Chissà, forse ora il Perozzi anzi, il Berizzi, con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così, che hanno non tanto quelli che, come recita una famosa canzone, vanno a Genova, ma che, in questo caso, parlano, parlano e anche scrivono, ma non ci capiscono una sega e seminano falsità, chiederà anche scusa. Seeee.... nemmeno se lo vediamo e se lo dovessimo vedere ci sta anche che saremmo costretti a tapparci la bocca per non incappare in conati di vomito o di brutte parole. Ci aveva chiamati in causa perché avevamo osato pubblicare l'immagine anzi, alcune immagini, di una risorsa africana stravaccata per terra su un pezzo di cartone, sporca, maleodorante e intenta, a suo piacimento, a orinare e defecare quando e dove voleva e gli capitava. Noi, i bianchi cattivi, razzisti, egoisti, senza alcuna pietà per chi soffre e non ha una casa. Addirittura ci attaccava per aver consigliato, provocatoriamente, l'uso di un idrante per pulirlo viste le sue pessime condizioni igieniche. Ma perché il Berizzi e i suoi fan verniciati di rosso ed educati all'accoglienza senza se e senza ma, non se li prendono in casa propria e li assistono come dovrebbero fare dei buoni samaritani...
Ebbene, abbiamo scoperto che il nostro giovinotto di colore, peraltro per nulla smagrito, ma in ciccia, risulta essere di nazionalità nigeriana, di avere 26 anni, di essere nullafacente e senza fissa dimora della serie non fa un cazzo dalla mattina alla sera e anche nei giorni a seguire, in sostanza bivacca e se ne frega di tutto e di tutti. Però, dicono, ci paga la pensione.
Ma non è tutto. E' un immigrato con manifesti problemi psichiatrici, quindi è anche intoccabile, almeno fino a quando non sarà lui a toccare, si fa per dire, qualcun altro a casaccio. Pensate che la Commissione Territoriale gli ha riconosciuto la protezione speciale. La commissione viene nominata dal presidente del consiglio su proposta del ministro dell'interno. In realtà la commissione di Firenze aveva dato parere negativo, ma il tribunale del capoluogo toscano, a seguito di ricorso, ha ritenuto di dare motivi umanitari genericamente per l'esercizio di diritti umani. Ora qualcuno dei dotti, dei soloni, dei saggi professionisti e dilettanti dell'antifascismo, gli stessi dementi che se ne vanno in giro ad occupare abusivamente immobili e a prendere a sassate e bastonate poliziotti e carabinieri, ci dovrebbe spiegare perché il nostro Paese deve mettersi in casa persone di questo tipo invece di rispedirle senza tanti complimenti, ma con raziocinio e dignità, da dove sono venuti?
Il Berizzi sicuramente opterebbe per una risposta da far venire i sensi di colpa: ma, probabilmente, si tratta di un giovane depresso, che ha grossi e evidenti problemi di socializzazione. Bene, allora facciamolo stare qui, così, se per caso si sveglia all'improvviso, vediamo cosa succede. Certo, cosa volete che accada ai politicanti da strapazzo, agli intellettuali, ai professionisti del volontariato che vivono nelle loro case sicure, lontane dal caos e dalla quotidianità.
Ma ancora c'è qualcosa da dire sul ragazzo nigeriano: è stato denunciato da un cittadino per averlo ripetutamente minacciato. Quisquilie. In fondo, oggi chi è che non minaccia qualcuno anche semplicemente per una lite di precedenza all'incrocio? Anzi, se non minacci o se non ricevi minacce non sei nessuno!
In sostanza, cari lucchesi, qui da noi come nel resto di questo stivale ormai sfasciato, esiste libertà di circolazione: entrano ed escono cani e porci, soprattutto, purtroppo, i secondi che fanno quel che vogliono, quando e come lo vogliono fare. E nessuno può permettersi di muovere un dito. Quindi, se domani le mura - a proposito, date una occhiata all'immagine che pubblichiamo e che è stata scattata l'altra mattina sul baluardo nei pressi di Porta S. Maria - verranno considerate una sorta di bivacco a cielo aperto, nessuno, né la polizia, né i carabinieri, né la polizia municipale, né tantomeno la gente potrà fare qualcosa. Caos totale, disordine garantito.
A Lucca - ci ha confessato un dirigente della questura che ha, però, preferito mantenere l'anonimato - ci sono almeno tre o quattro di questi personaggi che se ne vanno in giro come zombie senza fare nulla, tranquilli, silenziosi, solitari. Pericolosi? Sinceramente abbiamo sempre il timore che, da un momento all'altro, questa passività possa esplodere nel suo opposto, ma non possiamo fare nulla.