“Morire in fabbrica, nei campi, in qualsiasi luogo di lavoro è uno scandalo inaccettabile per un paese civile, un fardello insopportabile per le nostre coscienze, soprattutto quando dietro agli incidenti si scopre la mancata o la non corretta applicazione di norme e procedure”: queste le parole di Stefano Viviani, Filca Cisl Lucca, sul tema degli incidenti sul lavoro, particolarmente frequenti nel settore dell’edilizia.
Necessario affrontare un tema tanto pressante soprattutto dopo i tragici eventi di Firenze dei giorni scorsi, ma anche dopo quelli verificatisi recentemente nella provincia di Lucca, entrambi a Forte dei Marmi: il 18 gennaio un ragazzo egiziano è caduto da quattro metri di altezza, mentre il 13 febbraio quattro operai sono precipitati da un solaio dopo il crollo dello stesso e portati in ospedale in codice rosso.
“Per incidere veramente sulle scelte e sulle politiche di questo paese e fermare la scia di sangue, la Cisl ha deciso di avviare una mobilitazione in tutta Italia, partendo dai luoghi di lavoro e dai territori- prosegue a spiegare Viviani- La Filca Cisl nazionale ha presentato un pacchetto di proposte che puntano soprattutto sulla prevenzione: è vero che in certi momenti serve anche la repressione, ma alla lunga è proprio la prevenzione che può vincere la battaglia contro le morti sul lavoro”.
Al fine di ciò viene ipotizzata l’introduzione di una nuova figura istituzionale: il promotore della sicurezza, che potrebbe essere un tecnico all’interno dell’Inail che non sanzioni le imprese, ma le accompagni con progetti di buone prassi a migliorare le condizioni di vita e di lavoro all’interno dei cantieri; questa nuova figura dovrebbe inserirsi nel progettare la nuova patente a punti della sicurezza, già prevista dal testo unico sulla sicurezza sul lavoro ma che mai ha trovato la sua attuazione per la mancanza dei decreti attuativi.
“La nostra proposta come Filca Cisl è passare dalla patente a punti sanzionatoria, quindi repressiva, a quella della prevenzione, premiando le imprese virtuose in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di conseguenza penalizzando quelle negligenti”, illustra questo nuovo meccanismo Viviani, il quale ricorda inoltre che le organizzazioni sindacali sono state convocate dal governo il prossimo 26 febbraio.
