ogni genere adagiati come se non ci fosse un domani, addirittura carcasse di auto nascoste sotto cumuli di rifiuti pesanti e ingombranti che nessuno tra i nomadi che vivono, si fa per dire, in questa vergogna, ha mai sentito il bisogno di rimuovere, tanto ci pensa il comune con i soldi dei coglioni come noi che pagano le tasse per utilità sociale sì, ma di chi?
Guardate le immagini, dentro l'impianto le erbacce più o meno rampicanti hanno occupato uno spazio che non ammette presenze. Dietro la pista coperta c'è di tutto e nessuno che provvede a fare pulizia. La verità? La solita di sempre, il mondo che va al contrario come direbbe qualcuno di nostra conoscenza. Se una cosa del genere accadesse nelle nostre case o nelle loro immediate pertinenze, si muoverebbero decine di pattuglie della polizia municipale che qui, al contrario, non si vede né si percepisce. Se ci fosse una giunta di centro sinistra al governo cittadino, sarebbe già stata massacrata più volte per questo schifo e, invece, poiché c'è una giunta di centrodestra con un sindaco di destra estrema, nessuno apre bocca o impugna la penna. Servizi sulla stampa o in Tv non se ne vedono, tutto all'insegna della mediocrità per non urtare gli animi gentili dei potenti o di chi si crede tale.
Ma lo sceriffo, dov'è? Vero che qui la Lucchese non c'entra, però la necessità di sovrintendere a tutti gli impianti sportivi va al di là del senso di appartenenza calcistica. O no?